LA CONFERENZA
In motonave con Francesco Borgonovo, al via la rassegna Geografie d'Autunno
Presentato il nuovo libro del giornalista a bordo della Linea Marittima della Cultura. Ottimo avvio per il ciclo di incontri monfalconese.
Un sabato mattina particolare, seduti a bordo di una motonave da cui poter ammirare le suggestive vedute del golfo di Trieste, ascoltando una stimolante riflessione condotta dal giornalista Francesco Borgonovo. Questo, in poche parole, l’appuntamento d’apertura della rassegna “Geografie d’Autunno” tenutosi oggi 12 ottobre nella tratta via mare fra Monfalcone e Trieste a partire dalle ore 10 e inserito nell'ambito della Linea Marittima per la Cultura, l’iniziativa speciale di collegamento promossa dal Comune di Monfalcone in occasione della 56esima edizione della Barcolana.
A bordo della motonave che in un’ora e mezza ha effettuato il tragitto dal porticciolo della città bisiaca al capoluogo, Francesco Borgonovo – vicedirettore del quotidiano “La Verità”, autore di numerosi saggi e conduttore di programmi televisivi e radiofonici – ha presentato il suo nuovo libro “Malefici: Come rompere gli incantesimi del pensiero unico” in un dialogo con il giornalista Lucio Gregoretti. Presenti fra il numeroso pubblico anche gli assessori monfalconesi Anna Cisint e Luca Fasan ed una rappresentanza dell’associazione “dinAMICI”.
Punto di partenza del testo di Borgonovo è la sempre più percepita tendenza intollerante e oppressiva di certe istituzioni sovranazionali e governi. Esse agiscono non solo tramite leggi e norme, ma soprattutto cercando di influenzare i comportamenti dei cittadini e puntando a circoscrivere in un dato perimetro ciò che è “lecito” pensare ed esprimere, a danno di un corretto modo di affrontare questioni spinose e di fare politica. «Se io sono sicuro delle mie opinioni, non ho paura che un altro esprima le sue. Ma noi questa cosa non siamo più capaci di farla; se uno non è d’accordo con noi, allora deve tacere. Mi sono chiesto allora da dove nasca questo atteggiamento» ha cominciato a raccontare il giornalista.
Non si tratterebbe, a suo avviso, di una questione attuale di superiorità morale, bensì di una piaga molto più remota nata da un antico orientamento religioso e spirituale, quello gnostico, che oggi si traduce in piccoli gruppi di potere che si ritengono illuminati da una conoscenza superiore e aspirano a imporre una “nuova normalità”. Con tali premesse, l’autore si è ricondotto alle tematiche degli ultimi anni, a partire dalle politiche green e dalla questione pandemico-vaccinale. Proprio su quest’ultima, ha spiegato il giornalista, «si è visto un meccanismo pseudo-religioso fatto di guru in camice bianco apparsi in televisione a dire la loro “verità per eccellenza” senza contraddittorio e a proferire impunemente violenze verbali su chi sosteneva visioni contrarie, i cosiddetti “no-vax”; ma la vera scienza, proprio in quanto metodo, prevede il dubbio e la smentita, arrivata poi nel corso del tempo con i fatti».
Una serie di accesi ragionamenti su temi caldi e divisivi che però ha rifuggito qualsiasi polarizzazione politica e divisione superficiale fra “buoni” e “cattivi”. Mantenendo alti l’interesse e la partecipazione del pubblico, Borgonovo ha spaziato fra altri argomenti come le elezioni americane, la cultura del politicamente corretto e la lettura del presente attraverso le distopie, per concludere con un momento di incontro e firmacopie all’avvicinarsi dell’imbarcazione alle rive di Trieste, già in festa per la Barcolana.
«Ottimo riscontro per questo primo su quattro appuntamenti di Geografie d’Autunno, all'insegna della qualità. È la prima edizione autunnale della rassegna dopo l’usuale svolgimento a marzo e gli appuntamenti estivi, dai quali abbiamo preso e riproposto l’idea dell’uscita in barca con l’intento di unire il valore del territorio al messaggio – il commento finale dell’assessore alla cultura Fasan – i discorsi di Borgonovo hanno avuto lo stesso effetto di sciacquarsi il volto con l’acqua fredda dopo un lungo sonno. Sono stati affrontati argomenti divisivi con un’oggettività che non ha lasciato spazio a polarizzazioni».
Contento della partecipazione e dell’occasione anche lo stesso Borgonovo, che per la nostra testata ha così commenta sul ruolo della stampa: «Possiamo e anzi abbiamo il compito di informare il meglio possibile, senza adagiarci sui cliché o nel politicamente corretto, affrontando certi ostacoli con volontà e soprattutto coraggio». “Geografie d’Autunno” proseguirà venerdì 18 ottobre con la presentazione de "Il soldato dimenticato", di Claudio Restelli alla Casa delle Geografie e venerdì 25 ottobre al Teatro Comunale di Monfalcone con "Talebani dell'accoglienza" di Fausto Biloslavo. Il 15 novembre Cristina Noacco chiuderà il ciclo con la presentazione in Biblioteca Comunale del suo libro "Timavo Natisone Isonzo: Fiumi, uomini e confini".
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