Morto il giovane medico di base di Mossa, raccolta fondi per riportarlo in Libano

Morto il giovane medico di base di Mossa, raccolta fondi per riportarlo in Libano

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Morto il giovane medico di base di Mossa, raccolta fondi per riportarlo in Libano

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 22 Dic 2023
Copertina per Morto il giovane medico di base di Mossa, raccolta fondi per riportarlo in Libano

La raccolta fondi avviata dal sindacato dei medici Snami per far fronte ai costi alti di rimpatrio della salma. Il giovane soffriva di epilessia.

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All’indomani della tragedia caduta come un fulmine sulla comunità di Mossa, rimane lo sbigottimento per quanto accaduto al giovane Ali Toufaily, medico di base venuto a mancare ad appena 29 anni. Nato e cresciuto in Libano, a Baalbelk per la precisione, ora la sua famiglia attende le sue spoglie per poterlo piangere e dargli l’ultimo saluto. Per avviare il trasferimento, però, servirà una spesa notevole, attorno ai 7mila euro necessari a sbrigare le pratiche e riuscire a imbarcare il giovane verso la sua terra.

Per questo, il Sindacato nazionale autonomo medici italiani di Trieste ha avviato una raccolta fondi per andare incontro al collega. “Ci siamo subito attivati dopo questa brutta notizia - spiega il presidente provinciale Matteo Picerna -, Toufaily si era laureato a luglio e quando studiava lavorava anche in una pizzeria qui in città, per mandare i soldi a casa”. Per ora non sono stati attivati ancora dialoghi con le delegazioni del Paese dei Cedri in Italia, ma l’obiettivo è riuscire a riportare la salma oltre il Mediterraneo.

“La raccolta fondi durerà per circa due settimane - prosegue Picerna -, utilizzando l’Iban del nostro sindacato per permettere la più assoluta trasparenza possibile. Se dovessero arrivare più fondi del necessario, destineremo le risorse per una seconda donazione a un altro ente”. Toufaily era diventato medico di base a Mossa lo scorso ottobre, arrivando in Italia nel 2015 per studiare nell’ateneo giuliano. Aveva lasciato in Libano la sua famiglia, ma l’impatto con la piccola comunità era stata subito positiva.

Per contribuire alla campagna, in cui è stato coinvolto anche l'Ordine dei medici, si può donare all’Iban IT49X0103002232000001971560. Il giovane era epilettico ed è stata probabilmente una crisi notturna a costargli la vita. Il suo corpo ormai esanime è stato ritrovato dai coinquilini, che non lo sentivano più in casa né rispondeva ai messaggi. Oltre all’ambulatorio di Mossa, il giovane lavorava anche nell’assistenza primaria presso l’ambulatorio sperimentale di via Vittorio Veneto, a Gorizia, presso Parco Basaglia.

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