Morti sul lavoro, l'USB promuove una campagna per l'introduzione del reato di omicidio sul lavoro

Morti sul lavoro, l'USB promuove una campagna per l'introduzione del reato di omicidio sul lavoro

L'APPELLO

Morti sul lavoro, l'USB promuove una campagna per l'introduzione del reato di omicidio sul lavoro

Di Salvatore Ferrara • Pubblicato il 07 Ott 2023
Copertina per Morti sul lavoro, l'USB promuove una campagna per l'introduzione del reato di omicidio sul lavoro

Assemblea in mattinata a Monfalcone convocata dal segretario Perrone, il tema affrontato a livello nazionale.

Condividi
Tempo di lettura

Stamattina, la sede del Ri-Circolo Bar Sociale di Monfalcone, ha ospitato un incontro di presentazione della campagna a sostegno della legge d’iniziativa popolare per l’introduzione del reato di omicidio e lesioni gravi o gravissime sul lavoro. L’iniziativa è stata organizzata dall’Unione Sindacale di Base di Monfalcone. A livello nazionale, il sindacato è sostenuto da diverse forze politiche e sociali e dalla Rete Iside. I dati di settembre 2023 comunicano qualcosa di inaccettabile. Settembre 2023 è stato un mese tragico per i lavoratori. Si sono contate infatti ben 118 vittime del lavoro – di cui 111 sono maschi e 7 femmine - con una media giornaliera di morti che sfiora le 4 persone (3,93), quindi ben oltre i tre solitamente riportati. Il totale delle vittime del 2023 sale a 896 vittime.

“Questa campagna nazionale – spiega il responsabile della Federazione del Sociale Usb di Monfalcone, Alessandro Perrone – necessita di trovare l’appoggio di almeno 50mila firme per essere portata in Parlamento. A seguito delle tristi morti di cui si sente parlare sempre più spesso, i conseguenti cordogli nazionali si spengono in poco tempo e si va avanti con i trend di sempre”. Va detto che i dati esposti sono comunque parziali, in quanto a questi ne andrebbero sommati altri derivanti da altri contesti lavorativi. Negli ultimi 5 anni, le vittime sul lavoro sono state 4mila che equivalgono a quasi 4 omicidi al giorno. Aumentano ancora gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali.

“È necessario – spiega ancora Perrone – una presa di coscienza forte della situazione. L’iniziativa vuole riportare al centro del dibattito pubblico nazionale, la questione dal punto di vista sociale e della salute”. Ad approfondire la materia poi, è stato il sindacalista triestino Sasha Colautti intervenuto in qualità di membro dell’esecutivo nazionale dell’Usb. “Questa proposta ha una precisa connotazione politica – afferma Colautti – perché i morti sul lavoro sono ormai una rappresentazione plastica dei fatti”. Dall’esponente sindacale è arrivato dunque l’invito ad andare oltre il clamore immediato delle brutte e gravi notizie.

“Mancano elementi di deterrenza per evitare scempi del genere – continua Colautti – aumentano i profitti, la produttività è eccessiva quindi il contesto diventa esasperante. I turni doppi e i sacrifici sono tanti ma non esiste alcun investimento a fronte di tutti questi aumenti che gravano sugli operai”. La proposta popolare parte perciò dalla base fornita dal quadro legislativo esistente che purtroppo si presenta molto carente dal punto di vista delle tutele. Il relatore ha fatto presente che sono necessarie delle sostanziali modifiche al Codice Penale e che bisogna introdurre degli elementi di deterrenza forte per ottenere risposte in linea con il rispetto delle norme. Altri esempi riguardano anche la dotazione dei mezzi di protezione individuale validi e la produzione di seri documenti di valutazione dei rischi effettivi.

“Questa è una proposta che parla di giustizia sociale e di civiltà – ribadisce il sindacalista – è un richiamo alla responsabilità delle multinazionali e non solo”. Da Perrone, è infine arrivato anche il rinnovo della preoccupazione per il rischio esistente in merito alla possibile perdita del presidio monfalconese dell’Inail. Anche uno degli esponenti del Pci presenti alla riunione ha dato il suo sostegno alla raccolta firme parlando “di una riunificazione d’intenti complessiva di tutte le forze di sinistra”. Nelle prossime settimane sarà possibile esprimere ancora il proprio sostegno alla causa attraverso i banchetti informativi che saranno allestiti a Monfalcone. Si può aderire firmando on line collegandosi al sito https://leggeomicidiosullavoro.it/.

Rimani sempre aggiornato sulle ultime notizie dal Territorio, iscriviti al nostro canale Telegram, seguici su Facebook o su Instagram! Per segnalazioni (anche Whatsapp e Telegram) la redazione de Il Goriziano è contattabile al +39 328 663 0311.

Articoli correlati
...
Occhiello

Notizia 1 sezione

...
Occhiello

Notizia 2 sezione

...
Occhiello

Notizia 3 sezione