Musica cortese, doppio appuntamento tra Farra e Gradisca con note medievali

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Musica cortese, doppio appuntamento tra Farra e Gradisca con note medievali

Di Redazione • Pubblicato il 10 Lug 2024
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Giovedì sera un percorso di carattere storico-naturalistico a cura di Daniela Markovich, venerdì tappa a Gradisca con l’ensemble Dramsam.

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Due appuntamenti in due giorni per la ventunesima edizione di “Musica cortese”, iniziativa organizzata dal Dramsam-Centro Giuliano di Musica Antica. Giovedì 11 luglio la kermesse approda alla tenuta di Villanova di Farra dove, alle 19, è in programma “Vini petrosi”, un percorso di carattere storico-naturalistico a cura di Daniela Markovich che, dato il clima particolarmente afoso di questi giorni, si svolgerà in gran parte nelle fresche cantine della tenuta, le cui origini risalgono alla fine del Quattrocento.

Alle 21 è poi atteso un concerto dal titolo “Infiniti riflessi” che vedrà sul palco l’ensemble Aquilegia (nella foto). Tema dell’esibizione è “Amore e ossessione nel lai di Narciso”. L’evento prende spunto dal mito di Narciso, il giovane bellissimo che si innamora del proprio riflesso in uno stagno, fino a morire di stenti: è, la sua, una vicenda tra le più rintracciabili in letteratura, dal poeta latino Ovidio a Rainer Maria Rilke, toccando trasversalmente anche altre discipline, come la psicanalisi.

Ma come veniva raccontata questa storia nel 14.mo secolo? Per rispondere a questa domanda, l’Aquilegia propone un racconto in musica del lai Narcisse, breve componimento poetico in antico francese, pervenutoci attraverso più fonti manoscritte fra il 12.mo e il 14.mo secolo.
Venerdì, invece, “Musica Cortese” si sposta alla corte Marco d’Aviano di palazzo Torriani, a Gradisca d’Isonzo, dove alle 21, è previsto un altro concerto, proprio con l’ensemble Dramsam, formato da Alessandra Cossi (voce e percussioni), Elisabetta de Mircovich (voce e viella), Marco Ferrari (flauti), Fabio Accurso (liuto) e Claudio Zinutti (voce e organo portativo).

La prolusione storica è affidata a Riccardo Drusi, docente all’università Ca’ Foscari di Venezia. “Sirventes”, questo il titolo dell’appuntamento, è un percorso musicale che parte da un dato di fatto: i secoli bui vissuti dalla Chiesa. L’ecclesia, infatti, nata come comunità per la cura delle anime e poi sedimentata e radicata nel tessuto sociale dell’Europa medievale, ebbe certo un ruolo di guida spirituale ma nel tempo divenne anche luogo di corruzione e di gestione del potere politico legato al mercimonio.

Questa Chiesa corrotta generò durante Medioevo e Rinascimento fenomeni di contestazione e denuncia, come nel caso dei Carmina Burana che contengono una sezione dedicata alla corruzione morale degli esponenti del clero.cold-smooth-tasty

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