Olimpiadi amare ma ora c'è il Mondiale, Luca Braidot torna nella sua Mossa

L'atleta azzurro è tornato a casa ma sta già preparando i prossimi impegni. Viaggio durato 30 ore dal Giappone all'Italia.

È stata una vera e propria odissea ma, alla fine, ieri sera Luca Braidot ha fatto ritorno nella sua Mossa. Il campione di mountain bike è reduce da una gara sotto le proprie aspettative alle Olimpiadi di Tokyo, finendo 25esimo e lontano dal podio. Una prova secca che ha lasciato inevitabilmente l’amaro in bocca, ma che ha visto la comunità fare il tifo per il proprio alfiere in diretta, a quasi 10mila chilometri di distanza. Cosa non scontata, visto che il fuso orario ha fatto sì che la corsa si svolgesse alle 8 di mattina in Italia, peraltro di un giorno feriale, ma tantissimi non hanno voluto mancare.

Dopo un viaggio durato 30 ore, complicato dai rigidi controlli anti-Covid tra Giappone e Italia, il 30enne ha rimesso piede a casa. La festa di bentornato aspetterà però fino a domani: “Ci ritroveremo tutti insieme per una bicchierata - spiega l’atleta - in un locale Cormons. È stato comunque bello ritornare e vedere tutti i cartelloni appesi, mi ha fatto molto piacere”. Nel frattempo, però, non c’è tempo per il meritato riposo: tra due settimane inizia il Campionato europeo, a cui seguirà il Mondiale. “La stagione è nel pieno, non c’è pausa. La farò a settembre”. Proprio per questo, oggi era sul Matajur, impegnato nella preparazione.

Ritornando al giorno della gara, Braidot ha visto praticamente in diretta la folla che si era radunata in piazza per sostenerlo. “Fa moltissimo piacere, mi avevano inviato alcune foto prima della partenza e mi hanno dato una motivazione incredibile. È sempre bello sapere di essere seguiti”. Insieme a lui, anche il gemello Daniele è concentrato sulle prossime sfide in programma, dopo aver visto sfumare la partecipazione ai Giochi ma comunque reduce da un terzo posto ai Campionati italiani a Bielmonte. L’impegno mondiale è atteso dal 25 al 29 agosto a Commezzadura, in Val di Sole, Trentino Alto Adige.

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