Nasce la Comunità del Collio, riuniti 10 comuni: servizi a 20mila persone

Nasce la Comunità del Collio, riuniti 10 comuni: servizi a 20mila persone

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Nasce la Comunità del Collio, riuniti 10 comuni: servizi a 20mila persone

Di Mattia Zucco • Pubblicato il 08 Dic 2022
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Sottoscritto l'accordo, coinvolti dieci comuni. Fedriga: «Esempio di buona amministrazione».

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Finalmente, dopo 5 anni dal primo incontro, è stato sottoscritto in sala civica a Cormons, l’atto costitutivo la neonata Comunità del Collio. I comuni che ne fanno parte sono dieci: oltre al capofila Cormons anche Capriva del Friui, San Floriano del Collio, Dolegna del Collio, Mossa, Medea, Moraro, San Lorenzo Isontino, Mariano del Friuli e Farra d’Isonzo. Presente quest’oggi un parterre di primo piano, a partire dal presidente della Regione Massimiliano Fedriga: “La Comunità del Collio è un esempio di buona amministrazione, noi abbiamo una responsabilità per organizzare al meglio la cosa pubblica per i nostri cittadini".

"Le amministrazioni e le maggioranze vanno e vengono - ha rimarcato il capo dell'esecutivo - ma noi abbiamo il compito di lasciare le istituzione al nostro meglio. I servizi che condividerete, frutto di un apposito studio, è l’emblema della buona amministrazione: i percorsi virtuosi come il vostro avranno sempre il plauso dall’amministrazione regionale”. Ovviamente presente anche il padrone di casa, nonché sindaco del primo comune per magnitudine demografica del neonato ente, Roberto Felcaro: “L’idea è partita nel 2017 con quattro comuni e oggi siamo ben dieci, con l’aggiunta felice anche di Dolegna del Friuli e San Floriano del Collio".

"Andremo a formare una Comunità di 20mila abitanti - ha precisato - , dove faremo rete e condividere servizi e funzioni al fine di aiutare di più i cittadini. Fondamentale per noi come Comunità del Collio sarà anche la collaborazione con Gorizia per progetti di più ampio raggio, come ad esempio la candidatura Unesco del Collio e Gorizia e Nova Gorica Capitale europea della cultura nel 2025”. In seguto, tutti e dieci i sindaci hanno sottoscritto l’atto costitutivo e, al termine, ha preso la parola anche l’assessore regionale alle Autonomie locali, Pierpaolo Roberti.

“Tutto ciò – ha specificato - è importante non solo per il Collio ma per l'intera regione, un ulteriore segnale dell'indirizzo politico che questa Amministrazione regionale dà al territorio. Con la riforma messa in campo, vogliamo  offrire ai sindaci gli strumenti utili per poter dare le migliori risposte ai cittadini senza introdurre obblighi, imposizioni e penalità. Mettersi assieme, come hanno fatto i 10 Comuni che hanno dato vita alla comunità del Collio, era una delle possibili scelte che conferma come il percorso intrapreso da questa amministrazione regionale sia positivo". Risposta indiretta anche alle polemiche arrivate nei giorni scorsi dal centrosinistra.

Positivo anche il commento di Diego Bernardis, promotore dell'iniziativa quando era sindaco di Dolegna e oggi consigliere regionale della Lega, che in una nota parla di "cambio di passe epocale". Per l'esponente del Carroccio, la nuova realtà "farà asse con tutte le città a partire dal capoluogo di Gorizia e guarderà verso l’ambito turistico di Grado, l’areale di Gradisca e Romans d’Isonzo e verso Monfalcone e tutta la sinistra Isonzo". Non un arrivo, quindi, quanto una partenza verso la "valorizzazione e promozione ad altissimi livelli” del territorio collinare.

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