le perplessità
Nuovo centro intermodale a Cervignano, «zona già sacrificata»
Residenti preoccupati per il progetto, la proposta nelle aree dell'ex caserme.
Continua a tener banco anche tra i residenti di Borgo stazione a Cervignano la preoccupazione per l’avvio dei lavori del nuovo centro intermodale e rotatoria. La civica Le fontane conferma la propria opposizione al progetto, supportando alcuni cittadini che hanno manifestato nuovamente la propria contrarietà, "non nascondendo preoccupazioni legate all’ipotetico afflusso di mezzi pesanti ed automobili in una zona già sacrificata dal punto di vista viabilistico" incalza la civica.
"L’inevitabile aumento del traffico – precisa la signora Irina, residente in via Marco Polo – rischia di creare innumerevoli disagi per i residenti, disagi che si tradurranno in più rumore, gas di scarico e cattivi odori, penalizzando ulteriormente la situazione abitativa e di riflesso comportando anche una parziale svalutazione degli immobili". Anche Daniela Barberi, residente proprio in viale Stazione, non nasconde la propria amarezza: "Ciò che forse non è stato tenuto in considerazione è che la zona interessata è una delle più popolate di Cervignano, servita da strade piuttosto strette".
"Tutto questo comporterà un ulteriore aggravio alla serenità della gente residente, a causa di spostamenti di mezzi e persone più consistenti" rimarca. La formazione politica, che nel corso degli anni ha seguito la problematica chiedendo che si spostasse più a nord, in una zona parzialmente libera, l’intero complesso, ora propone alcuni accorgimenti ritenuti sostenibili, in modo da ridurre gli impatti negativi sull’area.
"Essendo l’iter già ben avviato – precisa l’ex consigliere comunale Roberto Zorzenon – si potrà fare ben poco in questo frangente. L’unico accorgimento è cercare di sgravare questa zona il più possibile dall’afflusso di mezzi e pendolari. Prevediamo in tal senso la costruzione nel perimetro dell’area delle ex caserme di una doppia banchina. Qui gli autobus adibiti al trasporto scolastico potrebbero far salire e scendere gli studenti a poche decine di metri dal centro studi di recente progettazione. In questo modo si garantirà un percorso più sicuro per tutti".
"Anche la sicurezza stradale in via Chiozza ne risentirebbe positivamente - prosegue la lista -, basti pensare alla massa di studenti pendolari che eviterebbero di fatto continui e corposi attraversamenti in direzione del Centro Intermodale. In pratica gli studenti verrebbero agevolmente accompagnati fino alla scuola".
"Quella nei pressi del cavalcavia di via Chiozza – conclude Zorzenon – è un’area a forte vocazione sportiva essendoci pista di pattinaggio, palazzetto, stadio, campo da baseball. Di questa 'fermata ad hoc' potrebbero beneficiare chiaramente anche gli atleti. Quelli che proponiamo sono dei piccoli ma intelligenti accorgimenti che possono ammorbidire sia per pendolari che residenti una prospettiva non propriamente rosea. Di esempi da poter copiare ne troviamo anche a pochi chilometri da noi".
Nella foto: via Chiozza (Mapio)
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