Morirono sul Podgora, gli onori ai carabinieri caduti nel 1915

Morirono sul Podgora, gli onori ai carabinieri caduti nel 1915

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Morirono sul Podgora, gli onori ai carabinieri caduti nel 1915

Di Redazione • Pubblicato il 24 Lug 2022
Copertina per Morirono sul Podgora, gli onori ai carabinieri caduti nel 1915

La cerimonia in ricordo dei caduti, a 107 anni dalla battaglia. Tappa anche a Mossa.

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Nel tardo pomeriggio di martedì, si è tenuta la commemorazione del 107° anniversario della battaglia del Podgora” per rendere omaggio ai caduti del 2° e 3° battaglione di carabinieri reali durante l’assalto a Quota 240 del Monte Calvario, il 19 luglio 1915. Il programma delle cerimonie ha avuto inizio alle ore 18.15 con la deposizione di una corona alla Croce del Sacrario Militare di Oslavia, ove sono custodite le spoglie di oltre 57mila militari caduti nelle battaglie dell’Isonzo, da parte del comandante della Legione “Friuli Venezia Giulia”, il generale di brigata Francesco Atzeni.

Con lui, il coordinatore provinciale dell’Associazione nazionale carabinieri, appuntato scelto Upg in quiescenza Alfredo Iacopini. Gli onori militari sono stati resi da una guardia d’onore di carabinieri in grande uniforme speciale, alla presenza dei labari dell’Anc di Gorizia e dell’Associazione nazionale forestali del Friuli Venezia Giulia. Atzeni ha poi deposto un cuscino floreale alla base dei loculi, ubicati nel terzo piano del Sacrario, contenenti le spoglie dei carabinieri caduti sul Podgora.

Nell’occasione, il cappellano militare della legione, don Albino D’Orlando, ha impartito la benedizione. Successivamente le autorità si sono trasferite al cimitero di Mossa dove alle 18.50 il generale, accompagnato dal comandante provinciale di Gorizia, colonnello Luciano Giuseppe Torchia, e da un ufficiale del comando provinciale della Guardia di finanza, hanno deposto due cuscini di fiori, rispettivamente sul monumento-tomba che custodì temporaneamente i militari caduti sul Podgora e che ora accoglie i resti di sette caduti nella Seconda guerra mondiale e sulla attigua tomba dei finanzieri, caduti anch’essi in quella battaglia.

Un mazzo di fiori è stato deposto anche sulla tomba del brigadiere Antonio Ferraro, deceduto nell’attentato dinamitardo di Peteano e lì tumulato. Erano presenti alla cerimonia il sindaco Emanuela Russian ed il parroco, don Moris Tonso. Le celebrazioni sono proseguite sul Calvario dove, alle 19.45 presso la Stele eretta in ricordo dello scontro, sono stati resi gli onori ai caduti con la deposizione della corona d’alloro dell’Arma da parte del viceprefetto vicario di Gorizia, Valeria Gaspari, e dal comandante della Legione. Hanno deposto le rispettive corone d’alloro anche il sindaco Rodolfo Ziberna e Iacopini.

Hanno partecipato alla commemorazione anche il presidente del Tribunale di Gorizia, Riccardo Merluzzi, il questore Paolo Gropuzzo, il comandante del XIII reggimento carabinieri “Friuli Venezia Giulia”, colonnello Saverio Ceglie, ed alcuni delegati del Cobar, l’organismo di base della rappresentanza militare dell’Arma. La cerimonia si è conclusa con la lettura della “Preghiera del carabiniere” e la benedizione impartita dal cappellano militare.

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