Nasce il Cat Venezia Giulia, più servizi per le aziende del terziario nel territorio

Nasce il Cat Venezia Giulia, più servizi per le aziende del terziario nel territorio

Stamattina

Nasce il Cat Venezia Giulia, più servizi per le aziende del terziario nel territorio

Di I.B. • Pubblicato il 31 Ago 2022
Copertina per Nasce il Cat Venezia Giulia, più servizi per le aziende del terziario nel territorio

Presentata a Villa Russiz la nuova realtà nata dalla fusione delle precedenti società di Gorizia e Trieste. Le sfide future tra rincari dei prezzi e la Capitale Europea della Cultura.

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Nasce, dalla fusione delle precedenti realtà di Gorizia e Trieste, il Terziaria Cat, ovvero il Centro di Assistenza Tecnica alle Imprese del Terziario. L’idea è quella di rafforzare le attività di assistenza, consulenza, formazione e le opportunità a beneficio delle imprese del terziario in un quadro di sinergie, iniziative e progettualità condivise, ma attento tuttavia alle diverse peculiarità ed esigenze del comparto dei due territori.

Questo gli obiettivi del nuovo CAT della Venezia Giulia, il Centro di Assistenza Tecnica alle imprese del terziario, sorto dalla fusione delle realtà di Trieste e di Gorizia, emanazioni delle rispettive Confcommercio provinciali e presentato nella cornice di Villa Russiz.

I CAT sono ormai un punto di riferimento sempre più prezioso per gli operatori del settore in termini di formazione e di accompagnamento delle aziende per l'utilizzo di strumenti e la fruizione di contributi messi a disposizione nell'ambito dei bandi, comunitari, nazionali e regionali e dalle amministrazioni locali. Un'attività che solo nell'ultimo anno, sommando i risultati di Trieste e Gorizia, ha visto le Terziarie, braccio operativo delle associazione di categoria che sui due territori provinciali contano circa 4mila iscritti, organizzare ben 7mila ore di formazione per un totale di 2100 partecipanti, fornire assistenza a oltre 600 aziende in materia di sicurezza sul lavoro, alimentare, privacy e altre normative e sostenere circa 550 imprenditori nell'accesso a ristori, contributi e altre agevolazioni di diversi carattere e finalità.

Nell’intera area, goriziana e giuliana, ulteriori attività di rilievo hanno riguardato la proposta di manifestazioni per incentivare l'attrattività della città, come il Mercato di Natale, di iniziative tese a generare ricadute economiche per le unità produttive locali, specie di prossimità e la realizzazione di progettualità di rilievo inerenti alla formazione, di alto livello, concernenti in particolar modo il comparto marittimo e il turismo e la creazione del TCVB Trieste Convention & Visitors Bureau, struttura che agisce di concerto con Regione e Comune per la promozione del capoluogo del Friuli Venezia Giulia. Nel goriziano sono intanto maturate progettualità in ottica Capitale Europea 2025, distretti e PNRR, con interessanti prospettive di crescita che impongono un potenziamento delle competenze e delle risorse umane.

Proprio dalla volontà di massimizzare le ricadute positive delle attività caratteristiche comuni ad entrambe le realtà, di mettere a sistema le competenze e il network costruiti, e aumentare le professionalità sfruttando quelle sviluppate da entrambe le strutture, nasce il processo di fusione giunto oggi a compimento. Come anticipato, l'attività del nuovo CAT sarà ad ampio spettro, dalla formazione, alla consulenza e all'assistenza alle imprese quanto a gestione dei contributi, sicurezza in azienda, accesso al credito, organizzazione e sviluppo della realtà produttiva, alla proposta e/o al patrocinio di iniziative tese a promuovere e valorizzare i territori e le attività del terziario in essi ubicate.

"La decisione che ha portato alla creazione del CAT della Venezia Giulia - ha spiegato Antonio Paoletti, presidente di Confcommercio Trieste - si colloca sulla scia di esperienze analoghe, quali ad esempio la fusione degli enti camerali giuliano ed isontino, che hanno portato non solo alla razionalizzazione e ad un miglioramento funzionale ed operativo dei due apparati, ma pure all'ampliamento della loro rappresentatività a beneficio dei tessuti economici dei due comprensori. Inoltre - ha sottolineato ancora lo stesso Paoletti - è chiaro come gli scenari attuali e, ancor di più, quelli futuri, richiederanno in misura sempre maggiore una capacità di visione complessiva, indispensabile a fronte di un contesto economico, legislativo e di mercato che, ad ogni livello, si sviluppa ed evolve in termini macro, non lasciando più humus né margine a logiche di cortile ormai superate"

"Per il territorio goriziano - ha dichiarato Gianluca Madriz, presidente di Confcommercio Gorizia - a cominciare da Gorizia con la sua esperienza unica accanto a Nova Gorica Capitale Europea della Cultura, si aprono anni di opportunità e nuove sfide: alle imprese e chi alle imprese deve affiancarsi si chiedono ogni giorno competenze più specialistiche, capacità sempre aggiornate di utilizzare strumenti all'avanguardia per competere sul mercato. Come imprese e come braccia operative dell'associazione di categoria - ha concluso Madriz - è stato allora un processo naturale quello di unire le forze, per aumentare la qualità delle risorse umane che potremo mettere a servizio del territorio e degli associati e rendere permanente e formale una collaborazione che del resto negli ultimi anni abbiamo continuamente sperimentato, e sempre con soddisfazione”.

A Villa Russiz, inoltre, è stata anche ricordata la manifestazione di protesta, lanciata da Confcommercio in tutta Italia, che ha visto, oggi, i negozianti spegnere la luce dei punti vendita, a partire dalle 12 per 15 minuti, per sensibilizzare l'opinione pubblica contro il caro bollette che sta impattando pesantemente anche sulle attività commerciali.

Tornando al tema dei Cat, sono state le due direttrici, Patrizia Verde e Monica Paoletich, presenti assieme al tecnico Luciano Nobile, a ribadire l’importanza dell’unione delle due realtà, sottolineando il lavoro portato avanti in questi due ultimi anni non semplici grazie alla sinergia tra le due società. “La nostra è una zona che presenta società medio piccole, spesso a conduzione familiare, che necessitano di specializzazioni per poter rimanere sul mercato. Questa situazione – così Monica Paoletich – ci porta a dover avere una presenza ancora più strutturata sul territorio”.

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