botta e risposta
Moretti attacca il sindaco di Capriva, polemica su fondi Aclif al giornale di Devetag
Il consigliere regionale Pd attacca la decisione dell'Assemblea della comunità linguistica friulana di acquistare spazi su La voce libera di Gorizia. La replica di Sergon.
All'indomani delle elezioni amministrative a Capriva, non si spengolo le polemiche dal centrosinistra verso il riconfermato sindaco Daniele Sergon. A intervenire è il consigliere regionale del Partito democratico Diego Moretti, che punta il dito verso il primo cittadino in quanto presidente dell'Assemblea della comunità linguistica friulana (Aclif): «Inaccettabile pensare di trattare un'istituzione come cosa propria, magari per regolare "impegni" elettorali nel proprio comune: grave se lo si fa con soldi pubblici».
Il dem ha infatti portato un'interrogazione in Aula, per fare relativa chiarezza sulla determina con a quale l'ente ha acquistato "spazi informativi" sul mensile "La voce libera di Gorizia". «Uno dei primi pensieri di Sergon - prosegue Moretti - dopo la rielezione a sindaco del Comune di Capriva, è stato quello di far acquistare spazi informativi (al costo di 854 euro) in affidamento diretto a un periodico il cui direttore responsabile è Antonio Devetag e i collaboratori di punta sono Ermes e Rossella Dosso, padre e figlia».
«Il primo - incalza Moretti - ex amministratore provinciale negli anni Ottanta e la seconda, a Capriva, consigliere comunale di opposizione dal 2019 al 2024, alle ultime elezioni candidatasi nella lista di maggioranza e risultata la più votata con 89 preferenze individuali, della quale si parla da mesi (ancora quand'era formalmente all'opposizione) come la prossima vicesindaca». Il consigliere regionale rileva poi che il foglio di informazione diretto da Devetag «nei numeri di aprile e maggio ha dedicato due interviste a mezza pagina di Luca Michelutti (con Dosso, anch'egli ex consigliere comunale di opposizione nei cinque anni passati) rispettivamente a Sergon e alla stessa Dosso».
«Che Sergon in questi anni si sia distinto per giravolte, cambi di casacca (ricordo la conferenza stampa del 2021 con la quale comunicò l'ingresso nella lista Bini), e per i roboanti annunci di candidature che poi non si sono realizzate (come alle elezioni regionali del 2023, dove fino all'ultimo si dava per sicuro candidato nella lista Fedriga) non sono novità. Ma che adesso si utilizzi l'Assemblea di comunità linguistica friulana e quindi denari pubblici (la Regione sostiene direttamente dal 2014 l'Assemblea per le sue attività, quest'anno con 100mila euro) per onorare impegni politico-elettorali, francamente non è un segnale positivo».
«L'Aclif - conclude Moretti - non è il giocattolino del signor Sergon e questo deve essere chiaro a tutti». Secca la replica del diretto interessato: «L'Aclif acquista spazi per promozione istituzionale, per la valorizzazione della cultura e lingua friulana su più testate giornalistiche cartacee da sempre. Sul giornale La Patria dal Friuli
Da parte di Devetag, «noi come Gorizia3.0 e La voce libera di Gorizia abbiamo sempre sostenuto il friulano come lingua da valorizzare. Siamo felici dell’interessamento di un ente regionale per la nostra battaglia. Per quanto riguarda Dosso, è una delle nostre colonne giornalistiche, l'abbiamo sostenuta così come abbiamo scritto su quasi tutti gli altri concorrenti regionali, europei e comunali di Gorizia e del Friuli Venezia Giulia».
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