Bonifica dei siti inquinati del Goriziano, la Regione aggiorna l'elenco completo

Bonifica dei siti inquinati del Goriziano, la Regione aggiorna l'elenco completo

aggiornato il piano regionale di bonifica

Bonifica dei siti inquinati del Goriziano, la Regione aggiorna l'elenco completo

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 07 Nov 2020
Copertina per Bonifica dei siti inquinati del Goriziano, la Regione aggiorna l'elenco completo

L'assessore regionale all'ambiente, Scoccimarro, ha aggioranto il documento per intervenire nelle aree sensibili del territorio.

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Saranno necessari oltre 6 milioni di euro da parte della Regione per la bonifica di cinque siti inquinati nel Goriziano. La giunta Fedriga ha infatti aggiornato ieri il Piano regionale di bonifica e la stima degli oneri finanziari per i siti di proprietà pubblica. In totale, saranno 56milioni i fondi da destinare a questo ingente capitolo di spesa, che coinvolge un totale di 162 siti nella graduatoria di priorità degli interventi di bonifica ascritti all'anagrafe regionale.

Nel territorio dell’ex provincia, sono una ventina i punti su cui sarà necessario operare, ma per alcuni di essi le spese saranno a carico dei proprietari delle aree o i contributi sono già stati stanziati in precedenza. Quest’ultimo caso riguarda i distributori di carburante Agip di san Lorenzo Isontino e del molo Torpediniere a Grado. Già oggetto di finanziamento pubblico è invece l’area autolavaggio "Autolaser" di Staranzano, dove si registra uno scarico non autorizzato di acque reflue sul suolo. Buona parte degli interventi, inoltre, si concentreranno nel territorio di Monfalcone.

Nel centro bisiaco, infatti, sono collocati cinque siti inquinati: la cassa di colmata Lisert, l’area terrapieno di Marina Nova "Casoni pescatori”, le Terme Romane, la roggia di San Giusto e località Cavanna. In quest’ultimo, si tratta di bonificare la zona dopo il rinvenimento sospetto di olio combustibile e pneumatici abbandonati, per un totale di 20mila euro. Il capitolo più ingente riguarda invece il terzo sito, dove c’è una concentrazione di ceneri pesanti provenienti dalla locale centrale termica: qui la spesa prevista è di oltre 5,6 milioni di euro.

Fuori dal territorio dell’ex provincia, ma rientrante nella Bassa Friulana, sono gli interventi nelle aree di proprietà del Consorzio Aussa Corno. Sono cinque i capitoli interessati, per un totale di quasi 12 milioni di euro, che riguardano la zona dall'area portuale Margreth alla Laguna di Marano. La voce più ingente è sull’area industriale ex-Montecatini, la cui bonifica costerà oltre 7 milioni di euro. Destinati quasi 3 milioni, invece, all’ex Concerie Cogolo, anch’esse necessarie di messa in sicurezza.


Nella foto: la cassa di colmata del Lisert (foto del Consorzio di sviluppo economico del monfalconese)

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