Apre la nuova ala del Cisi a Begliano, la residenza protetta nel ricordo di Chittaro

Apre la nuova ala del Cisi a Begliano, la residenza protetta nel ricordo di Chittaro

LA CERIMONIA

Apre la nuova ala del Cisi a Begliano, la residenza protetta nel ricordo di Chittaro

Di Salvatore Ferrara • Pubblicato il 17 Apr 2024
Copertina per Apre la nuova ala del Cisi a Begliano, la residenza protetta nel ricordo di Chittaro

L’ampliamento della struttura, che ospita già cinque nuovi utenti, ha permesso il riconoscimento del sito a Residenza protetta. Il lavoro del Cisi.

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È stata inaugurata nella mattina di oggi, mercoledì 17 aprile alle 10, la nuova ala della sede del Cisi di Begliano. L’ampliamento della struttura, che ospita già cinque nuovi utenti, ha permesso il suo riconoscimento del sito a Residenza protetta. «L’esigenza della residenzialità è molto concreta e sentita – spiega la presidente del Cisi, Susanna Ferrari – per dare una risposta alle famiglie in difficoltà. Ringrazio il Consiglio di amministrazione che ha deliberato questo ampliamento e il Comune di San Canzian d’Isonzo che ha offerto la sua consulenza tecnica per la realizzazione dei lavori».

Il Cisi è una realtà d’eccellenza su tutto il territorio provinciale che ha instaurato nel tempo tante collaborazioni proficue con enti e realtà sociali. «Tutti i disabili fanno parte a pieno titolo della realtà territoriale nella quale sono ben inseriti» ha aggiunto Ferrari. A gestire la struttura in terra bisiaca è la Cooperativa Itaca. Stamane sono stati ringraziati anche quanti collaborano con questa realtà: la parrocchia, vari professionisti, l’amministrazione comunale e la vicina famiglia Cosolo.

«Diamo una nuova prospettiva al nostro territorio – sono le parole del sindaco Claudio Fratta – con oggi, va ad ampliarsi questo edificio nato nel 2010 offrendo nuovi servizi e supporto alle famiglie coinvolte. Ricordiamo anche la figura di Armando Chittaro al quale è intitolata la nuova ala. Una persona che ha permesso a questa realtà di ricevere un importante contributo di crescita».

Il parroco don Francesco Fragiacomo ha benedetto i presenti e la struttura definendola un «segno prezioso di umanità e solidarietà in un mondo sempre più individualista». La posa della prima pietra del Cisi di via Puccini avvenne nel 2006. Il servizio fu attivato l’8 dicembre del 2010. Dagli iniziali 14 posti disponibili, con oggi si è saliti a 15 ospiti della residenza.

Tanta è stata la gratitudine dei presenti all’iniziativa odierna come quella espressa dal signor Guido Diblas di Monfalcone, che ricorda: «Il Cisi è nato su impulso dell’Anffas, l’Associazione nazionale di famiglie e persone con disabilità intellettive e disturbi del neuro sviluppo. Sono il padre di Marco, uno degli ospiti della struttura, arrivato qui da circa un mese».

«Rappresento un gruppo di famiglie che oltre trent’anni fa, operò per costituire una scuola speciale dedicata ai nostri figli - continua Diblas - dopo quella di Gorizia, una di queste fu quella di via Petrarca a Monfalcone». «Tutto questo fu possibile – aggiunge Diblas – grazie alla sensibilità politica dell’allora assessore regionale all’assistenza, Mario Brancati. Ora, uno dei temi importanti da affrontare è quello del “Dopo di noi” per un futuro da garantire a queste persone dopo la perdita dei propri cari». Lo si diceva poco sopra, il nuovo “braccio” della struttura porta il nome di Armando Chittaro, storico ospite della struttura dagli anni Settanta che ha donato un lascito a favore della crescita di questa realtà.

Tornando ai numeri, su 19 posti: 18 si riferiscono a ospiti a tempo indeterminato ed uno temporaneo destinato al “Modulo Respiro” cioè all’accoglimento temporaneo a sostegno dei parenti che hanno necessità transitorie alle quali far fronte. A queste presenze, va ricordato, che si aggiungono il servizio diurno, l’assistenza domiciliare e le esperienze lavorative destinate ad utenti con un livello medio e non grave di disabilità. L’Asugi verifica e certifica le necessità di residenza.

Alla cerimonia erano presenti anche Elisa Cidin per l’Asugi e Marta Komac, responsabile dei servizi semiresidenziali e residenziali del Cisi. «Qui ospitiamo persone con disabilità medio grave, con problemi cognitivi e motori – specifica Komac – i nuovi cinque posti sono già occupati. Questo nuovo apporto ci ha permesso di vederci riconosciuto il titolo di struttura residenziale protetta». Quello che infine ha voluto far notare ancora la presidente Ferrari, è stato il «valore della territorialità, un punto di forza che permette di far seguire queste persone nella propria comunità di appartenenza». Le strutture residenziali della ex provincia sono tre. Oltre a quella di Begliano, ci sono Villesse e Gorizia, mentre 10 sono i servizi diurni garantiti tra Gorizia e Grado.

All’inaugurazione erano presenti anche i sindaci di Ronchi dei Legionari, Sagrado e San Pier d’Isonzo. Presenti anche l’assessore Rosanna Tosoratti di Fogliano Redipuglia e il consigliere regionale Bullian. Ad allietare il momento ci sono stati la Banda Verdi di Ronchi, “Gli amici della musica” con Franco Hassek. Il momento conviviale è stato arricchito da un lauto rinfresco e dalla Paella speciale offerta da Matteo del Chiosco Pojana.

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