Musulmani nei centri per pregare a Monfalcone, Bullian: «Sconfitta la linea Cisint»

Musulmani nei centri per pregare a Monfalcone, Bullian: «Sconfitta la linea Cisint»

LE VOCI

Musulmani nei centri per pregare a Monfalcone, Bullian: «Sconfitta la linea Cisint»

Di Salvatore Ferrara • Pubblicato il 29 Giu 2024
Copertina per Musulmani nei centri per pregare a Monfalcone, Bullian: «Sconfitta la linea Cisint»

Secondo Bullian, spetterà al facente funzioni Garritani pacificare la situazione. La segretaria dem regionale Conti: «Inopportuno eurodeputati in giunte comunali».

Condividi
Tempo di lettura

Dopo l’accoglimento – espresso dalla sentenza del Tar – del ricorso avanzato dalle associazioni islamiche cittadine, ieri (venerdì 28 giugno) i fedeli musulmani sono ritornati a raccogliersi in preghiera per la ṣalāt festiva nei centri “riaperti”. Dopo i commenti e le reazioni di Pd e Sinistra per Monfalcone, a dire la sua è anche Enrico Bullian, consigliere regionale del Patto per l’Autonomia-Civica Fvg. «Ho letto – afferma il consigliere – le dichiarazioni dei principali esponenti cittadini delle comunità islamiche. Sono misurate, sobrie, per nulla rivendicative, ferme nel richiedere solo quanto gli spetta, ovvero la libertà di frequentare il proprio centro culturale, con la possibilità anche di pregarvi collettivamente. Le ho trovate tese alla collaborazione e di grande rispetto istituzionale»

«Viceversa – rileva Bullian - le dichiarazioni di Cisint e di Salvini sono ferme alle crociate contro il musulmano, pericolose per la tenuta della coesione sociale e per l’impianto giuridico del nostro ordinamento. Addirittura, secondo Cisint, in seguito alla sentenza del Tar, verrebbero messe a rischio e limitate “le libertà degli altri cittadini”. Davvero non si comprende più di cosa stia parlando. Mentre Salvini trae la conclusione che si debba riformare la Giustizia e arginare l'arroganza di alcuni islamici, non certo quella della propria sindaca». Secondo il consigliere, la principale conclusione politica è che la linea di Cisint è stata sconfitta al Tar.

«Ora attenderemo l’esito del ricorso annunciato al Consiglio di Stato, con costi esorbitanti a carico dei cittadini di Monfalcone – osserva - è inutile tentare di collaborare con la sindaca in scadenza, dal momento che è evidente la sua indisponibilità, campando politicamente sulla contrapposizione con la comunità islamica locale e vantandosi di aver chiuso due moschee che a Monfalcone non sono mai esistite. Sarà più interessante capire l’orientamento del vicesindaco facente funzione Garritani e del suo partito di riferimento, Fratelli d’Italia, che per un anno avrà l’onore e l’onere di guidare l’amministrazione comunale di Monfalcone, dal momento che sul tema già Forza Italia, per voce della coordinatrice regionale Savino e del capogruppo in Consiglio regionale Cabibbo, si sono smarcati sulla questione». «Vedremo se Garritani avrà intenzione e forza sufficienti a pacificare Monfalcone con un diverso approccio verso le comunità di origine straniera, nell’interesse della città».

Bullian riflette poi sul fatto che mentre alle comunali del 2022 il centrodestra superava il 72%, alle elezioni Europee del 2024 (con Cisint candidata) complessivamente non è stato superato il 55% a Monfalcone. «L’estremizzazione verso una destra reazionaria e islamofoba, se da una parte ha consentito l’elezione a livello europeo di Cisint, dall’altra ha fatto diminuire nettamente i consensi del centrodestra in città, forse anche delusi dalle dimissioni della sindaca neanche a metà del secondo mandato per proprie mire personali. Su questo devono inserirsi il centro sinistra e il mondo civico di moderati e progressisti, dando una prospettiva realistica di convivenza nel rispetto reciproco e nel riconoscimento di pari diritti e doveri a chi vive e lavora a Monfalcone» conclude Bullian.

Sull’ Unione Europea e l’inopportuna presenza di eurodeputati nelle giunte comunali, si inserisce la segretaria regionale del Pd Fvg Caterina Conti. «Spero che cominciamo a chiamarli ex sindaci – afferma Conti - non è opportuno che chi è stato eletto europarlamentare continui a dedicarsi ancora al proprio comune. Abbiamo sentito ad esempio che l’europarlamentare Cisint, ormai ex sindaca, pensa di proseguire il suo lavoro nella giunta di Monfalcone e questo è assolutamente sconveniente. Ha ricevuto un mandato dai suoi elettori e quindi deve lavorare a Bruxelles a tempo pieno».

Parlando delle prossime elezioni comunali di Pordenone e Monfalcone, Conti le ha definite «partite aperte», spiegando che «il Partito democratico vuole lavorare a una coalizione e a un programma che sia condiviso da tutte le forze politiche che possono starci, mettendo anche in campo delle figure che siano rappresentative di questo nostro mondo di centrosinistra». «Il Pd vuole contribuire a tornare a essere maggioranza nei comuni e l'esito delle elezioni amministrative –conclude la segretaria dem - ci fa credere che ci sia uno spazio per costruire e dove noi possiamo solo crescere».

Rimani sempre aggiornato sulle ultime notizie dal Territorio, iscriviti al nostro canale Telegram, seguici su Facebook o su Instagram! Per segnalazioni (anche Whatsapp e Telegram) la redazione de Il Goriziano è contattabile al +39 328 663 0311.

Articoli correlati
...
Occhiello

Notizia 1 sezione

...
Occhiello

Notizia 2 sezione

...
Occhiello

Notizia 3 sezione