Offese al Corano a Monfalcone, la condanna dalla Chiesa ai Progressisti

Offese al Corano a Monfalcone, la condanna dalla Chiesa ai Progressisti

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Offese al Corano a Monfalcone, la condanna dalla Chiesa ai Progressisti

Di Salvatore Ferrara • Pubblicato il 12 Lug 2024
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Monsignor Sudoso: «Non resta un episodio isolato ma riguarda la realtà complessiva che oggi viviamo». Solidarietà dai Progressisti.

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Sulle pagine del Corano bruciate e sporcate con escrementi, poi inviate al Centro Islamico Darus Salaam a Monfalcone, la Chiesa diocesana di Gorizia fa sentire la sua voce. «La comunità cristiana diocesana rinnova la propria solidarietà e vicinanza ai fratelli musulmani, ed in particolare a quelli residenti nella città di Monfalcone - si legge in una nota diramata dall’Ufficio Comunicazioni Sociali della diocesi - vittima di un gesto offensivo rivolto nelle scorse ore al Corano». 

«Le minacce personali ed il mancato rispetto verso simboli e testi sacri agli uomini e donne di buona volontà, a qualunque religione essi appartengano, sono sempre gesti esecrabili e ben lontani da quel percorso di costruzione della pace nel rispetto reciproco verso cui è indirizzato l’impegno quotidiano dei cristiani di Monfalcone e di tutta la Chiesa diocesana» così la diocesi.

Nessun ulteriore commento da parte del parroco del centro città, don Flavio Zanetti che resta in linea con quanto espresso dalla diocesi. «Spiace constatare come episodi di questo genere offendano la sensibilità e la fede dei popoli – dichiara monsignor Ignazio Sudoso, parroco di San Lorenzo della vicina Ronchi dei Legionari – è necessario analizzare le cause di ciò che è accaduto e fare una seria riflessione su quanto ancora c’è da lavorare per curare e custodire le relazioni in modo da favorire la conoscenza tra comunità che hanno tradizioni e culture diverse».

E ancora, monsignor Sudoso: «Quanto è successo a Monfalcone non resta un episodio isolato ma riguarda la realtà complessiva che oggi viviamo e ci fa capire che va tenuta alta l’attenzione su questi temi. Verso quale tipo di società stiamo andando? La risposta è sostanzialmente nelle nostre mani. Solo stimolandoci ad avere una visione nuova, potremmo raccogliere dei risultati fruttuosi».

Va detto che una chiara testimonianza di comunità aperta desiderosa di capire meglio e conoscersi è stata vissuta a fine giugno con il Festival dei Popoli ospitato nell’area parrocchiale di Staranzano nell’ambito dei festeggiamenti patronali. Inclusione e diversità sono state le tematiche trattate con tanti momenti di riflessione o conferenze, attraverso la celebrazione della santa messa multilingue e con l’incontro di presentazione del libro “Cristianesimo e Islam”.

In Sala Delbianco, sono intervenuti il biblista don Santi Grasso e l’Imam Nader Akkad, autori del testo. L’incontro ha visto il giornalista Andrea Bellavite come moderatore. I relatori hanno fornito ai presenti alcune tesi per favorire una reciproca comprensione tra fedi e culture diverse ed è su questa linea che diocesi e parrocchie sono orientate.

Solidarietà per quanto accaduto e condanna per il grave gesto, sono stati espressi anche dai Progressisti per Monfalcone. «Che sia il gesto di un idiota o di chi sa bene cosa sta facendo, la condanna rimane uguale, così come la solidarietà a una comunità pacifica che ormai da tempo è al centro dell’attenzione, anche se non vorrebbe esserlo. Probabilmente l’autore del gesto si sente in un certo senso libero di esprimere con i suoi poveri mezzi ciò che altri predicano in altri modi» afferma il movimento.

«Si sa che, a forza di gridare al lupo al lupo, qualcuno potrebbe sentirsi autorizzato a sparare al lupo – conclude la nota - creare un clima divisivo, fazioso, costantemente aggressivo non aiuta nessuno a vivere meglio in questa città. Monfalcone non ha bisogno di nemici, ma di rispetto per tutti». Arriva poi la solidarità anche dall'Anpi di Monfalcone, che «esprime viva solidarietà alla Comunità islamica della città, vittima di una provocazione vergognosa e odiosa».cold-smooth-tasty

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