L'emendamento
Nuove telecamere per la polizia sul confine con la Slovenia, la Regione investe 50 mila euro

Nuove risorse dalla giunta regionale per i corpi di polizia lungo il confine per monitorare i flussi migratori.
"Ancora una volta l'amministrazione regionale si mostra attenta alle esigenze della nostra polizia locale e di frontiera, impegnata nei controlli ai confini per il contrasto all'immigrazione lungo la rotta balcanica. Con risorse pubbliche messe a disposizione per l'anno prossimo sarà possibile dotare i corpi di polizia di fotocamere automatiche, che saranno d'ausilio alle operazioni di sicurezza del territorio".
Queste le parole dell'assessore regionale alle Autonomie locali, sicurezza e politiche dell'immigrazione del Friuli Venezia Giulia, Pierpaolo Roberti, nel commentare l'emendamento della giunta regionale alla Legge di stabilità, approvato dall'Aula nel corso della discussione della manovra di bilancio.
La norma consente all'amministrazione regionale di acquistare fotocamere con sensore ad attivazione automatica al fine di dotare di adeguato supporto tecnologico, su richiesta, i corpi della polizia locale, le Prefetture e gli uffici di polizia di frontiera della regione. Per questa finalità sono stati messi a disposizione 50mila euro per il 2021. Le domande dovranno essere presentate al Servizio polizia locale, sicurezza e politiche dell'immigrazione della rispettiva Direzione centrale.
“Plaudo all’iniziativa dell’assessore regionale alla Sicurezza, Pierpaolo Roberti, per le risorse stanziate a favore della pulizia dei boschi a seguito del passaggio degli immigrati irregolari. Anche se l’anno volge al termine, purtroppo le problematiche che siamo costretti ad affrontare sono sempre le medesime e hanno come responsabile l’esecutivo nazionale giallorosso e le loro scellerate politiche in materia di immigrazione”. Lo afferma il consigliere regionale della Lega, Diego Bernardis, a commento della decisione della giunta Fedriga.
In particolare, Bernardis aggiunge: “Ancora una volta il costo dell’inefficienza del Governo nazionale ricade sulle spalle dei contribuenti del Friuli Venezia Giulia. Non gli immigrati entrano illegalmente in Italia ma si permettono anche di abbandonare abusivamente rifiuti, oltreché vestiti, cianfrusaglie varie e documenti per non essere identificati, nel mezzo dei boschi della nostra regione e poi tocca a noi fare pulizia con risorse proprie poiché da Roma fanno orecchie da mercante”.
“Le risorse stanziate ai Comuni di Monrupino, Muggia, San Dorligo della Valle, Sgonico e Trieste sono un primo importante segnale della Regione anche se la competenza in materia è dello Stato. Comunque – continua l’esponente del Carroccio - visto che sono molteplici le aree della nostra regione che, a causa dell’incessante passaggio di clandestini, sono diventate delle discariche a cielo aperto, per esempio la cosiddetta 'jungle' di Gorizia, ovvero le rive del parco sull’Isonzo del quartiere di Campagnuzza, oppure l’areale di Oslavia o i filari di Dolegna del Collio e senza dimenticare diversi boschi del tarvisiano, sarebbe auspicabile un celere ravvedimento da parte del Governo con lo stanziamento delle risorse necessarie alla pulizia anche di queste zone”.

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