Ecco la nuova Tac di Monfalcone, esami per 30 pazienti al giorno

Ecco la nuova Tac a Monfalcone, esami a 30 pazienti al giorno

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Ecco la nuova Tac a Monfalcone, esami a 30 pazienti al giorno

Di Salvatore Ferrara • Pubblicato il 31 Ott 2022
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Inaugurato oggi il nuovo apparecchio all'avanguardia, investimento di 750mila euro.

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È stato di 750mila euro l’investimento che ha permesso di vedere inaugurata oggi la nuova Tac della struttura complessa di radiologia dell’ospedale San Polo a Monfalcone. La tomografia assiale computerizzata è stata presentata oggi alle 13 in un incontro apertosi nell’auditorium dell’ospedale cittadino, dove sono intervenuti il direttore generale di Asugi Antonio Poggiana, il sindaco Annamaria Cisint, il direttore della radiologia Piero Pellegrini, il responsabile del servizio Paolo Cassetti e l’assessore regionale alla salute Riccardo Riccardi.

Dopo aver illustrato l’entità dell’investimento, Poggiana ha parlato della necessità – a partire dal funzionamento di questi nuovi apparecchi – di potenziare la relazione di cura fra paziente e medico, di introdurre la figura dell’esperto qualificato nei piani aziendali e di sforzarsi nell’impegno del reclutamento di nuovi professionisti. “Monfalcone raccoglie un’utenza ampia che va dalla Bassa Friuliana, passando nella Bisiacaria, fino all’area carsica – così Cisint – e questo che presentiamo oggi è un progetto economicamente importante".

Attraverso di questo, "auspichiamo di poter contare in una maggiore apertura della struttura con più professionisti a disposizione”. Il dottor Piero Pellegrini che andrà in pensione da fine novembre, ha sottolineato che la nuova Tac è una macchina dotata di una intelligenza artificiale notevole e che garantisce al paziente una esposizione infinitesimale a raggi x definiti “a bassa dose”. Le ha fatto eco Pellegrini: “Questa nuova risorsa sarà importante per le specialità di urologia, cardiologia e oncologia. È una macchina allo stato dell’arte”.

La Tac sarà usata su due turni giornalieri e permetterà di sottoporsi ad esame a una trentina di pazienti al giorno. È un apparecchio veloce che vedrà ridotti i tempi di esecuzione di un’indagine prescritta dai medici e arrecherà quindi meno disagio nei pazienti. Si potrà approfondire lo studio del torace in pochi secondi o effettuare una cardiotac a persone con frequenze cardiache elevate. Si stanno valutando come accennato da Cassetti anche delle possibilità di studio per le patologie da asbesto correlate. “Si potranno fare anche studi approfonditi sull’aorta” ha aggiunto il responsabile.

“Abbiamo ereditato un sistema sanitario con forte obsolescenza tecnologica ma siamo stati capaci di accelerare su investimenti e programmazione economica” ha esordito l’assessore regionale alla salute e vicepresidente della Regione Riccardo Riccardi il quale ha ricordato l’impegno costante del nucleo di valutazione e della politica che “ha capito che c’era un enorme ritardo di obsolescenza e ha inteso recuperare. La dotazione tecnologica attuale ha permesso quindi di recuperare “il terreno perduto” negli anni in termini di risorse moderne ed efficaci per un servizio ospedaliero di qualità.

La nuova Multislice Dual Energy ha un numero di acquisizioni – cioè di scatti – molto alto. Saranno 128, con una velocità maggiore. Così lavorando aumenta il volume di “ispezioni” e si punterà sull’accuratezza delle indagini. Si avranno più dettagli, più risoluti rispetto all’apparecchio precedente. Per intendersi, facendo un esempio semplice, si potrà capire la densità di un calcolo “caratterizzandolo” in maniera dettagliata. Si daranno allora risposte puntuali e precise anche per patologie più gravi che prima costringevano i pazienti a spostarsi in altre strutture regionali.

Sono attualmente 16 i tecnici radiologi che lavorano nella struttura complessa di Monfalcone – Gorizia, ma c’è un calo degli infermieri che permetterebbero di estendere il servizio di diagnostica al pomeriggio. Mancano soprattutto gli infermieri che somministrano i mezzi di contrasto che facilitano, “illuminano” la visione di esami non semplici da effettuare. Dopo l’arrivo della nuova risonanza magnetica nucleare di alto campo 1,5 Tesla con e senza mezzo di contrasto e del nuovo mammografo, la radiologia dell’ospedale Monfalconese si arricchisce sempre di più.

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