Mussolini cittadino onorario a Gorizia, minoranza ci riprova alle porte di Go! 2025

Cinque gruppi di minoranza tornano a chiedere di rimuovere il Duce dalla lista dei cittadini onorari, presentando una mozione da discutere entro la fine dell'anno.

Archiviata ormai la pausa estiva, la politica di Gorizia è pronta a riaccendersi all’interno del consiglio comunale, con la prima seduta settembrina in programma lunedì dalle 16 per parlare del Dup. Gran parte dell’opposizione, però, guarda già ai prossimi mesi e soprattutto a un tema pronto a tornare sui banchi: il ritiro della cittadinanza onoraria a Benito Mussolini. Questione che infiamma da anni i rapporti all’interno dell’assise e che adesso cinque gruppi vogliono ripresentare, tramite mozione, all’attenzione del sindaco Rodolfo Ziberna.

Questa mattina, terminata la cerimonia dell’Anpi per ricordare gli 81 anni dalla battaglia di Gorizia tra partigiani e nazi-fascisti, gli esponenti del centrosinistra hanno presentato il testo già inoltrato alla giunta, alla segretaria generale Mara Grazia De Rosa e alla presidente dell’Aula, Silvia Paoletti. A sottoscriverlo per ora sono i componenti di Noi mi noaltris Go!, Partito democratico, Gorizia è tua, Ragione autonoma Fwd e Lista Fasiolo, recuperando la mozione presentata già nel 2013 da Emanuele Traini e respinta dall’allora sindaco Ettore Romoli.

«Non cambia il contenuto - ha rilevato la prima firmataria Eleonora Sartori - ma forse il clima, perché il 2025 è ormai dietro le porte. Non si può parlare della Capitale europea della cultura senza parlare anche delle nostre ombre, una delle quali è proprio la cittadinanza a Mussolini». Il Duce ottenne infatti questo riconoscimento nel 1924, così come in numerosi altri Comuni italiani, «in segno di riconoscimento per il riassetto economico e politico raggiunto nel periodo in cui era alla guida della Patria», come riporta il testo della mozione.

Per la consigliera di minoranza, «arrivare così a questo appuntamento internazionale sarebbe imbarazzante. C’è la sensazione di voler avere la botte piena e la moglie ubriaca». Visione condivisa dai colleghi che hanno sottoscritto la proposta, a partire dallo stesso Traini che ha rimarcato come ciò «non ha nulla a ché vedere con la destra o la sinistra bensì con il fascismo. Bisogna eliminare l’aspetto "onorevole". Chi non appoggia questa mozione dovrà spiegarne il perché». Da qui, anche l'invito al primo cittadino a confrontarsi sul tema con l'omologo di Nova Gorica, Samo Turel.

In realtà, il tema della cittadinanza a Mussolini era tornato a infiammare il Consiglio già nel maggio 2023, quando Andrea Picco presentò a riguardo un’interrogazione a Ziberna. «Doveva essere il sindaco a rimuoverla - ha commentato oggi lo stesso capogruppo - è un gesto concreto, anche perché in quel consesso dovremmo essere tutti antifascisti». Per Rosy Tucci, questo potrebbe essere «il primo atto concreto in vista del 2025 per rimediare a quella gaffe clamorosa di non concedere la cittadinanza a Liliana Segre», bocciata nel 2019.

Dal Pd, Sofia Beltramini ha evidenziato che l’anno prossimo gli occhi internazionali saranno puntati su Gorizia e Nova Gorica «e questa cittadinanza onoraria è fonte di potenziale imbarazzo». Laura Fasiolo ha auspicato che il testo «venga approvata il prima possibile. Chi non lo voterà si prenderà le proprie responsabilità politiche». Non c’è ancora una data certa di quando l’atto verrà presentato in Aula, ma si punta a farlo entro la fine dell’anno, attendendo anche quali posizioni assumeranno le altre compagini di opposizione e maggioranza. Negli ultimi anni, è stata l’amministrazione locale di Turriaco a rimuovere l’onorificenza al Duce nel 2021.

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