Fiamme riaccese tra i sentieri del Carso, continua la bonifica a Monfalcone

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Fiamme riaccese tra i sentieri del Carso, continua la bonifica a Monfalcone

Di Redazione • Pubblicato il 02 Set 2024
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La Protezione civile ha segnalatio nel pomeriggio di oggi la ripresa dell’incendio lungo il sentiero Cai 83. L'appello del M5s per un Canadair a Ronchi.

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Notte di sorveglianza e bonifica quella appena trascorsa sul Carso bruciato a Monfalcone, che proseguirà anche per tutta la mattinata. L’incendio, che ha una superficie stimata di una trentina di ettari, ha interessato un’area caratterizzata da un popolamento di pino nero in parte già bruciata in precedenti incendi dove era ricresciuta una vegetazione erbacea ed arbustiva che essendo completamente disidratata ha generato immediatamente un incendio con dinamiche di propagazione molto veloci. Questo anche in considerazione che da parecchie settimane non ci sono piogge significative nella zona.

La Protezione civile ha segnalatio nel pomeriggio di oggi la ripresa dell’incendio lungo il sentiero Cai 83 (nella foto). Rinnovato l'invito a non transitare in bicicletta in queste zone fino a conclusione delle attività di spegnimento. I trasgressori verranno identificati dalle forze dell'ordine. Ora prosegue la bonifica sulle aree bruciate con i volontari Aib delle squadre comunali di Monfalcone, San Pier d’Isonzo, Remanzacco, Tavagnacco e Savogna d’Isonzo.

Il pronto intervento nei giorni scorsi di diversi mezzi a terra dei vigili del fuoco e della Protezione civile regionale e dei tre elicotteri del Servizio aereo regionale della Protezione civile, uno dei vigili del fuoco e uno dell’esercito Rigel di Casarsa, hanno consentito di rallentare la testa dell’incendio e impedire che questo potesse arrivare ad avere una dinamica di tipo convettivo, generando salti di fuoco che lo avrebbero portato ad essere fuori controllo.

L’arrivo successivo già sabato dei due Canadair da Roma e Genova hanno poi completato la messa sotto controllo e consentito l’intervento a terra su tutto il perimetro. Intervento che è proseguito tutta la notte e ha consentito di fermare due riprese importanti. Nella giornata di ieri hanno operato una trentina di volontari Aib appartenenti a diverse squadre di protezione civile dell’area carsica sotto il coordinamento della Stazione forestale di Monfalcone. L’attività è continuata per tutto il giorno con le operazioni di bonifica e il contenimento delle riprese.

Operazione di spegnimento resa particolarmente difficile dalla grave siccità ed elevate temperature anche durante la notte che ha interessato buona parte dell’area carsica negli ultimi due mesi. Ieri, il Corpo forestale regionale ha operato durante la notte per bonifiche puntuali con volontari antincendio boschivo delle squadre comunali di protezione civile di Gradisca d’Isonzo e Duino Aurisina. Ripristinata già ieri sera la circolazione fra San Giovanni di Duino e Monfalcone lungo la strada statale 14, chiusa da sabato pomeriggio.

«Alla luce di ciò che sta accadendo in fatto di incendi sul Carso giuliano e in Friuli - interviene il coordinatore provinciale del Movimento 5 stelle Mauro Capozzella - sarebbe bene che la Regione si dotasse di uno o più aeromobili antincendio, piccoli e veloci, al pari di quanto ha fatto di recente la vicina Slovenia da affiancare agli elicotteri già in servizio. Gli incendi che hanno devastato il Carso triestino e goriziano, spesso di natura dolosa o accidentale, richiedono progetti, uomini e mezzi adeguati. A questo proposito non è sbagliato chiedere alla Regione di verificare l’ipotesi di poter disporre di velivoli antincendio anche ad ala fissa oltre che degli attuali elicotteri».

Per il pentastellato «sarebbe poi opportuno verificare la dislocazione fissa all'aeroporto di Trieste-Ronchi, così come già avviene per la Liguria e la Calabria, di un aereo Canadair del servizio nazionale almeno per il periodo maggio-settembre. L'aereo potrebbe servire non solo il Friuli Venezia Giulia ma anche il vicino Veneto».

Foto Protezione civile Fvg

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