Le analisi di Arpa
Olio combustibile nell'Isonzo, Gorizia chiede un organo transfrontaliero per gestire le emergenze
L'assessore all'ambiente di Gorizia, Francesco Del Sordi, rassicura: nessun effetto lungo il tratto italiano del fiume dopo l'incidente in Slovenia a Canale.
Non si sono registrati effetti lungo l’Isonzo a Gorizia, dopo lo sversamento di mille litri di oli combustibile nel comune di Canale, in Slovenia. La rassicurazione arriva dall’Arpa, allertata poco dopo il fatto avvenuto venerdì scorso, dall’assessore comunale all’Ambiente Francesco Del Sordi, il quale ha ricevuto la segnalazione su quanto accaduto oltreconfine dal circolo cittadino di Legambiente. Non sono state così rinvenute tracce del liquido vischioso, rassicurando su possibili impatti negativi nell’ecosistema fluviale.
Arpa, inoltre, ha preso contatto anche con l’omologo sloveno Arso e con la locale Protezione civile, per avere ulteriori informazioni sullo stato dell’incidente. “I Comuni non hanno un organo tecnico per questo tipo di verifiche - spiega Del Sordi -, per cui abbiamo inoltrato la problematica all’agenzia regionale non appena abbiamo saputo della cosa. Fortunatamente, la diga di Salcano è un grossissimo bacino in cui si diluisce qualsiasi sostanza e che fa da filtro, facendo sì che il corso d’acqua nella parte slovena sia impermeabile a questo tipo di eventi”.
A mancare, però, è un dialogo diretto con le istituzioni lungo l’asta nord dell’Isonzo. “Non abbiamo ricevuta alcuna indicazione dall’amministrazione di Canale - sottolinea l’assessore -, servirebbe creare una struttura condivisa transfrontaliera che possa essere attivata in questi contesti. Ma se la notizia non parte dalla Slovenia, non possiamo fare i salti mortali per venirlo a sapere”. Per garantire la massima sicurezza, è stata allertato anche il Consorzio di bonifica pianura isontina.
Un fatto analogo era accaduto alla fine di quest’ultima estate. “Servirebbe un protocollo a livello di Protezione civile - conclude De Sordi -, segnalerò la cosa alla Autorità di bacino, che gestisce ufficialmente i rapporti tra i nostri due paesi, poiché è già l’ennesimo episodio che veniamo a conoscere per vie traverse. Un caso analogo era emerso alla fine di quest’ultima estate, per una fuoriuscita di olio idraulico ad Anhovo, ma da allora non è cambiato nulla”.