Il festival della psicologia riparte da Gorizia, tra nuove frontiere e stereotipi

Il festival della psicologia riparte da Gorizia, tra nuove frontiere e stereotipi

iv edizione

Il festival della psicologia riparte da Gorizia, tra nuove frontiere e stereotipi

Di Lisa Leopoli • Pubblicato il 14 Feb 2024
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Cinque appuntamenti, dal 23 febbraio al 29 marzo in tutta la regione, coinvolgendo anche gli studenti delle scuole. Un evento anche in Parco Basaglia.

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“Le nuove frontiere della psicologia” è il titolo della quarta edizione del Festival della Psicologia organizzato dall’associazione Psicoattività, presentato questa mattina a Gorizia. Cinque appuntamenti, dal 23 febbraio al 29 marzo in tutta la regione a partire da Trieste, Gradisca d’Isonzo e Gorizia fino ad arrivare a Palmanova e Cormons.

«L'obiettivo - come ha fin da subito sottolineato Fabrizio Oreti, assessore alla cultura del comune di Gorizia - si vuole andare a creare una rassegna d’incontri di approfondimento volti alla diffusione della cultura psicologica tra la popolazione. La vera sfida o “mission” è quello che resterà e rimarrà dopo nel duraturo. Si cerca costantemente di creare eventi che possano durare nel tempo soprattutto ora che Gorizia e Nova Gorica sono Capitale europea della Cultura 2025».

Claudio Tonzar, presidente di Psicoattività e direttore scientifico del Festival della Psicologia, non solo ha introdotto il ruolo di Psicoattività come organizzatore della kermesse, che ad oggi è arrivato alla quarta edizione, ma ha anche spiegato come «l’obiettivo sia quello di divulgare la cultura psicologica tra il pubblico per favorire un'ottica di benessere individuale e della comunità. L'intento finale vuole essere il superamento del pregiudizio secondo cui la psicologia si occuperebbe solo di disturbi psichici, evidenziando come invece si tratti di una disciplina che mira alla comprensione del comportamento umano nei contesti normali di vita delle persone».

Il focus mette al centro elementi di innovatività e attualità: dall’uso della realtà virtuale al servizio dello sport, allo sviluppo di training cognitivi contro l’emicrania, dalle differenze di genere al ruolo della creatività nel corso dello sviluppo e nell’intervento sulle disabilità fino ad arrivare alle innovative ricerche, che associano la personalità individuale alla scelta dei vini. «Oramai non ci sono più confini tra Gorizia e Nova Gorica, vogliamo rendere partecipi in primis gli studenti ma tutta la popolazione sia slovena che italiana per garantire un continuo scambio di idee e opinioni, insieme sono sicura che possiamo fare molto», sono state le parole di Jana Krivec, professoressa della School of Advanced Social Studies di Nova Gorica, partner della kermesse.

Tiziano Agostini, docente di Psicologia generale all’Universit di Trieste, ha confermato che l'ateneo ha deciso di inserire i percorsi del festival nei programmi di orientamento delle scuole superiori «in modo tale da dare l’opportunità anche agli studenti di partecipare all’evento». A concludere, Marco Braida in rappresentanza della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia: «Ad ottobre si terrà una giornata dedicata al Verde Terapeutico al Parco Basaglia. Sarà in occasione del centenario di Basaglia con l’opportunità di poter seguire una serie di incontri aperti al pubblico di psicologia nel verde anche chiamata ambientale».

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