La musica di Mozart per monsignor Fain, basilica gremita a Grado

La musica di Mozart per monsignor Fain, basilica gremita a Grado

il concerto

La musica di Mozart per monsignor Fain, basilica gremita a Grado

Di Ivan Bianchi • Pubblicato il 23 Set 2023
Copertina per La musica di Mozart per monsignor Fain, basilica gremita a Grado

Le note del Requiem in re minore K 626 di Wolfgang Amadeus Mozart hanno accompagnato il ricordo del sacerdote, a 25 anni dalla scomparsa.

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Le note del Requiem in re minore K 626 di Wolfgang Amadeus Mozart hanno accompagnato, in due concerti, i momenti organizzati giovedì 21 settembre in ricordo di monsignor Silvano Fain, parroco di Grado dal 1957 al 1998, a venticinque anni dalla scomparsa. Due esecuzioni che rientrano nella programmazione di “Musica a 4 Stelle”, che riempie l’isola di musica da giugno a settembre, ma che per l’occasione ha coinvolto i maggiori enti istituzionali, un primis il Comune di Grado.

“L’input è giunto già in febbraio dalla Parrocchia per ricordare l’indimenticato sacerdote attraverso una delle sue musiche predilette; pertanto, la macchina organizzativa ha iniziato già durante quel periodo la difficile sfida per un’esecuzione di prestigio”, racconta il direttore artistico e presidente di Musica Viva, Giorgio Tortora. Sia il coro che l’Orchestra hanno portato, per una sera, il nome “Città di Grado”, affinché l’evento “possa essere orgoglio dell’intera comunità, mentre i quattro solisti chiamati a sostenere la difficile tessiture delle voci saranno la soprano Marja Peltelin Zobin, la contralto Anna Katarzyna Ir, il tenore Francesco Cortese ed il basso Hektor Leka, diretti dal maestro Igor Zobin”.

Nel presentare la serata il parroco, monsignor Paolo Nutarelli, ha ringraziato l’amministrazione comunale e l’associazione Musica Viva per la collaborazione nell’organizzazione degli eventi. Nato a Cormons nel 1921 era stato ordinato sacerdote nel 1944 divenendo poi prefetto del seminario e ottenendo la laurea in teologia Magna cum Laude. “Il 28 aprile 1957 la nomina a parroco di Grado, rimanendovi per oltre quarant’anni. Tra le sue intuizioni la pastorale del turismo. Non solo lo slogan “la fede non va in vacanza”, ma anche la comunità che accoglie l’ospite il quale, libero dalla frenesia del quotidiano, può riscoprire la fede e la bellezza del trascendente”, così monsignor Nutarelli.

“A distanza di 25 anni è ancora vivo nelle nostre famiglie e nelle migliaia di turisti che vivono, nella nostra isola, il suo ricordo. Era ieratico nel celebrare ma umile nel rapportarsi con le persone, aveva un sorriso che sapeva conquistare le persone. È stato pastore di questa comunità amandola fino alla fine facendosi, da cormonese che era, gradese con i gradesi. È stato un valore aggiunto della nostra città di Grado che del turismo vive, allargando orizzonti e indicando percorsi”, così ancora Nutarelli.

Passano gli anni “ma la sua visione di Chiesa e di mondo è ancora nei valori e negli obiettivi viva e attuale. A noi il compito di metterlo in pratica e non lasciarlo andare”, ha concluso il parroco. Giorgio Tortora, prima della presentazione di Leonardo Tognon, ha voluto ribadire la particolarità della composizione nella quale “si sentono già alcuni tratti del romanticismo. Da questa composizione, da questo Requiem, sono nate numerose leggende e alcune sono vere, come l’invidia di Antonio Salieri. Il Requiem è l’ultima composizione di Mozart”, così Tortora.

Va detto che l’esecuzione delle 17 ha richiamato un numero maggiore di presenti, riuscendo a riempire la millenaria basilica in ricordo, appunto, di monsignor Silvano Fain ma anche alle 21 l’esecuzione è risultata suggestiva.

Foto di Enrico Cester

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