lo spettacolo
La nave dolce arriva a Gradisca, quel viaggio della speranza dall'Albania
Lo spettacolo ha vinto, tra gli altri il premio “Gigi Dall’Aglio” al Festival Teatrale di Resistenza. La storia di due comunità che si incontrano.
Innesti-Connessioni teatrali affatto prevedibili, la rassegna ideata da Artisti Associati-Centro di produzione teatrale, prosegue il suo percorso con uno spettacolo delicato e commovente scritto e diretto da Daniela Nicosia con Massimiliano Di Corato (produzione Tib Teatro). "La nave dolce" sarà proposto in mattinèe alle scuole mercoledì 18 ottobre, e in serale con doppia replica giovedì 19 e venerdì 20 ottobre, alle 20.30, alla Sala Bergamas di Gradisca d'Isonzo. Prevendita aperta un'ora prima dell'inizio dello spettacolo.
Tre voci – quella di chi si mette in viaggio, quella di chi accoglie, quella di chi guarda – e una storia. Tre lingue: un idioma italo-albanese – il viaggio, le attese, l’approdo – un idioma italo-pugliese – la coscienza critica – l’italiano – lo stupore. Tre punti di vista: un giovane albanese, un barese, un bambino a testimoniare un evento che ha mutato per sempre la storia dell’immigrazione. 8 agosto 1991, nel porto di Bari, attracca la nave Vlora carica di ventimila albanesi. 20mila persone che arrivano, in un sol colpo, sono un paese intero. E un paese intero non lo si può rispedire a casa come fosse un pacco mal recapitato.
Da un lato le autorità governative che vogliono quei ventimila, rinchiusi, tutti insieme,nello stadio cittadino trasformato da luogo di incontro in anfiteatro di un'assurda lotta per la sopravvivenza, mentre gli elicotteri controllano dall’alto. Dall’altro la comunità di Bari, che accoglie anche a suon di paste al forno e focacce raccolte tra le famiglie. Una vicenda esemplare che apre lo sguardo sul panorama politico europeo degli anni Novanta, sulle ferite ancora aperte.
Questa storia ritrova oggi piena attualità. È una storia che parla di mare e di una nave presa d’assalto. È una storia di fuga e sogni. È una storia di desideri e pulsioni di libertà. È una storia che vive ancora sulla pelle di chi l’ha vissuta. È una storia di integrazione e incontro. È una storia intessuta di storie. È una storia che non è finita. Una storia che vuole ancora essere raccontata. Lo spettacolo ha vinto il premio “Gigi Dall’Aglio” al Festival Teatrale di Resistenza, Reggio Emilia 2021 e il premio speciale “Da Sud” alla IV Edizione Premio Teatrale Mauro Rostagno, Roma 2022.
Rimani sempre aggiornato sulle ultime notizie dal Territorio, iscriviti al nostro canale Telegram, seguici su Facebook o su Instagram! Per segnalazioni (anche Whatsapp e Telegram) +39 328 663 0311.