Nasce la scuola di politica in viaggio, dibattiti e idee da Monfalcone a Gorizia

Nasce la scuola di politica in viaggio, dibattiti e idee da Monfalcone a Gorizia

il percorso

Nasce la scuola di politica in viaggio, dibattiti e idee da Monfalcone a Gorizia

Di Redazione • Pubblicato il 29 Mag 2024
Copertina per Nasce la scuola di politica in viaggio, dibattiti e idee da Monfalcone a Gorizia

Oggi il primo appuntamento in Palazzetto Veneto, poi la partenza a piedi per raggiungere il confine di Gorizia. Tappa anche a Polazzo per parlare di cibo e politica.

Condividi
Tempo di lettura

È partita oggi, mercoledì 29 maggio, da Monfalcone la prima scuola di politica "senza poltrone": Territori in Movimento. L’iniziativa, organizzata dal Patto per l’Autonomia, vanta un partenariato con l’European Free Alliance e l’European Municipalist Network a livello internazionale, il Forum Disuguaglianze e Diversità e Ti Candido come partner italiani, fino ai soggetti territoriali quali Forum Gorizia, Adesso Trieste e Quadrifoglio Udine. Sul percorso, ideato da Luigi Nacci, scrittore e viandante, si metteranno in cammino anche nomi illustri come Fabrizio Barca, coordinatore del Forum Disuguaglianze e Diversità e già ministro per la coesione territoriale.

Con lui anche Miriam Giovanzana di AltraEconomia, Terre di Mezzo e Fà la cosa giusta; e Raoul Tiraboschi, vicepresidente Slow Food Italia, guidati da Riccardo Carnovalini, fotografo di spicco e viandante, esploratore a piedi dell’Italia e dell’Europa. Il lancio della scuola, alla sua prima edizione, è avvenuto oggi alle 19, in Palazzetto Veneto con un evento pubblico intitolato "Cambiare strada, lasciare tracce, costruire futuri: pratiche di liberazione oltre i confini" con il ricercatore in antropologia Giuseppe Grimaldi e Miriam Giovanzana.

Dal giorno successivo, giovedì 30 maggio, il gruppo si avvierà in cammino fino a raggiungere Gorizia il 2 giugno, dove per la giornata di chiusura presso il Circolo Arci Gong alle 17 si terrà l’incontro a partecipazione libera "Progettazione politica transfrontaliera: fare cultura per dialogare tra comunità". Interverranno Fabrizio Barca, Luigi Nacci, Ezio Benedetti (esperto di cooperazione con i Balcani occidentali e di progettazione europea), e Duna Viezzoli (esperta in progettazione europea per la cultura e l’ambiente).

Anche nelle tappe intermedie vi saranno momenti aperti al pubblico, come quello di giovedì 30 alle 18.30 a Polazzo (Fogliano Redipuglia), "Cibo e politica: produzione agroalimentare, modelli di distribuzione, giustizia ambientale e sociale", con Raoul Tiraboschi e Cristina Micheloni, Presidente Aiab Fvg. Sabato primo giugno alle 13, presso il cimitero ebraico di Valdirose, si parlerà invece di beni comuni, dall’acqua all’energia con Giovanni Carrosio, anche lui del Forum Disuguaglianze e Diversità, e il consigliere regionale Massimo Moretuzzo.

Scelte simboliche, secondo Giulia Massolino, tra le promotrici dell’iniziativa: «Ci muoveremo a piedi a ridosso del confine, partendo dal laboratorio distopico di futuro rappresentato da Monfalcone (città con il 30% di cittadinanza immigrata, che opera nei cantieri navali, in cui la mancata integrazione è usata come strumento ideologico per scopi elettorali) fino alle città di Gorizia-Nova Gorica, le prime due città a ridosso di un confine nominate in modo congiunto Capitale europea della cultura».

«Il paradosso, però, è che su quel confine al momento il trattato di Schengen è sospeso dallo scorso autunno, e lo sarà per almeno altri 6 mesi a detta del ministro Tajani che ha comunicato un’ulteriore proroga. Abbiamo organizzato questa scuola di politica in cammino per dialogare su migrazioni e costruzione di comunità, progettazione culturale transfrontaliera, identità e memorie, ma soprattutto prospettive e scenari di futuro. Una politica che sceglie di attraversare i territori, specialmente le aree interne, con lentezza e desiderio di ascoltare i messaggi che da esso arrivano, per cambiare passo rispetto a una frenetica campagna europea che non lascia alcun respiro all’umanità ferita».

«Siamo convinti che oggi sia indispensabile costruire degli spazi di partecipazione e di approfondimento - aggiunge Massimo Moretuzzo, segretario regionale del Patto per l’Autonomia - e che questo debba essere un obiettivo anche dei partiti e dei movimenti politici. Per questo, come Patto per l’Autonomia, abbiamo deciso di impegnarci insieme a tanti altri soggetti nell’organizzazione della “Scuola di Politica senza poltrone”, convinti che i processi di cambiamento possano essere attivati solo con dinamiche collettive».

Rimani sempre aggiornato sulle ultime notizie dal Territorio, iscriviti al nostro canale Telegram e Whatsapp, seguici su Facebook o su Instagram! Per segnalazioni (anche Whatsapp e Telegram) la redazione de Il Goriziano è contattabile al +39 328 663 0311.

Articoli correlati
...
Occhiello

Notizia 1 sezione

...
Occhiello

Notizia 2 sezione

...
Occhiello

Notizia 3 sezione

×