Il Museo Archeologico Nazionale di Aquileia apre al pubblico i nuovi depositi

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Il Museo Archeologico Nazionale di Aquileia apre al pubblico i nuovi depositi

Di Federico De Giovannini • Pubblicato il 12 Nov 2024
Copertina per Il Museo Archeologico Nazionale di Aquileia apre al pubblico i nuovi depositi

Inaugurato oggi il percorso fra cinquemila reperti nei Grandi Magazzini del museo. Presente anche la funzionaria del Ministero della Cultura Alfonsina Russo.

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Si è chiuso oggi il processo di realizzazione di un nuovo capitolo del percorso di rinnovamento del Museo archeologico nazionale (Man) di Aquileia, i cui risultati sono pronti all’apertura e ad essere ammirati da ogni visitatore. I nuovi depositi del museo sono stati ufficialmente inaugurati oggi alle 12 dinanzi a un numeroso pubblico con gli interventi delle autorità locali e delle figure del settore scientifico-archeologico coinvolte nel progetto; in seguito è stata effettuata una visita guidata ai sei ambienti che lo compongono e agli oltre cinquemila reperti ivi custoditi ed esposti. Hanno cominciato con i loro saluti il sindaco di Aquileia Emanuele Zorino e l’assessore regionale alle Finanze Barbara Zilli. Entrambi hanno sottolineato il valore della giornata, poiché «aprire Aquileia al mondo significa farne comprendere appieno il grande valore storico e culturale rispetto al quale la città ha ancora molto da esprimere e far scoprire – così l’assessore Zilli - il 2025 ci aspetta con due appuntamenti fondamentali per la nostra regione: Nova Gorica e Gorizia Capitali europea della Cultura e il Giubileo. Aquileia ne sarà protagonista grazie all'opera svolta da Regione, dal Comune, dalle istituzioni culturali come il Man e la Fondazione Aquileia e dal mondo scientifico che continua a svelare il patrimonio che ancora la città romana restituisce».

A raccontare il progetto e il suo modo di riadattare la nozione di “deposito” – che, come detto in apertura dal sindaco Zorino, può far pensare a qualcosa di polveroso e poco invitante nonostante il suo valore culturale – ad area viva del percorso museale, ci hanno pensato Marta Novello, direttrice del Man e l’architetto Moira Morsut dello studio MOD.LAND. Oltre a loro, sono intervenute al tavolo dei relatori anche Andreina Costa, capo della direzione Regionale Musei e direttrice del Museo di Miramare, e il capo dipartimento per la valorizzazione del patrimonio culturale del Ministero della Cultura nonché direttrice del parco archeologico del Colosseo Alfonsina Russo. Il progetto è stato attuato nell’ambito del Piano strategico “Grandi progetti Beni culturali” e si è inserito nell’opera di intervento cominciata nel 2018 con il riallestimento complessivo della sede storica di Villa Cassis. Negli ultimi quattro anni si sono così svolti i lavori di restauro architettonico e di adeguamento impiantistico dei cosiddetti “Grandi magazzini”, l’edificio costruito negli anni Cinquanta del secolo scorso per custodire e rendere fruibile l’enorme quantità di reperti archeologici che non trovava posto nell’edificio principale e nelle Gallerie lapidarie del complesso. Questi comprendono iscrizioni, statue, bassorilievi, materiale votivo e mosaici, ma anche molti manufatti in vetro, ceramica e bronzo; per disporli nei nuovi ambienti del deposito è stato compiuto un sofisticato studio sull'illuminazione e sulla loro valorizzazione estetica.

«La progettazione di questi spazi ha dovuto coniugare le necessità di valorizzazione, accessibilità, conservazione e presentazione dei reperti – le parole della direttrice Novello – alcuni sono stati collocati in cassettiere protette che potranno essere aperte autonomamente dai visitatori. Abbiamo anche introdotto nuove modalità comunicative che possano stimolare il dialogo con il pubblico, come didascalie pensate in forma interrogativa e schede consultabili attraverso QR code». Il progetto ha inoltre portato all’allestimento una nuova aula didattica per riflettere la connotazione di luogo di studio e di ricerca del deposito. A chiudere l’inaugurazione il commento di Alfonsina Russo: «Ho visto un esempio appassionato di collaborazione tra le istituzioni per la crescita di questo territorio. La catalogazione e la fruizione dei depositi museali sono temi di punta per il ministero della Cultura: è un’eredità che dobbiamo in qualche modo rendere parlante con metodo e rigore scientifico, poiché questi reperti raccontano la nostra storia». I depositi saranno visitabili dal martedì al venerdì dalle 14.15 alle 19 e la domenica dalle 10 alle 19. Le schede descrittive di tutti i reperti esposti con la relativa bibliografia scientifica sono inoltre consultabili, tramite registrazione gratuita, sul portale online della collezione del Museo archeologico nazionale di Aquileia.

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