i programmi
La Notte del classico tra comunicazione e amore, gli eventi nei licei di Gorizia
Il liceo di viale XX settembre si concentrerà sul tema della comunicazione, quello in lingua slovena di via Puccini si concentrerà sull'amore.
L’appuntamento della Notte dei Licei classici taglia il traguardo della decima edizione e, nella serata di venerdì 19 aprile, le porte in migliaia di plessi di tutta Italia si riapriranno con iniziative dedicate alla cultura. A Gorizia, l’evento riguarderà sia il liceo Dante Alighieri che quello di lingua slovena Primož Trubar, dedicando diverse iniziative ai progetti portati avanti dagli stessi studenti. Ci sarà in particolare il teatro in viale XX settembre, riservando anche l’anteprima della nuova Lisistrata.
Liceo Dante
La cornice sarà quella dell’Auditorium Biagio Marin che, aperto a tutti, accoglierà esibizioni e incontri. Partendo dalle 18 con il video di presentazione della Notte, saranno la professoressa Rosy Tucci e il rappresentante degli studenti Gabriele Bevilacqua a presentare il programma locale. Alle 18.30, quindi, Gabriella Donadio canterà l’aria dal "Don Pasquale" di Gaetano Donizetti; seguito dal progetto teatrale musicale Dioniso "Se domani non rispondo" di Cristina Torres Caceres, e da Scarpe rosse per Ifianassa di Antonio Barbieri.
Proseguendo nella serata, oltre a raccontare di donne e sentimenti, ci sarà un focus anche sul ruolo del ‘quarto potere' con i giornalisti Roberto Collini, Vincenzo Compagnone e Luana de Francisco. Dopo l’intervallo, nel quale sarà offerto il buffet, si spazierà ancora nel mondo dei classici ma con incursioni nel contemporanea: alle 21.30 Ezio Benedetti, Chiara Isadora Artico e Marco Marinuzzi parleranno del rapporto tra la Capitale europea della cultura 2025 e i giovani. Alle 22.20, spazio ancora alla musica con ex liceali e studenti della GoMusic.
Alle 22.45, i ragazzi porteranno in scena l’anteprima della Lisistrata e, per concludere, alle 24 in contemporanea con tutti i licei classici saranno recitati "A Selene" di Giacomo Leopardi e il canto Kalinyft». «Anche nel mondo della tecnologia l’avvenire è di coloro che sanno ragionare» spiega la dirigente scolastica Giovanna Petitti, sottolineando come «la cultura classica ci insegna il valore della comunità in un momento in cui l’egoismo individuale prevale sul concetto di collettività, di convivenza civile e di politica svolta con senso di servizio al bene pubblico».
«Anche quest’anno - rimarca la preside - assieme ad esponenti del mondo culturale cittadino, a docenti, ex docenti, studenti (di tutto il polo) ed ex studenti, rifletteremo sul valore della comunicazione nella formazione dell’opinione pubblica, su Go!2025, sulla violenza di genere, su Calvino e su tanti altri temi che testimoniano la nostra migliore origine nel pensiero e nelle conquiste del mondo classico».
Liceo Trubar
Al Trubar di via Puccini, invece, il filo rosso sarà quello dell’amore in tutte le sue accezioni. «In questi tempi travagliati da venti di guerra - commenta la coordinatrice dell’evento, la professoressa Barbara Zlobec - abbiamo voluto dare ai ragazzi un impulso di speranza: esiste un antidoto per tutto ciò, cioè il rispetto, la memoria condivisa, la curiosità per il passato e per il diverso, e l’attaccamento alla kalokagathia (il bello indissolubilmente legato al buono) che da sempre rappresenta il fondamento dell’humanitas».
«La nostra manifestazione si terrà, con eccezione ovviamente delle parti comuni previste dagli organizzatori della Notte del liceo classico nazionale, quasi del tutto in lingua slovena - prosegue la docente -. Sono ovviamente invitati e molto benvenuti i genitori e gli amici di lingua italiana: per loro abbiamo preparato un testo di accompagnamento che spiega abbastanza in dettaglio il nostro programma».
Al centro della Notte ci saranno quindi l’amore per il cinema (con la proiezione di un film legato alla figura dello scrittore goriziano Damir Feigel), per la musica (con brani musicali degli allievi e del rapper Zamaro), per la lingua (con recitazioni in sloveno, italiano ed inglese e con la partecipazione di Kozma Ahačič, presidente dell’Istituto Fran Ramovš nonché autore di molteplici dizionari digitali), per il territorio (sulla presenza dei Romani nel Goriziano), per l’arte (con un intervento sul pittore goriziano Caucig), per il cibo (con la premiazione della formina più accativante per i biscotti, prodotta a scuola con stampante 3D), e ovviamente per la pace (con un breve filmato creato durante la gita scolastica nel teatro di Epidauro). Seguiranno buffet e ballo organizzati dagli studenti.
Foto d'archivio (Liceo Classico D. Alighieri, Gorizia)
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