gli orari
La mostra su Crali chiama 6mila visitatori in due mesi, ora visite serali a Gorizia
Annunciato l'ampliamento degli orari durante la sera, visite guidate domenica sera alle 21 con il curatore De Grassi. Presenti 218 opere totali.
La mostra su Tullio Crali aperta a metà aprile a Gorizia ha già richiamato 6mila visitatori, preparandosi a superare quota 7mila entro la fine di luglio. Proprio per agevolare il pubblico durante l’estate, questa mattina sono state annunciate le modifiche agli orari per entrare nel Museo di Santa Chiara dove sono esposti 218 dipinti del celebre pittore futurista, ma anche di altri artisti locali legati a quel periodo. La novità principale riguarda l’estensione dell’apertura pomeridiana dalle 18 alle 22.30 durante i venerdì, sabato e domenica.
Viene meno invece l’ingresso del venerdì mattina, lasciando solo quello pomeridiano, mentre nei fine settimana e giorni festivi è confermata la fascia 10.30-13. I nuovi orari resteranno in vigore fino al 31 agosto, confermando anche le visite guidate con il curatore dell’esposizione, Marino De Grassi, ogni domenica alle 21. «Per la prima volta - ha commentato l’assessore alla cultura, Fabrizio Oreti - il museo apre anche di notte. La sera è quel momento in cui esci a fare una passeggiata e ora si potrà godere anche di una mostra come questa, gratuitamente».
Per l’esponente della giunta, inoltre, l’obiettivo è anche «abituare i cittadini a vivere e respirare cultura. Nell’anno della Capitale, la cultura si respirerà ovunque e a qualsiasi ora». Chiamando anche il pubblico transfrontaliero, inoltre, è stato presentato il catalogo della mostra pubblicato in italiano e sloveno, nonché la nuova guida scritta in italiano e inglese. Proprio i visitatori che giungono dalla Slovenia rappresentano l’11% del pubblico totale, mentre la maggior parte viene dal Friuli Venezia Giulia. Diverse le città italiane rappresentate, oltre a qualche ‘delegazione’ dall’estero.
Sono state 45, infatti, le persone da Londra che hanno ammirato le opere dell’autore, mentre i goriziani sono stati 1980. «Chi si ferma di meno - ha rilevato De Grassi - rimane comunque per circa 40 minuti. Le mie visite vanno dall’ora all’ora e mezza». Se già lo scorso weekend c’è stata una positiva risposta alle visite serali, nonostante fossero state poco pubblicizzate, mentre «contiamo su un settembre ancora più entusiasmante, grazie anche alle novità che presenteremo». Plauso all’allestimento è arrivato anche dalla dirigente del settore Cultura, Maria Pia Zampa, ricordando anche il lavoro fatto dalla dipendente Emanuela Uccello.
De Grassi ha quindi ricordato il collegamento che ci fu negli anni Venti tra Gorizia e le avanguardie europee, che ha preparato l’humus culturale che trovò Crali. La sua stessa passione per l’aeropittura nacque sorvolando l’allora scalo militare di Merna, quando da piccolo veniva fatto salire a bordo degli aerei dai militari, per poi diventare a sua volta pilota. La rassegna attualmente in mostra fino al 29 settembre si distingue per l’esposizione di opere anche del periodo 1919-1929, quando nacque e si sviluppò il Futurismo Giuliano.
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