la lettera
Un turista austriaco sull'isola: «Non riconosco più Grado, quale sarà il suo futuro?»
Ci scrive il signor Rudolf Steiner, cittadino austriaco di Salisburgo. L’uomo, ospite abitudinario per più volte all’anno a Grado dove ha una casa, lamenta la situazione generale che si vive sull’Isola.
Ci scrive il signor Rudolf Steiner, cittadino austriaco di Salisburgo. L’uomo, ospite abitudinario per più volte all’anno a Grado dove ha una casa, lamenta la situazione generale che si vive sull’Isola. Steiner parla del degrado in cui riversano le strade e della situazione del centro storico. Infine si interroga sul futuro dei cittadini e sulla gestione delle risorse pubbliche. S.F.
Sono un cittadino austriaco e ho un appartamento a Grado da oltre 30 anni. Al Comune pago un sacco di soldi di Ilia: 2mila euro all’anno. In Austria pago molto di meno per la mia casa. In questi giorni ho avuto il tempo di fare alcune passeggiate a Grado e ho visto molta confusione e sporcizia. Le due strade principali del centro sono abbastanza pulite, ma il tratto davanti alla Cassa di Risparmio è sporchissimo e pieno di foglie a terra. Tutte le strade e i marciapiedi si presentano come strade delle Alpi e sono sconnesse: è impossibile camminare in sicurezza. Così si presenta una città, che chiede essere un posto di alto turismo? Davanti alla basilica c’è una casa che crolla al momento.
Più avanti ce ne sono altre due in cattive condizioni – e questo da un anno - penso che il sindaco voglia tenerle come ricordo del tempo medievale. Io ritorno a Grado volentieri molte volte all’anno, però i turisti che vanno a Lignano, Bibione e Jesolo sono in aumento. Sono tutti posti dove si fanno investimenti. Il sindaco di Grado ha gli occhi chiusi? E con lui anche tutti gli altri che vivono di turismo. Per quanto tempo ancora? Vi scrivo queste righe perché sono molto toccato da quel che ho visto.
Conosco la realtà da tempo e non è cambiato nulla nonostante il susseguirsi dei sindaci. Un’ultima notizia: il campo di golf e il suo ristorante avevano una buona fama. Mi ricordo di Luigi Zago, lui ha gestito tutto benissimo. Dopo di lui, quando l’albergo Savoy è stato preso in affitto, la casa e tutto il resto sono andate giù. Io ho la fortuna di andare via e tornare, ma gli abitanti di Grado cosa scelgono? Chi ascolta la loro voce? Come si possono usare i soldi pubblici per migliorare e curare un bel posto come questo?
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