la festa
Natale ortodosso, la messa di Nova Gorica prima dell'alba
L'antico rito celebrato prima dell'alba, la comunità vuole costruire la sua chiesa.
Le campane hanno iniziato a rintoccare alle 5, dando il via alla giornata più attesa per i cristiani ortodossi. Questa mattina, alcune decine di fedeli di rito serbo hanno festeggiato il Natale, dandosi appuntamento nella chiesa della Santissima Trinità di Kromberk, casa della comunità locale che raccoglie tra le 2000 e 3000 persone, sparse tra Nova Gorica, Gorizia e Savogna. Un momento solenne che, prima della pandemia, richiamava in centinaia alla funzione, riempiendo il piccolo luogo di culto poco fuori città.
Con le restrizioni, però, la partecipazione è stata ridotta drasticamente, ma il rito si è comunque tenuto. Un passo avanti rispetto all’anno scorso, quando si dovette rinunciare a celebrare il presenza a causa dell’alto numero di contagi. Prima dell’alba, quindi, gli ortodossi, che festeggiano oggi la nascita di Cristo essendo legati al calendario giuliano, hanno concluso il periodo dell’Avvento, trascorso in stretta osservazione dei dettami. Per l’occasione, si è anche tenuto il rituale del pane, che unisce le famiglie.
Alla fine della cerimonia, infatti, una grande forma di pane accanto all’altare è stata spezzata e donata a tutti. All’interno, c’era una moneta speciale da 3 euro, coniata in numero limitato per la Slovenia nel 2009: la fortunata è stata una ragazza che vive in Italia, che ha ricevuto subito le congratulazioni del parroco, Jerej Miroslav Ćirković, e dei suoi amici e parenti presenti. Chi trova il soldo, infatti, la tradizione vuole che sarà seguito dalla fortuna nel corso dei prossimi mesi. La festa è poi proseguita nelle proprie case, con la colazione speciale.
La storia dell’attuale chiesa serbo-ortodossa locale risale agli anni Ottanta, trovando spazio nel luogo concesso dalla comunità cattolica. L’obiettivo, però, è raccogliere abbastanza fondi per costruire un tempio proprio, su cui si stanno già valutando alcuni terreni dove avviare i lavori. Una data per iniziare i lavori ancora non c’è, ma la speranza è di partire presto. “Già negli anni Settanta - spiega Miroslav Ćirković - in zona veniva il prete da Lubiana o Capodistria”. Per preparasi al Natale, inoltre, ieri sera si è tenuta la messa della Vigilia.
All’appuntamento sono venute anche persone dalle Valli del Natisone. Ora, il prossimo appuntamento sarà il Capodanno (Mali Bozić, Piccolo Natale) - 13 e 14 gennaio -, mentre il 18 gennaio ci sarà l’Epifania: per l’occasione, un giovane sfida le acque gelide del lago Vogrsko, sulla strada per Aidussina. In realtà, la tradizione vorrebbe che fossero più ragazzi a tentare la sfida, ma le normative anti-contagio hanno limitato la presenza a una sola persona, che quindi si tufferà per raggiungere una grande croce, da custodire per il resto dell’anno.
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