la reazione
Nuova bufera su Isontina ambiente a Gorizia, bloccati conti correnti e paghe dei dipendenti
Gli effetti dell'inchiesta su Pecol dei Lupi portano al congelamento delle finanze. A rischio il servizio di raccolta rifiuti.
“Un fulmine a ciel sereno”. Così il sindaco di Gorizia, Rodolfo Ziberna, commenta la notizia che la magistratura ha disposto il blocco dei conti correnti di Isontina ambiente, avvenuto oggi. Una novità che ha spiazzato non solo il primo cittadino del capoluogo, ma anche quelli degli altri comuni soci dell’azienda, coinvolta nelle indagini dei carabinieri sulla gestione della discarica di Cormons di Pecol dei Lupi. Una situazione che rischia ora di avere forti ripercussioni sul servizio di raccolta dei rifiuti in questi 28 comuni, non potendo pagare i propri dipendenti.
“Non voglio entrare nel merito della componente giudiziaria - precisa Ziberna -, sarà la magistratura a valutare se alcune cose potevano essere fatte o non fatte”. Come sindaco, però, sottolinea “l’allarme dei miei cittadini, perché Isa in questo momento non può pagare gli stipendi come dovrebbe fare tra alcuni giorni. Ci sono famiglie che vivono solo con quei soldi, che devono pagare i mutui, la rata della macchina, mangiare… Non hanno disponibilità di risorse da cui attingere”. Una situazione il cui sblocco non si sa ancora quando potrà avvenire.
“Non è pensabile - prosegue il primo cittadino - che Isa cessi il suo servizio essenziale, che le caditoie non vengano pulite né che il servizio di asporto rifiuti non venga fatto. Ci sono diverse opzioni, mi auguro che prevalga il buon senso e che, quantomeno, venga consentito lo sblocco dei conti correnti limitatamente per il pagamento del stipendi. Dopo di ché, chiederemo anche un incontro con l’amministrazione regionale per vedere se ci saranno altre ipotesi di soluzione”. Nel vortice della bufera c’è il direttore generale Giuliano Sponton, accusato di gestione illecita di rifiuti liquidi.
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