la presentazione
Noi Moderati fa il suo debutto a Gorizia, nel mirino Comuni al voto nel 2024
La compagine unisce Noi con l’Italia e Autonomia responsabile, Tondo sarà coordinatore regionale. Lupi: «Impegno su Capitale cultura».
La nascita di Noi Moderati porta riflessi anche a Gorizia, dov’è stato presentato questa mattina il progetto politico di centrodestra. Nella sala conferenze dell’hotel Best Western di corso Italia, il coordinatore nazionale Maurizio Lupi ha “tenuto a battesimo” la forza politica che vede la confluenza in Friuli Venezia Giulia di Noi con l’Italia e Autonomia responsabile. Due realtà che erano già confederate ma che ora saranno una sola, seguendo l’esempio nazionale che ha visto confluire anche altri movimenti.
Alla guida del gruppo regionale e Nordest, che ha ereditato quanto ottenuto da Noi con l’Italia nelle ultime amministrative in termini di rappresentanza, ci sarà l’ex governatore Renzo Tondo. Sul locale, invece, è Boris Dijust il coordinatore provinciale per Gorizia: “Da subito mi attiverò per incontrare gli alleati - spiega -, anche Fratelli d’Italia ha appena concluso il suo congresso. Ci attiveremo per raggiungere degli accordi per quanto riguarda le prossime elezioni comunali”. Ancora nessuna decisione su dove il logo comparirà.
Sicuramente, il nuovo nome comparirà nei consigli comunali dov’è riuscito ad eleggere propri esponenti, come Gorizia (dove conta l’assessore Giulio Daidone) e Ronchi dei Legionari con lo stesso Dijust. A Monfalcone, Sarkar Jahangir rimarrà nel Gruppo misto dopo che lo stesso partito gli ha ritirato il proprio sostegno dopo le noti vicende prima del voto che lo hanno visto protagonista. Tondo ha preannunciato un’imminente riunione provinciale, proprio per fare un “esame dei Comuni al voto per essere presenti alle elezioni”.
In consiglio comunale a Gorizia, è stato lo stesso Daidone a confermare che il cambio di nome non cambierà nulla: “Continueremo a rapportarci con le altre forze e sosterremo la maggioranza”. A salutare la compagine, questa mattina c’erano diversi esponenti del centrodestra locale, a partire dal sindaco Rodolfo Ziberna che ha plaudito il sostegno espresso fin dalla sua ultima campagna elettorale. Lupi, peraltro, ha rimarcato anche l’importanza della Capitale europea della cultura 2025, “è un segnale importante per la città”.
Sotto l’aspetto culturale, ha aggiunto l’ex ministro dei Trasporti, “i femminicidi sono il segnale di una società di narcisismo e cultura del possesso, che non considera la donna non come risorse. Non è questione di patriarcato. A inizio anni Settanta, dopo il boom economico l'Italia entrò in crisi, energetica e industriale. La novità fu l’introduzione delle 150 ore per permettere agli operai di studiare, quella battaglia ha fatto sì che la meccanica tornasse forte perché ha puntato sulla qualità. La cultura unisce e non divide”.
Rimani sempre aggiornato sulle ultime notizie dal Territorio, iscriviti al nostro canale Telegram e Whatsapp, seguici su Facebook o su Instagram! Per segnalazioni (anche Whatsapp e Telegram) la redazione de Il Goriziano è contattabile al +39 328 663 0311.