Gorizia nel progetto Istat, cinquanta volti nelle foto scattate a Lucinico

Gorizia nel progetto Istat, cinquanta volti nelle foto scattate a Lucinico

l'iniziativa

Gorizia nel progetto Istat, cinquanta volti nelle foto scattate a Lucinico

Di Daniele Tibaldi • Pubblicato il 07 Mag 2023
Copertina per Gorizia nel progetto Istat, cinquanta volti nelle foto scattate a Lucinico

Il progetto nazionale con 200 set fotografici in tutta Italia, gli scatti comporranno una mostra collettiva a Torino dall'8 dicembre.

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«A volte la Fotografia fa apparire ciò che non si coglie mai di un volto reale: un tratto genetico, il pezzo di sè stessi o di un parente che ci viene da un ascendente. […] La Fotografia fornisce un po’ di verità, a patto di spezzare il corpo». Scriveva così in “La camera chiara”, poco prima di morire nel 1980, il grande semiologo francese Roland Barthes riferendosi proprio a questa forma d’arte tecnologica. E se si vuole rappresentare visivamente la verità, quale modo più efficace di farlo se non in collaborazione con L’Istituto nazionale di statistica (Istat)?

A offrire il proprio contributo, nel Goriziano, è il Fotoclub di Lucinico che ha aderito con entusiasmo a “Obiettivo Italia: censimento fotografico”. «Si tratta di un progetto ancora in fase sperimentale, una versione “0.1” che contiamo di poter sviluppare ulteriormente in futuro», ha commentato con soddisfazione il presidente Vincenzo Galbato. Oltre cinquanta sono state le persone che, tra sabato e domenica, si sono fatte fotografare secondo i precisi criteri stabiliti a livello nazionale, per dare uniformità al materiale raccolto: inquadratura formale, profondità di campo ridotta e sfondo rigorosamente bianco.

Si tratta di è un'iniziativa ideata dalla Federazione italiana associazioni fotografiche (Fiaf) proprio in collaborazione con l’Istat, per celebrare il proprio 75esimo anno di attività. Fine del progetto è la composizione di un «ritratto dell’odierna società italiana e della sua composizione, con preziosi risvolti culturali, sociali e di costume». Il 6 e 7 maggio oltre duecento set fotografici sono stati allestiti in tutta la Penisola per realizzare un affresco corale della popolazione nazionale mediante decine di migliaia di ritratti fotografici.

Inoltre, ciascuno di loro ha dovuto compilare un questionario anonimo, curato dall’Istat, e associato unicamente all’immagine scattata. Tra le varie domande di natura biografica più tipiche, come la professione, titolo di studio e comune di residenza, certamente spicca quella conclusiva: «Nell’ultimo mese, quanto spesso si è sentito felice?». Il tutto sarà quindi composto per essere poi esposto in una mostra a Torino dal prossimo 8 dicembre, quando avverrà l’inaugurazione ufficiale.

Il progetto si colloca sul solco di un genere, la rappresentazione fotografica di tipo seriale, che ha avuto origine proprio un secolo fa con August Sander. Questo ampio censimento fotografico avrà notevole rilevanza per discipline come l’Antropologia culturale e sociale, la Sociologia, la Demografia e la Statistica.

Foto Daniele Tibaldi

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