Teatri: Gorizia, Gradisca e Cormons nella lista dei 408 monumenti nazionali

Teatri: Gorizia, Gradisca e Cormons nella lista dei 408 monumenti nazionali

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Teatri: Gorizia, Gradisca e Cormons nella lista dei 408 monumenti nazionali

Di Eliana Mogorovich • Pubblicato il 05 Apr 2024
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Verdi, Nuovo Teatro Comunale di Gradisca e il Comunale di Cormons fra i 408 teatri inseriti dalla Camera nella proposta di legge di Monumenti nazionali.

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E dalle uova di Pasqua, continuano a balzare piacevoli sorprese per Gorizia e l’Isontino. A coronare i successi di visitatori accolti in Castello e a Palazzo Attems, è giunta ieri la notizia – riportata dal sito dell’Ansa - che il Teatro Verdi, il Nuovo Teatro Comunale di Gradisca d’Isonzo e il Comunale di Cormons rientrano fra i 408 teatri italiani che la Camera ha inserito nel testo unificato delle proposte di legge che puntano a dichiarare monumento nazionale i teatri italiani. Ben nove le nomination per le strutture della regione: accanto a quelli citati, troviamo il Lirico “Giuseppe Verdi” e il Rossetti di Trieste, il Teatro Ristori di Cividale, il Teatro Zancanaro di Sacile, il Teatro Arrigoni di San Vito al Tagliamento e il Verdi di Muggia.

Il provvedimento passerà ora al vaglio del Senato e stando al decreto, presentato dalla Commissione Cultura presieduta da Federico Mollicone, riguarda strutture «la cui edificazione risalga ad almeno 100 anni» o quelli «la cui programmazione sia rivolta ad attività di spettacolo dal vivo con il concorso finanziario pubblico», ma hanno diritto al riconoscimento anche quei teatri il cui edificio sia stato riconosciuto di «interesse culturale». Il riconoscimento, previsto dal Codice dei beni culturali e del paesaggio, prevede che l’edificio dichiarato "monumento nazionale" sia inalienabile.

«È una bellissima notizia - commenta a caldo l’assessore alla Cultura Fabrizio Oreti – perché dimostra la centralità culturale in ambito nazionale della nostra città: Gorizia non è più confinata nell’estremo Nordest, ma le nostre strutture e il nostro lavoro vedono sempre più riconosciuto il loro valore. Siamo orgogliosi del risultato perchè dimostra che il lavoro di questi anni ha dato buoni frutti. Nonostante dobbiamo ancora capire con chiarezza cosa comporti questo riconoscimento a livello pratico, senz’altro ci permetterà l’accesso a forme di valorizzazione anche economiche del nostro teatro».

Entusiasmo si respira anche nelle parole di Walter Mramor, direttore artistico non solo del teatro goriziano ma anche, come direttore di Artisti Associati, anche dei teatri di Cormons e Gradisca: «Accolgo con grande soddisfazione la notizia della presenza dei teatri del nostro territorio nell’elenco dei possibili Monumenti Nazionali. Parliamo di strutture che di fatto sono già Monumento alla cultura della nostra Regione, teatri con una storia ultracentenaria, attivi nella produzione e nell’ospitalità, con programmazioni di riconosciuto valore artistico».

«La loro presenza nell’elenco dei Monumenti nazionali consentirà di valorizzarne ancor di più l’attività e di incrementare la già straordinaria offerta del nostro territorio con innovativi percorsi turistico-culturali-architettonici». Nella lista, i teatri di Gorizia, Cormons e Gradisca figurano accanto a strutture di prestigio come il Teatro alla Scala di Milano, il Ponchielli di Cremona, il Teatro Regio di Parma, il San Carlo di Napoli e il Petruzzelli di Bari.

Foto Teatro Verdi

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