Monsignor Goina entra a Cormons, «comunità viva, sosteniamoci a vicenda»

Momento solenne nel duomo di Sant'Adalberto preceduto dalla visita a Rosa Mistica. Presentato anche il collaboratore, monsignor Armando Zorzin.

Le quattro comunità dell’Unita pastorale formata dalle parrocchie di Cormons, Borgnano, Brazzano e Dolegna del Collio hanno accolto, in un clima di festa, il nuovo parroco monsignor Stefano Goina e il nuovo collaboratore monsignor Armando Zorzin. Prima di giungere in duomo, monsignor Goina si è fermato al santuario di Rosa Mistica, accolto da un gruppo di rappresentanti delle quattro comunità e delle associazioni parrocchiali. In chiesa ha reso omaggio alla Madonna deponendo sull’altare un mazzo di fiori. La superiora del convento delle Suore della Provvidenza, suor Stefania Sartor, gli ha porto il benvenuto ricordando il doppio ruolo del santuario, “quello di Maria Rosa Mistica e quello della sofferenza dove abitano tante sorelle dopo aver speso la vita al servizio della carità”.

A piedi, in corteo, mons. Goina accompagnato da don Mauro e don Joseph e dai fedeli, ha raggiunto il duomo dove erano ad attenderlo il vescovo Carlo e i rappresentanti delle Amministrazioni comunali di Cormons e Dolegna del Collio. È stato l’assessore comunale di Cormons Fabio Russiani a leggere il messaggio di benvenuto del sindaco Roberto Felcaro impossibilitato a essere presente. Un saluto è stato poi porto anche dal sindaco di Dolegna, Carlo Comis.

All’interno del Duomo di Sant’Adalberto, gremito di fedeli presenti pure una delegazione delle parrocchie del Sacro Cuore e di San Giusto di Gorizia dove fino a una settimana fa ha operato mons. Goina – l’arcivescovo Carlo ha presentato all’Unità pastorale il nuovo parroco. “Per certi aspetti – ha detto il vescovo – fare il parroco di questa comunità sarà facile, per altri sarà impegnativo”. Ha ricordato come “la comunità sia ricca di presenze, attività, iniziative, una comunità capace da una parte di valorizzare la propria identità, dall’altra di essere aperta e attenta all’accoglienza”.

Monsignor Goina all’omelia ha sottolineato come “oggi mi accogliete come nuovo parroco di questa Unità pastorale. È un grande onore per me essere qui, ma anche una grande responsabilità: ne sento il peso, che so però di poter condividere non solo con i sacerdoti che mi affiancheranno, il diacono, ma con tante persone che ho incominciato ad incontrare in questi giorni e che nelle prossime settimane conoscerò in modo più approfondito: catechisti, operatori pastorali, liturgici, della carità, collaboratori nell’amministrazione, volontari delle associazioni”. Ed ha concluso affermando che “la mia funzione in mezzo a voi sarà quella di incoraggiarci a vicenda a fare il bene, ad ascoltarci, ad accoglierci, continuando sulla strada che già state/stiamo percorrendo della costruzione di una comunità in cui tutti si prendono cura gli uni degli altri”.

Prima del termine della Messa, Franco Femia in rappresentanza dei Consigli parrocchiali ha porto il benvenuto sia a mons. Goina che a mons. Zorzin.

Le quattro comunità hanno fatto dono al nuovo parroco di quattro giovani ulivi, uno per parrocchia, quale segno di pace, di amore e di speranza, ma anche come beneaugurante inizio di un cammino unitario.

Sotto il tendone del ricreatorio sono state le associazioni giovanili parrocchiali - RicCormons, Azione cattolica e Agesci – a porgere il saluto al nuovo parroco. E un brindisi augurale con tanto di torta ha concluso la domenica di festa per tutta l’Unità pastorale.

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