Morti durante la prigionia, Mosca ricorda i suoi caduti a Cormons

Morti durante la prigionia, Mosca ricorda i suoi caduti a Cormons

il 3 novembre

Morti durante la prigionia, Mosca ricorda i suoi caduti a Cormons

Di Franco Femia • Pubblicato il 30 Ott 2021
Copertina per Morti durante la prigionia, Mosca ricorda i suoi caduti a Cormons

Cerimonia con una delegazione russa nel luogo sacro, unico in tutta Italia.

Condividi
Tempo di lettura

Una rappresentanza dell’Ambasciata di Russia a Roma sarà presente mercoledì 3 novembre a Brazzano, per rendere omaggio ai 15 prigionieri russi sepolti nel cimitero militare della frazione di Cormons. Nella commemorazione di suffragio saranno accomunati anche i prigionieri serbi, romeni e i soldati austroungarici morti della Prima guerra mondiale e pure sepolti nello stesso luogo. Alla cerimonia, prevista per le 11, assisteranno anche le autorità e rappresentanti delle associazioni locali.

Nel cimitero di Brazzano trovano riposo 151 soldati russi, fatti prigionieri dall’esercito austroungarico durante il conflitto e deceduti nel campo di prigionia della borgata tra il novembre del 1917 e l’ottobre del 1918. L'area è l’unica in regione che raccoglie i resti di prigionieri russi nonché l'unico in tutta Italia che, dei 151 militari sepolti, 111 hanno una tomba con la croce e nominativo singolo. L’Ambasciata russa è venuta a conoscenza di questo camposanto solamente due anni fa.

Il merito è del libro “Brazzano-Cormons 1917-18”, edito dalla Società Cormonese Austria. In quello stesso anno, sempre il 3 novembre, la Russia in modo ufficiale e per la prima volta ha reso omaggio ai propri militari deceduti durante la guerra. Assente lo scorso anno per motivi legati alla pandemia, la delegazione estera ritornerà quest’anno a Cormons per inchinarsi dinanzi ai suoi morti e onorando anche gli altri soldati sepolti nel cimitero che, come dice la scritta che dal 1918 campeggia sul monumento, “amici e nemici uniti nella morte”.

Il cimitero militare, tutelato da Onorcaduti su mandato della Croce nera austriaca, è stato costruito dalle autorità austroungariche nei 1918 e inaugurato nel settembre dello stesso anno. L'obiettivo era proprio seppellire i prigionieri che morivano nel campo di prigionia che l’esercito austriaco aveva aperto, occupando gran parte del paese, dopo la rotta di Caporetto.

Rimani sempre aggiornato sulle ultime notizie dal Territorio, iscriviti al nostro canale Telegram, seguici su Facebook o su Instagram! Per segnalazioni (anche Whatsapp e Telegram) +39 328 663 0311.

Articoli correlati
...
Occhiello

Notizia 1 sezione

...
Occhiello

Notizia 2 sezione

...
Occhiello

Notizia 3 sezione

×