il premio
La nuova meridiana di Aiello colora l'asilo, una rana scandisce le ore del sole
La meridiana vincitrice porta la firma del progettista Fabio Savian di Paderno Dugnano e dell’incisore Marco Zuzzi. Coinvolti i bambini della scuola.
È subito diventata una simpatica mascotte per i bambini dell’asilo, nel cui giardino è ospitata. La nuova meridiana svelata domenica a Aiello del Friuli è qualcosa di più un semplice orologio solare, con il suo verde acceso e le righe gialle sulla schiena della sagoma che riproduce una grossa rana. La struttura è quella che ha vinto l’ultimo concorso organizzato dal circolo culturale Navarca, subito accolta con entusiasmo dagli alunni della scuola dell’infanzia di via Cavour, ottenendo il voto più alto della giuria.
A esprimersi sull’opera anche il voto tramite internet, sul sito web del paese delle meridiane, e quello popolare nel giorno di inaugurazione della festa. L’appuntamento, tenutosi lo scorso weekend, ha rinnovato la tradizione per la 21esima volta, confermando la piccola comunità friulana come la più ricca di queste opere a livello italiano ed europeo, soprattutto in rapporto al numero di abitanti. Una ricchezza che ha contribuito a far arrivare il prossimo seminario nazionale di gnomonica a Gorizia, all’inizio di ottobre.
Tornando alla meridiana vincitrice, questa porta la firma del progettista Fabio Savian di Paderno Dugnano e dell’incisore Marco Zuzzi. Denominata Occhi di luce, si tratta di un doppio orologio solare bifronte molto particolare e unico. L’orologio a forma di rana è adatto in un contesto come una scuola o un asilo, poiché la rana ha un aspetto giocoso soprattutto per i bambini ed ha riferimenti didattici sulla lunghezza delle giornate di luce. I due occhi sporgenti proiettano sempre due ombre: una indica sul quadrante le ore dall’alba, l’altra le ore mancanti al tramonto.
Le due indicazioni espresse in numero di ore, sommate, danno l’arco diurno ossia la durata di luce della giornata. Tutto ciò aiuterà soprattutto i più piccoli a scoprire da vicino quest’arte. «È una mediana complessa - spiega Aurelio Pantanali, presidente del circolo Navarca - fatta in acciaio con il taglio laser». Anche se tutto il lavoro è stato fatto da professionisti, anche i bambini sono stati coinvolti: «Ognuno ha realizzato dei disegni della rana su un foglio. Tutti sono stati inseriti dentro una busta e attaccati a un palloncino a elio».
Le sfere sono state così rilasciate nel cielo, come fatto già in passato. Chi un giorno recupererà la busta, troverà le indicazione per contattare la realtà culturale di Aiello e riceverà come dono un suo libro. Nel tempo, si è riusciti ad arrivare fino a Treviso, nell’Adriatico o anche in Austria. Per quanto riguarda le altre tre opere in concorso, arrivate tutte seconde ex equo, si tratta di una raffigurazione classica nel Cortile delle Meridiane in via Petrarca, una composizione in ferro inox sul capannone dell'azienda agricola Aizza e un'ultima dedicata alla musica e alla frutta, a Joannis.
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