Le grandi storie ritornano a Onde Mediterranee, musica e impegno a Gradisca

Presentato il programma della manifestazione, con tre grandi concerti. Confermato il focus su Regeni, ospiti scrittori e autori di podcast.

È stato presentato ieri il Festival Onde Meditteranee che andrà in scena nel mese di luglio nel comune di Gradisca d'Isonzo. La kermesse prevede incontri con scrittori ed eventi dedicati alla letteratura, ma non solo. Infatti la luce è puntata sulle giornate del 25, 26, 27 luglio in cui si esibiranno rispettivamente i cantanti Motta, Colapesce e Dimartino (nella foto) e Fulminacci. Ad aprire l'evento di presentazione è stato il sindaco di Gradisca, Alessandro Pagotto, esprimendo l'orgoglio di poter ospitare nella città il festival per il terzo anno di fila, ringraziando anche il sindaco uscente che aveva cominciato i lavori.

Ha affermato inoltre come lui stesso crede nel rinforzare il turismo di Gradisca, puntando sulla qualità del festival approfondendo anche tematiche molto forti. A Giulio Regeni, ad esempio, sarà dedicata la giornata del 28 luglio. I genitori del ricercatore di Fiumicello Paola Deffendi e Claudio Regeni, presenti in sala, hanno ringraziato il Comune per l’iniziativa. Pagotto ha quindi espresso l'intenzione di voler di continuare a proporre manifestazioni importanti sul territorio a livello regionale.

Con gli ospiti della rassegna si parlerà di giornalismo di guerra (Cecilia Sala, 18 luglio), di arte partecipata e salute mentale (Mariangela Capossela, 19 luglio), di antifascismo (Max Collini e Arturo Bertoldi) e di migrazioni (Luca Misculin, 20 luglio), di ecologia (Marco Pacini, il 22 luglio), dei Balcani (con un ricordo della tragedia di Mostar, documentato da Piero Pieri, il 23 luglio), della vita nelle carceri (Mauro Pescio con il suo “Io ero il milanese” in veste teatrale, il 24 luglio), di risorse energetiche (Roberto Kersevan, il 26 luglio) e di lavoro, diritti e caporalato (Michele Guerra, il 27 luglio).

Appuntamento allora al 18 luglio, prima giornata del festival Onde Mediterranee che, come detto dai vari presentatori, sarà carica di emozioni che continueranno fino all'ultimo giorno, il 28 luglio.

L'assessore alla cultura, Marco Zanolla, ha osservato come il festival stesso e le tematiche proposte siano una sfida per l'amministrazione che le propone, ma anche per i cittadini che le devono recepire: l’obiettivo è quello di sensibilizzare le persone su argomenti differenti e di fondamentale importanza. Al tavolo era presente anche Alberto Bergamin, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia, che ha affermato come l'evento sia un'occasione per Gradisca di consolidare la visione di importanza del paese nella zona.

Per ultimo ha preso la parola il direttore artistico, Giancarlo Velliscig, mettendo in evidenza come di certo le serate porteranno a Gradisca nuovi turisti, ma anche abitanti dei paesi limitrofi mossi dal desiderio di conoscenza. Secondo lui, Gradisca ha tutte le possibilità per diventare un centro per la cultura e per la sua diffusione, diventando così un punto di riferimento per tutti gli abitanti non solo della provincia, ma della regione stessa. Il festival toccherà quindi vari punti della città, dal Nuovo Teatro Comunale, alla Corte Marco d’Aviano, alla Sala Bergamas e al prato antistante l’Arena del Castello. Al centro degli incontri i temi più diversi, tra libri, podcast, teatro e varie forme d’arte.

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