a gorizia
Grandi nomi, musical e show internazionali: così Go!2025 contagia il Teatro Verdi
Presentato questa mattina il cartellone con grandi titoli. Fra gli eventi il concerto di Irene Grandi, Parsons Dance Company (che apre il programma) e il musical Cats. Ecco i nomi.
«Quando ho pensato alla parola che meglio può raccontare la stagione teatrale, rivedendo il calendario mi è subito balzata in mente “festa”». Così il direttore artistico Walter Mramor introducendo il cartellone 2024-2025 del Teatro Verdi di Gorizia, presentato questa mattina in una conferenza stampa che – come da tradizione – si trasforma piacevolmente in uno spettacolo, in cui gli aneddoti su spettacoli e compagnie si mescolano a ricordi di teatro dello stesso Mramor.
«Festa perché si tratta di spettacoli gioiosi, si tratta temi importanti in modo leggero, si festeggiano anniversari. Ma anche perchè festa sarà il 2025 e noi dobbiamo essere felici di essere qui e vivere questo momento di partecipazione e condivisione della storia delle due città» ha continuato il direttore, a cui sono andate le parole di stima del sindaco Rodolfo Ziberna e dell’assessore alla Cultura, Fabrizio Oreti.
«L’amministrazione regionale quest’anno ha fatto uno sforzo maggiore, nella consapevolezza che l’anno che stiamo per inaugurare sarà uno straordinario appuntamento con l’Europa», ha affermato il primo cittadino che, reduce dalla conferenza stampa sul piano sicurezza e la viabilità in occasione di Gusti di frontiera, ha proseguito lasciandosi andare ad abbondanti metafore culinarie: «Mramor riesce a creare sempre pietanze diverse per soddisfare i nostri gusti, non replicando mai lo stesso piatto ma assicurando una continua varietà».
«Il logo di quest’anno rappresenta le due dita a disegnare una “V”: “V” come Verdi, vittoria e ventiventicinque. La conferenza stampa del Verdi è occasione di socialità e la stagione del Verdi produce un prezioso indotto economico per tutta la città: l’iniezione ulteriore di contributi che viene dalla Regione ci permetterà di essere all’altezza della Capitale europea e ciò a cui puntiamo è continuare a vedere la platea piena di studenti come è stato lo scorso anno» ha dichiarato l'assessore Oreti.
«Per me “V” sta anche per Walter anche se in questo caso non è scritta esattamente nello stesso modo. E pure per versatilità», ha commentato iniziando con una battuta il presidente della Fondazione Carigo, Alberto Bergamin. «È un programma trasversale, potrà introdurre elementi di discussione in una società che ha bisogno di confrontarsi: in vista del prossimo anno, abbiamo un enorme responsabilità nei confronti dell’Europa e la cultura è un tassello fondamentale in un momento di disorientamento generale che colpisce soprattutto i ragazzi a cui è necessario ridare forza morale».
Stante la tradizionale divisione in segmenti, il cartellone si racchiude fra due serate dedicate alla danza, entrambe di sapore internazionale. Si parte martedì 5 novembre con la Parsons Dance Company in “Balance of Power” per arrivare, martedì 6 maggio 2025, a “Talk radio – Jazz e libertà nella Gorizia del 1945” spettacolo diretto da Valter Sivilotti, con testi di Angelo Floramo recitati da Alessio Boni, con Glauco Venier al pianoforte, Mirko Cisilino alla tromba Alfonso Deidda al sax e l’Orchestra dell’Accademia musicale Naonis. «Si tratta di uno spettacolo che racconterà il carattere multietnico della nostra città in un momento, il 1945, in cui abbiamo avuto per due anni gli americani con una loro radio: da questa è dipesa la diffusione del jazz a Gorizia» ha spiegato Mramor.
Proseguendo nella sezione Musica e Balletto troviamo (mercoledì 18 dicembre) il numeroso gruppo (30 elementi) del Benedict Gospel Choir, l’omaggio all’Austria rappresentato da “Alles walzer” (sabato 11 gennaio, produzione Daniele Cipriani), “Brezza di primavera” con le coreografie tradizionali proposte dai danzatori della Bejing Academy (giovedì 6 marzo) e “Dreams” del quartetto tutto femminile Salut Salon (venerdì 21 marzo).
Quattro piéce della tradizione e quattro del teatro contemporaneo compongono la stagione di prosa inaugurata, martedì 12 novembre, da “Molto rumore per nulla” con Lodo Guenzi e Sara Putignano diretti da Veronica Cruciani. Mercoledì 27 novembre si prosegue con “Il calamaro gigante” che vedrà sul palcoscenico Angela Finocchiaro e Bruno Stori mentre in prossimità delle festività natalizie il 14 dicembre arriva “Natale e Franz Show” con Ale e Franz accompagnati da quattro musicisti dal vivo. Giovedì 16 gennaio Natalino Balasso sarà protagonista di “La grande magia”, testo di Eduardo De Filippo seguito, giovedì 30 gennaio, da “Gente di facili costumi” in cui Flavio Insinna vestirà i panni indossati da Nino Manfredi, autore del testo che viene ora diretto dal figlio Luca.
Marco Tullio Giordana è invece il regista del classico pirandelliano “Il fu Mattia Pascal” (martedì 11 febbraio) mentre Vanessa Incontrada sarà protagonista di “Ti sposo ma non troppo”, riadattamento di un precedente testo (da cui il film da lei interpretato) realizzato da Gabriele Pignotta (giovedì 13 marzo) e, a chiudere il segmento di prosa, sarà “Sior Todero Brontolon” con Franco Branciaroli (martedì 8 aprile).
Due gli anniversari che verranno festeggiati anche a Gorizia, con il trentennale di carriera di Irene Grandi (sul palco lunedì 2 dicembre con “Fiera di me”) e i 35 anni dall’uscita di Bamboleo che vedrà i Gipsy King scatenarsi al Verdi sabato 12 aprile. Accanto a questi, nel cartellone Eventi spiccano, entrambi in due repliche consecutive, “Saranno famosi. Fame – Il musical” (nella foto) diretto da Luciano Cannito con la partecipazione di Barbara Cola, Garrison Rochelle, Lorenza Mario e Stefano Bontempi (18 e 19 febbraio) e “Cats”, regia di Massimo Romeo Piparo, con orchestra dal vivo (1 e 2 aprile).
Spettacoli per riflettere compongono il cartellone di Verdi racconta che si apre con “L’alfabeto delle emozioni” di Stefano Massini (sabato 25 gennaio), per proseguire con Lella Costa protagonista assoluta di “Otello, di precise parole si vive” (mercoledì 26 febbraio). Veronica Pivetti porterà sul palcoscenico le controverse teorie di Julius Moebius in “L’inferiorità mentale della donna” (martedì 25 marzo) mentre Giovanni Scifoni sarà sul palco con “Fra’ – San Francesco, la superstar del Medioevo” (venerdì 4 aprile).
Per i più piccoli tornano le pomeridiane (con inizio alle 16) di Verdi young che vedranno susseguirsi “Grisù un drago senza paura” (17 novembre), “Il principe ranocchio” (16 febbraio) e “Cartoons story” (23 marzo) mentre si rivolge alle scuole “A misummer night’s dream” proposto in lingua originale da Il Palchetto Stage venerdì 11 aprile alle 10. A completare la programmazione sarà “Slava’s snowshow”, spettacolo rincorso da tempo dal direttore artistico e proposto in tre repliche sabato 1 e domenica 2 marzo. La campagna abbonamenti partirà il 2 ottobre con le conferme cui seguiranno, dal 19 ottobre, le nuove sottoscrizioni.
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