«Narrazione distorta di Monfalcone» e «Cisint delirante»: Morsolin e Saullo con Bullian criticano la campagna del centrodestra

«Narrazione distorta di Monfalcone» e «affermazioni deliranti di Cisint»: Morsolin e Saullo con Bullian criticano la campagna del centrodestra

LE OSSERVAZIONI

«Narrazione distorta di Monfalcone» e «affermazioni deliranti di Cisint»: Morsolin e Saullo con Bullian criticano la campagna del centrodestra

Di Salvatore Ferrara • Pubblicato il 25 Mar 2025
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Civica e Solidale respinge la «volgare sequenza di accuse false» ricevute. Il consigliere regionale interviene a difesa del centro per minori non accompagnati di Begliano.

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Continuano valutazioni e repliche sulla campagna elettorale in corso a Monfalcone. Questa volta, a parlarne sono i candidati di Monfalcone Civica e Solidale, Cristiana Morsolin e Alessandro Saullo. Si unisce a loro anche il consigliere regionale di Patto per l’Autonomia-Civica FVG, Enrico Bullian. «Dopo nove anni di governo e di strapotere sia in Comune che in Regione, il candidato Fasan e la candidata Cisint non riescono a fare un confronto serio con i loro avversari, nel quale parlare di cosa hanno fatto e faranno per la città. Quello lo rifiutano» commentano.

«Hanno deciso di trasformare questa campagna elettorale in una volgare sequenza di accuse false, allusioni tendenziose, idee grottesche – continuano - tra poco ci accuseranno di mangiare i bambini e la farsa sarà completa. Perché il livello intellettuale ed etico della discussione è ormai questo». Tornando sulla questione del ballottaggio, affondano: «Cisint sa che non ci sarà». «Lo evoca per impaurire l'elettorato, ma sa che non ci potrà essere nessuna alleanza, con nessuno, al secondo turno, semplicemente perché non ci sarà nessun secondo turno. La legge elettorale voluta dalla Lega che abbassa lo sbarramento al 40% rende impossibile, tenuto conto dell'attuale elettorato di origine straniera, pensare ad un secondo turno».

Monfalcone Civica e Solidale accusa poi Cisint di «inventare discorsi sulla Sharia e la sinistra». «Sono fondati sul nulla e sono grevi e irrispettosi, sapendo che noi siamo e sempre saremo contrari a qualunque declinazione confessionale della Legge o dello Stato». Sulle accuse di «finto civismo», replicano: «Vien da sorridere quando la Lega parla male di Monfalcone Civica e Solidale, una realtà civica e plurale che sta nel centrosinistra saldando assieme tradizioni e percorsi diversi di tante persone, mentre dalla loro parte hanno creato una lista civica che è in realtà un clone mal assortito della Lega cittadina. In una c'è capolista l'europarlamentare, nell'altra il suo portaborse al Parlamento Europeo. Un fulgido esempio di civismo».

Estrema destra, anti europeismo, sovranismo e «parata ideologica» sono – per i due esponenti civici – sinonimi della mal conduzione narrativa di questa fazione in campagna elettorale. «Ritraggono Monfalcone come una città insicura, disintegrata socialmente ed economicamente devastata, pure culturalmente smarrita dimenticando di averla governata loro per nove anni - insistono - non possono fare finta di non aver governato e governato male questa città se oggi sono i primi a lamentarsi dei pericoli che corre».

Come annunciato, critiche marcate al centrodestra sono state indirizzate da Enrico Bullian. «È evidente che questa volta l’hanno fatta decisamente fuori dal vaso» lo afferma, commentando il quello che definisce «penoso duo Cisint Calligaris» sulla vicenda riguardante la possibile apertura di una struttura per minori stranieri non accompagnati a Begliano. Bullian definisce «deliranti» le affermazioni di Cisint che, domenica scorsa, ha definito questo tipo di centri «una catena di approfittatori dei traffici di immigrati clandestini nel quale sono presenti soprattutto le cosiddette ‘cooperative rosse’».

«Sono dichiarazioni ridicole specie se provengono da una esponente che nel corso dell’ultimo decennio ha ricoperto ruoli rilevanti nell’amministrazione pubblica, cioè sindaco di Monfalcone, e nella politica, organici a un partito, la Lega, che governa e ha governato ai vari livelli per lungo tempo e che dunque è responsabile di quei finanziamenti». Bullian rimanda quindi al mittente le accuse di domenica espresse dagli esponenti del Carroccio durante la raccolta firme contro il Centro per minori stranieri non accompagnati. «Chi ha mantenuto e strutturato questo sistema di gestione dei minori stranieri non accompagnati? Chi ha governato a livello nazionale e regionale, prevedendo i relativi finanziamenti pubblici? Il tetto dei 120 euro per minore è stato fissato dalla Giunta regionale Fvg con la delibera n. 123 del 31 gennaio 2025».

A essere prese di mira sono le parole dell’eurodeputata Cisint: «È noto che a Monfalcone esiste una struttura per minori stranieri non accompagnati, attiva proprio dal 2016, stesso anno in cui Cisint fu eletta Sindaca la prima volta. Per tutti gli otto anni da prima cittadina e finora non è mai intervenuta su questa struttura analoga a quella pensata per Begliano e proposta dalla stessa cooperativa. Superfluo parlare di doppio binario, siamo oltre: la verità è che, se Cisint non intervenisse ossessivamente sul tema dei musulmani, dei bengalesi e dei clandestini sarebbe rimasta una ragioniera», ribadisce Bullian.

«La volontà punitiva nei confronti di investimenti in corso emerge invece dall’esplicitazione in norma che il nuovo parere vincolante regionale varrà anche per le procedure già aperte. È evidente che la norma sia a rischio impugnazione, mancando una clausola di salvaguardia per gli investimenti in corso, che vanno gestiti sulla base delle normative in vigore al momento del deposito delle richieste: in una Regione di diritto funziona così. Invece Calligaris addirittura interviene dicendo che così si potrà bloccare l’ampliamento della struttura di Turriaco. Qua siamo alla commedia dell’orrido: è la Regione Fvg, e precisamente la Direzione che si occupa di politiche dell’immigrazione che fa capo all’assessore regionale leghista Roberti, suo collega di Partito, che nel corso del 2024 ha decretato un finanziamento di 2,5 milioni di euro, con una procedura valutativa dove il progetto dell’amministrazione comunale di Turriaco si è posizionato al secondo posto a livello regionale. Da quando i Consiglieri regionali intervengo sulle procedure valutative dei progetti? Per quanto tollereremo ancora simili ingerenze politiche nelle attività delle Direzioni?», conclude Bullian.

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