La nuova piazza Transalpina da realizzare, corsa contro il tempo per il 2025

La nuova piazza Transalpina da realizzare, corsa contro il tempo per il 2025

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La nuova piazza Transalpina da realizzare, corsa contro il tempo per il 2025

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 08 Nov 2023
Copertina per La nuova piazza Transalpina da realizzare, corsa contro il tempo per il 2025

La documentazione del Gect è pronta per far partire la gara, serviranno circa 10 mesi di lavori. Interventi estesi su un chilometro di fascia.

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L’area di piazza Transalpina cambierà aspetto in modo radicale e lo dovrà fare in tempi brevissimi. Quello che rappresenta uno dei punti cardine del progetto della Capitale europea della cultura 2025, infatti, avrà appena un anno per essere realizzato, trasformando l’area sul confine di Gorizia e Nova Gorica in un vero e proprio “salotto” per le due città. Non solo per quanto riguarda gli appuntamenti del tanto atteso titolo, ma soprattutto per il futuro che verrà al netto delle sospensioni di Schengen.

Questa mattina, i progettisti hanno illustrato ai media come diventerà la zona del cosiddetto “Ecoc (l’acronimo inglese della Capitale, ndr) District”, dislocato lungo un chilometro di strada tra il valico del San Gabriele e di Montesanto. Al centro di tutto c’è ovviamente l’iconica stazione asburgica e la sua piazza, che come già annunciato diventerà uno spazio senza dislivelli e circondato dal verde. Una vera e propria cerniera tra la parte italiana e slovena, come sottolineato da Saša Dobričić dell'Università di Nova Gorica.

“Vogliamo mantenere l’identità di questa zona” ha specificato, chiarendo anche che parte della rete verde che ha delimitato per decenni il confine sarà ricollocata, in particolare a ridosso di via del Gabriele. I progettisti hanno peraltro aperto a possibili, ulteriori integrazioni se il committente (il Gect Go) lo riterrà opportuno in chiave turistica. Effettivamente, ora come ora quel segno distintivo che ricordava la “cortina di ferro” oggi è stato pressoché tutto rimosso, rimanendo solo nella parte più a nord verso Salcano.

In ogni caso, l’intera area sarà a misura di pedone e ciclisti, sfavorendo in questo senso il passaggio delle auto. Ancora oggi, la zona sul versante sloveno è molto trafficata dai camion per la presenza del polo logistico, nonché dalle corriere dei turisti: i primi troveranno altra sistemazione a breve in una nuova zona, grazie all’accordo di vendita dei capannoni dalle aziende alle Ferrovie slovene, mentre per i visitatori ci sarà un nuovo parcheggio a ridosso del valico del San Gabriele, in Italia, o nella zona retrostante la stazione in Slovenia.

Su quest’ultimo punto, si inserisce il sottopassaggio pedonale finanziato dal ministero delle Infrastrutture di Lubiana, nel quale sorgerà proprio un polo intermodale. Per arricchire la zona, la struttura sarà realizzata come una dolina, ricavandone due piccoli anfiteatri grazie alla compartecipazione economia del Comune di Nova Gorica. Un’investimento complessivo di 50 milioni di euro, mentre sull’Ecoc District la spesa ammonta a 10 milioni (tra Gect e Comune di Nova Gorica) includendo una serie di riqualificazioni di edifici già esistenti e riconvertiti.

Se nel Bidbook originale era previsto una nuova costruzione, ossia l’Epicenter che sarà museo di queste terre nel Novecento, le difficoltà nel creare qualcosa di nuovo sul confine ha portato a trovare nuove soluzioni. Ecco quindi la scelta di intervenire su opere che già ci sono, come gli edifici che passeranno di mano dalle Ferrovie slovene a Nova Gorica: in un grande capannone nascerà proprio l’Epicenter, mentre nell’edificio dall’altro lato della strada sarà realizzata la “Super 8”, ossia la “Super osmica” come ristorante di qualità.

“Questo è solo l’inizio dello sviluppo territoriale - ha commentato Mija Lorbek, capo di gabinetto del sindaco Samo Turel -, nel 2026 vogliamo includere in questi spazi l’Università di Nova Gorica e attività imprenditoriali”. Oggetto di lavori anche la zona del Tridente di Max Fabiani, ossia le vie Caprin, Luzzato e Foscolo, dove sarà creata una ZTL con dissuasori. Non sarà toccato invece il mosaico al centro della piazza, creato per l’ingresso della Slovenia nell’Ue del 2004, bensì circondato dalla pavimentazione in calcestruzzo drenante. Ai fianchi, saranno installati dei giochi d’acqua.

A firmare il progetto è stata la cordata italo-slovena degli studi Ravnikar Potokar arhitekturni biro, D:RH architetti e associati e SAarchitetti associati. Un progetto veramente “epico”, quindi, ma che non gode del favore del calendario: l’apertura di GO! 2025 sarà infatti a febbraio 2025. Come spiegato dal vicedirettore del Gect, Tomaž Konrad, “siamo pronti per partire con la gara per i lavori del Tridente e della piazza. Contiamo di avviare il cantiere per febbraio 2024, ci vorranno circa 8/10 mesi per completarlo”. Una deadline a fil di fiato.

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