Gli odori molesti da Vrtojba invadono Sant'Andrea, «fare anche qui analisi»

Gli odori molesti da Vrtojba invadono Sant'Andrea, «fare anche qui analisi»

a gorizia

Gli odori molesti da Vrtojba invadono Sant'Andrea, «fare anche qui analisi»

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 23 Giu 2023
Copertina per Gli odori molesti da Vrtojba invadono Sant'Andrea, «fare anche qui analisi»

Ieri il confronto tra associazioni, cittadini e Arpa. La denuncia del comitato di Vrtojba: «L'azienda non ha autorizzazioni per lavorare».

Condividi
Tempo di lettura

All’indomani della protesta a Vrtojba verso l’inquinamento e odori molesti prodotti dall’azienda di asfalto Asfaltna Baza, la protesta di associazioni ambientaliste e cittadini prosegue anche sul versante italiano del confine. Ieri sera, in sala Gregorčič a Sant’Andrea, Legambiente Gorizia ed EkoŠtandrež hanno organizzato un incontro pubblico per parlare delle problematiche transfrontaliere che viaggiano via aria, ossia quelle che preoccupano di più come emerso dal confronto tra gli stessi gruppi italiani e sloveni.

Al centro dell’attenzione, proprio la presenza dello stabilimento della Cestno podjetje Gorica, presente lì dal 1965 all’epoca come azienda statale jugoslava. Oggi fa parte di Kolektor, uno dei più grandi consorzi industriali della Slovenia e gli attivisti del comitato Civilna iniciativa denunciano la mancanza di autorizzazioni per il suo lavoro. Le analisi condotte da Arpa, attraverso 18 volontari “olfattivi”, hanno portato a individuare il sito come possibile fonte degli odori, tenendo conto della direzione del vento.

Lo studio richiesto dal Comune all’Agenzia regionale è durato tre mesi, con i volontari che hanno compilato un questionario ogni volta che avvertivano queste forti puzze. In realtà, la storia risale ancora a tre anni fa, come ricordato da Anna Maria Tomasich di Legambiente, quando “la nostra associazione veniva a conoscenza di problemi relativi a forti odori molesti nel quartiere”. Da qui sono state installate delle centraline nei cortili, per monitorare le polveri sottili nell’aria, per poi raccogliere i primi dati consegnati in municipio.

Come spiegato da Fulvio Stel, direttore tecnico-scientifico di Arpa Fvg, “al momento la qualità dell’aria a Gorizia rispetta tutti i parametri tranne l’ozono, ma è comune in tutta Italia. Per quanto riguarda gli odori, la questione è più complicata. Non c’è un limite preciso su questo, anche perché sono cose che nascono dalla mente delle persone come risposta agli stimoli e ai sensi. Gli odori sicuramente riducono la qualità della vita ma non c’è una normativa esatta che ne indica il limite”. È stata così condotta un’indagine sulla percezione nell’area.

I risultati sono stati quindi inoltrati dal Comune di Gorizia all’organo di controllo delle attività produttive in Slovenia. Stel ha infatti evidenziato l’impossibilità per Arpa di intervenire direttamente sullo stabilimento oltreconfine, come invece sarebbe possibile se fosse in Italia, ma è stata la notizia dell’assenza di certificazioni che ha provocato le reazioni più dure. In particolare da Vincenzo Sacco, avvocato esperto di questioni ambientali e industriali, che ha rivelato la possibilità di un’azione europea sulla tematica.

Presente tra il pubblico per capire meglio la situazione, Sacco ha rimarcato che esistono strumenti normativi internazionali per capire gli effetti dannosi di industrie a cavallo del confine. “A Vrtojba hanno eseguito le analisi dell’aria, suolo e a acqua - così Romana Leban di EkoŠtandrež - e i risultati non sono incoraggianti. Sarebbe opportuno che queste analisi fossero effettuate anche al di qua del confine”. A prendere la parola anche la consigliera regionale Laura Fasiolo, che ha auspicato un coinvolgimento dell’assessore Scoccimarro sul tema.

“Con la Regione eravamo riusciti a installare una centralina di rilevazione costata 150mila euro in via Fermi - ha ricordato Mario Brescia, ex presidente del comitato di quartiere - ma Arpa si rifiuta di metterla in azione”. A prendere la parola nel corso della serata è stato anche il pneumologo Mauro Canciani, che ha illustrato i problemi nocivi alla salute dell’inquinamento. Presenta in sala anche un rappresentante dell’Ordine dei medici di Gorizia. In conclusione, gli organizzatori hanno ringraziato Arte Fiori Vidoz per l’allestimento floreale e la parrocchia per l’ospitalità.

Rimani sempre aggiornato sulle ultime notizie dal Territorio, iscriviti al nostro canale Telegram, seguici su Facebook o su Instagram! Per segnalazioni (anche Whatsapp e Telegram) la redazione de Il Goriziano è contattabile al +39 328 663 0311.

Articoli correlati
...
Occhiello

Notizia 1 sezione

...
Occhiello

Notizia 2 sezione

...
Occhiello

Notizia 3 sezione