Le idee di Fragiacomo nei suoi primi 100 giorni a Staranzano, «subito manutenzioni»

Le idee di Fragiacomo nei suoi primi 100 giorni a Staranzano, «subito manutenzioni»

L'INTERVISTA

Le idee di Fragiacomo nei suoi primi 100 giorni a Staranzano, «subito manutenzioni»

Di Salvatore Ferrara • Pubblicato il 21 Mag 2024
Copertina per Le idee di Fragiacomo nei suoi primi 100 giorni a Staranzano, «subito manutenzioni»

Il candidato sindaco del centrosinistra elenca gli obiettivi e le prime azioni da mettere in campo, «porterò la mia esperienza maturata a scuola».

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Si autodefinisce «un candidato indipendente». Dalla sua parte ha «la forza conferita dall’esito delle primarie del Centrosinistra» e applicherà «la logica del dirigente scolastico», ruolo che ha ricoperto per buona parte della sua vita professionale. Marco Fragiacomo, candidato sindaco del centrosinistra, mette in rilievo prima di tutto questi aspetti all’inizio della nostra intervista. «Non seguirò logiche di partito – sono le sue parole – come quando ero preside, nel fare le cose, ci metterò la faccia e risponderò su tutto».

Fragiacomo invita i cittadini a «smarcarsi dal “modello amministrativo” monfalconese» perché, pensando al futuro di Staranzano, «questo è un paragone che non regge». «Non può essere un riferimento o la soluzione dai quali, spesso, si è tentati di aderire». Come spiegato durante il momento di lancio della coalizione, l’aspirante sindaco mette al centro le persone e il territorio. Passiamo ora alle domande.

La centralità delle persone: come vi presentate?
«Abbiamo una buonissima compagine di persone competenti e animate dalla voglia di dare un grande contributo al governo della nostra cittadina. Come è ormai noto le liste che mi appoggeranno sono quattro: Pd, Sinistra per Staranzano, Staranzano in Movimento e Staranzano Insieme-Fragiacomo Sindaco. È una coalizione molto unita e compatta, per la gran parte composta da candidati staranzanesi. Nelle liste ci sono molte donne e diversi professionisti con competenze specifiche. Unità e civismo sono le nostre due caratteristiche principali».

Cosa “manca” a Staranzano? Il programma della coalizione che la sostiene fa fronte a questo aspetto?
«Non parlerei di cose che mancano bensì del fatto che il Comune dovrà essere sempre di più l’enzima che attiva i rapporti. Il programma del centrosinistra è il più ricco di iniziative delle tre compagini che si confronteranno alle elezioni. Si partirà da quanto è stato già fatto dall’amministrazione uscente. Le premesse sono buone. Gli obiettivi da raggiungere sono molto impegnativi ma sono abituato alla complessità».

Guardando alla seconda anima del vostro programma, il territorio, cos’ha in mente?
«Come dirigente scolastico di varie scuole autonome ho realizzato insieme ai miei collaboratori moltissime cose. Dai laboratori tecnologici sofisticati agli impianti sportivi, alla digitalizzazione totale dei servizi, alle attività per l’economia del mare alla gestione dell’azienda agraria con nuovi prodotti e produzioni – come ad esempio il radicchio denominato la Rosa dell’Isonzo, vigneti, impianti fotovoltaici, i progetti Erasmus+, ho governato reti di scuole, unito e messo in piedi nuove scuole come il Cpia di Monfalcone-Gorizia».

«Ho fatto tutto questo ricercando finanziamenti di tutti i tipi e gestendoli spendendoli fino all’ultimo centesimo e, naturalmente, in collaborazione con moltissimi enti, associazioni e privati. Mi considero non solo un “uomo del fare” ma che “ha fatto molto”, senza falsa modestia e avendo sempre gli studenti al centro dei miei pensieri, soprattutto quelli più in difficoltà. Quando diventai dirigente scolastico avevo in mente di realizzare una scuola di qualità nel Basso Isontino, questa era la mia vision, il mio sogno, che credo di aver contribuito a realizzare».

Quindi, in Comune sarà “come a scuola”?
«Vorrei fare la stessa cosa, in una sorta di continuità, con questa città dove risiedo. Si tratta di sostituire lo studente al centro con il cittadino e la complessità di una scuola autonoma con quella di un Comune. Nel nostro programma abbiamo ben presente al primo punto le persone, la vera risorsa di una città. Sarò il sindaco di tutti e lavoreremo soprattutto con i cittadini, con le associazioni e le altre realtà che li rappresentano. Da ciò deriva la partecipazione, la progettazione assieme e la realizzazione dei progetti. In tutti i grandi progetti portati avanti in questi anni ci sono alla base i valori costituzionali e i principi di sostenibilità ambientale, sociale ed economica».

«Non si sono obiettivi da raggiungere presenti nel nostro programma che esulano dalla collaborazione con le persone, pensiamo alla scuola, alla cultura, allo sport, all’ambiente, alla valorizzazione dei giovani, agli anziani ma anche sul fronte della promozione alla salute. In particolare sarà fondamentale la collaborazione con le associazioni più organizzate dal punto di vista economico (Enti del Terzo Settore), che sosterremo con sportelli e organizzando attività di aggiornamento. Coprogetteremo con loro le azioni da perseguire parchè il Comune non sarà in grado di fare tutto da solo».

