Morto a 95 anni Vittorio Cumin, asso di Romans tra i fondatori delle Frecce Tricolori

Morto a 95 anni Vittorio Cumin, asso di Romans tra i fondatori delle Frecce Tricolori

il lutto

Morto a 95 anni Vittorio Cumin, asso di Romans tra i fondatori delle Frecce Tricolori

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 23 Lug 2024
Copertina per Morto a 95 anni Vittorio Cumin, asso di Romans tra i fondatori delle Frecce Tricolori

Entrò nella nascente formazione acrobatica all'inizio degli anni Sessanta, dopo l'esperienza dei Diavoli Rossi. Sarà sepolto nella sua Versa.

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Un nome che resterà nella storia dell’aeronautica militare, partito dalla piccola Versa e finendo in mezzo alle nuvole. Quello di Vittorio Cumin è oggi impresso nel racconto degli assi italiani del volo, essendo tra i piloti che diedero vita alle Frecce Tricolori nell’ormai lontano marzo del 1962. Ci arrivò grazie al suo mentore Mario Squarcina, capoformazione di quei Diavoli Rossi che già dalla fine degli anni Cinquanta incantavano il pubblico non solo nazionale, ma anche nel resto d’Europa e oltreoceano.

In quella formazione c’era già Cumin, spentosi questa mattina a 95 anni a Udine dove viveva da tempo. Il suo legame con la natia Romans d’Isonzo, però, non l’aveva mai abbandonato e proprio a Versa saranno celebrati i funerali, venerdì 26 luglio alle 16. La comunità renderà l’ultimo saluto a uno dei suoi più illustri compaesani, che ha solcato i cieli dopo aver scelto tra la passione di volare e il pallone. Da ragazzo, infatti, giocava nella Pro Gorizia che all’epoca militava in Serie C. «Credo che fece la scelta giusta» ricorda sorridendo l’amico e compagno nell’Aeronautica, Beppe Liva.

Diplomatosi al liceo classico di Gorizia, si era poi laureato in Ingegneria a Trieste e all’inizio degli anni Cinquanta ecco arrivare la possibilità di entrare in Aviazione. Dopo l’inizio con i mezzi antisommergibile giunsero i jet, venendo quindi inserito nella sesta aerobrigata di stanza a Brescia, allo scalo di Ghedi. Entrato nella squadra di Squarcina, diventò un elemento prezioso della formazione che si esibì anche negli Stati Uniti, tanto da essere chiamato dallo stesso ufficiale quando nacquero le Frecce. Dentro vi rimarrà fino al 1969, passando tutti i gradi: componente, capoformazione e comandante.

Fu anche a capo anche dello stesso aeroporto di Rivolto, prima di partire per Bruxelles per un ruolo nella Nato. Ritornato in Friuli, diresse anche lo scalo di Campoformido. Arrivata la pensione, accolta con i gradi di generale, per lui si sono spalancate le porte della scuola piloti dell’Aviazione libica che volava su mezzi italiani. Qui fu istruttore negli anni Ottanta, per poi ritornare in patria. «Non amava fare il pensionato» ricorda ancora Liva, anche lui ex comandante della Pan. Fu così che nel 1986 divenne gregario della pattuglia acrobatica civile Alpi Eagles (nella foto).

Nel cuore, però, sono sempre rimaste le Frecce. Agli appuntamenti annuali che queste propongono, come la festa per gli auguri di fine anno o l’esibizione del Primo maggio, non era mai è mancato. Dapprima affiancato dalla moglie Angiolina Tellon e, da quando lei non c'è più, dalla figlia Antonella. Proprio per omaggiare la compianta moglie dell’ufficiale, nel 2013 i jet sfrecciarono nella volta di Romans in occasione del suo funerale. Ancora nessuno sa se tra qualche giorno quello spettacolo verrà replicato, anche se ora Cumin sicuramente vola in cieli ancora più alti. cold-smooth-tasty

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