Nella cornice programmatica della coalizione, la salute e la sanità stanno al primo posto per voi …
«Sì, non verrà mai meno l’attenzione per i più fragili. Tengo ben a mente l’articolo 32 della Costituzione. La sanità deve restare pubblica. Nei prossimi mesi è prevista la messa in funzione dei nuovi ambulatori presso il Comune destinati all’infermiere di comunità ma anche al medico di base. Guardiamo ad una collaborazione fattiva con le associazioni e gli enti del terzo settore che si occupano di assistenza sanitaria a vari livelli e al privato sociale senza finalità di lucro».

«Prevediamo ci sia la risoluzione definitiva della costruzione di un istituto d’accoglienza per anziani e di altre persone fragili, concepito con caratteristiche molto innovative. Il terreno sul quale sorgerà la struttura rientra nella variante del Piano Regolatore che dovrà essere approvata dai nuovi amministratori. È un travaglio che dura da 15 anni, sento l’assoluto dovere di intervenire. Sarà un sito innovativo e multidisciplinare che sarà in grado di accogliere più categorie di persone. La sanità pubblica alleata al privato sociale sarà in grado di far drenare risorse a favore del benessere sociale».

L’altro aspetto fondamentale espresso dal vostro programma è la valorizzazione del territorio a tutti i livelli …
«L’amministrazione uscente ha messo a punto molti strumenti fondamentali per agire in questo senso, la variante al piano regolatore - non approvato definitivamente, ma definito in chiave green - il piano della mobilità ciclistica e pedonale cioè il Biciplan, quello dell’eliminazione delle barriere architettoniche (Peba) e della transizione energetica (Paesc). Sono tutti strumenti necessari ad un’amministrazione per richiedere i finanziamenti per realizzarli. Per fare un esempio, prima di decidere di fare una pista ciclabile è necessario individuare le opere di questo tipo più strategiche che consentano sia di ridurre l’uso delle automobili che importanti dal punto di vista turistico e tutto ciò lo si può valutare grazie agli studi già esistenti».

«Quando si realizzano certe opere poi si deve agire contemporaneamente su strade, marciapiedi ed altri aspetti accessori. Talvolta, in alcune situazioni basterebbe creare zone con limite di velocità a 30 chilometri orari che rendono le stesse strade compatibili tra automobili, biciclette, monopattini come stanno facendo a Bologna… Poi ci sarà da potenziare il piano del verde, bisognerà puntare sull’introduzione di microeventi da ospitare nel centro cittadino che noi concepiamo come una “struttura polifunzionale, quindi non un progettone ambizioso. Abbiamo in mente un cuore della comunità che più volte all’anno potrebbe diventare pedonale e aiutare il commercio che necessita di vedere facilitata la rete di collaborazione tra commercianti e rivitalizzare il centro come inizialmente prospettato da Staranzano Inn. Per ora il distretto del commercio non ha espresso le sue potenzialità qui a Staranzano».

Parliamo ora di “economia sana” e ambiente … quali idee avete?
«Bisogna affrontare la complessità della gestione ambientale di Staranzano, dove sono presenti due zone protette sovrapposte: la Riserva e la zona Natura 2000 con il Lido. Il Lido, che sarà reso sempre più bello per i cittadini, anche grazie alla loro collaborazione e in genere al volontariato o in sinergia con associazioni ed Ets. Ci sono progetti e linee guida già ben definite che in questi giorni si stanno realizzando».

«Il piano regolatore, che sarà approvato dalla nuova amministrazione, risolve alcune questioni molto importanti per lo sviluppo anche economico del territorio, ad esempio quello della zona industriale, quella della possibile ubicazione del futuro istituto di accoglienza degli anziani, ma anche di alcuni aspetti riguardanti proprio il Lido. Senza questo strumento non era possibile agire. Associato a questi aspetti, il compito del sindaco è anche quello di sostenere le attività economiche e mettere le basi per lo sviluppo del territorio. Guardiamo alla ciclabilità e al turismo slow, all’organizzazione di eventi collegati, come e al Festival dell’Acqua o la “Sagra de le Raze”. Sono tutti obiettivi da realizzare per valorizzare il centro».

Guardando alla possibile squadra, ha fatto delle previsioni?
«Sceglierò a partire da rose di nomi fornite dai partiti e dalle mie liste, ascolterò le proposte delle varie compagini. Non sarò l’uomo solo al comando, ma premierò e sceglierò la competenza».

La “carne al fuoco” è tanta… facciamo la Top 10 dei primi 100 giorni di amministrazione. Le va?
Si certamente. Mi muoverei in quest’ordine …
1. A partire dal risultato della verifica interemedia di bilancio per trovare le risorse necessarie, provvederemo subito alla cura delle manutenzioni e dei lavori pubblici più urgenti;
2. Ci porremo in ascolto e interagiremo con associazioni e giovani per agire sulle proposte culturali;
3. Ci adopereremo per il potenziamento della macchina comunale;
4. Integreremo l’interlocuzione con le scuole locali e seguiremo in ogni fase la costruzione della nuova scuola primaria;
5. Garantiremo il pieno sostegno al comitato organizzatore della Sagra de le Raze;
6. Ci occuperemo del restauro della biblioteca sulla base delle risorse già stanziate;
7. Instaureremo delle sinergie con gli enti del Terzo Settore;
8. Sulla gestione dei rifiuti: puntiamo ad estendere ed attivare la “la raccolta puntuale dei rifiuti” per aumentare la percentuale della raccolta differenziata;
9. Ci impegneremo per favorire la partecipazione attiva e la trasparenza;
10. Punteremo sulla comunicazione istituzionale e sulla digitalizzazione valorizzando delle specifiche professionalità.

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