LA NOTIZIA
Monfalcone, dal Viminale il decreto per rafforzare il Commissariato. Sap Fvg chiede invece nuovi reparti a Gorizia

Il Ministero dell’Interno conferma l’arrivo di nuovo personale in numero consono al grado Primo Dirigente. Proposti un Reparto Mobile e uno di Prevenzione Crimine dal sindacato autonomo.
La situazione di innalzamento di grado del Commissariato di pubblica sicurezza di Monfalcone ma di conseguente mancanza di sufficiente organico era stata denunciata da più riprese, sia dai sindacati di categoria che dall’opposizione di centrosinistra. Finalmente, però, arriva una notizia risolutoria da parte del Ministero dell’Interno con un decreto firmato il 13 marzo ed inviato alle segreterie nazionali dei sindacati di polizia: il Commissariato della città bisiaca beneficerà a breve dell’assegnazione di nuovo personale per raggiungere i numeri consoni al grado di Primo Dirigente.
Si tratterebbe di circa una decina di unità che rafforzeranno l'organico del Commissariato monfalconese, pensionamenti permettendo. È, secondo il questore di Gorizia, Luigi Di Ruscio, il riconoscimento dell’importanza della città dal punto divista della sicurezza e criminologico. «È immaginabile – conclude il questore – che entro l’estate arrivi nuovo personale fisso».
A farlo sapere è una nota di Anna Maria Cisint, ora candidata come capolista della Lega alle elezioni di aprile. «È alla firma il decreto per il rafforzamento del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Monfalcone – così l’onorevole - un risultato che abbiamo preteso con forza e che garantirà un aumento dell’organico e, di conseguenza, maggiore sicurezza per la nostra città».
«Ringrazio il Viminale, nelle persone del Ministro Piantedosi e del sottosegretario Molteni, per aver mantenuto l’impegno preso con noi a fine gennaio a Monfalcone – prosegue Cisint nella nota - la complessità della situazione di Monfalcone richiedeva un’azione ancora più forte e decisa per garantire un controllo più efficace del territorio, per questo abbiamo portato il nostro caso direttamente all’attenzione del Governo».
«Il sottosegretario Molteni è intervenuto rapidamente, riconoscendo l’urgenza della nostra richiesta e agendo con determinazione per rafforzare la sicurezza come da noi richiesto» conclude la nota dell’europarlamentare, che aggiunge di aver ricevuto direttamente dal sottosegretario la «conferma che l’assegnazione del nuovo personale avverrà a breve». A farle eco è lo stesso Nicola Molteni, che così dichiara in una sua nota: «In una recente visita a Monfalcone e in Questura a Gorizia, avevo affrontato il potenziamento del commissariato di pubblica sicurezza come priorità e necessità del territorio. Ringrazio i sindacati di polizia e l’eurodeputata ex sindaco della città Anna Cisint, per il quotidiano impegno per l’ottenimento di questo risultato».
Se da un lato il Commissariato di Monfalcone andrà incontro a necessari rafforzamenti, secondo la sezione Fvg del Sindacato Autonomo di Polizia è doveroso anche istituire a breve un Reparto Mobile e un Reparto Prevenzione Crimine, possibilmente proprio a Gorizia. Scrive in una nota il segretario regionale Lorenzo Tamaro: «L’idea, confermata in questi giorni dal questore di Gorizia Luigi Di Ruscio dopo l’incontro del 6 marzo con il Dipartimento della Pubblica Sicurezza, fa seguito a quanto già da lui espresso durante il decimo congresso regionale del Sap Fvg il 20 febbraio».
Durante quell’occasione di confronto con il dirigente generale della Polizia di Stato Vittorio Pisani, illustra la nota, fu prospettata «l’intenzione dell’apertura di un Reparto Mobile in ambito regionale proprio a Gorizia, baricentrica tra Udine e Trieste». Una proposta, prosegue il segretario di Sap Fvg, che «coincide con quanto da anni richiesto dal Sap» in ragione della complessa gestione di fenomeni come l’immigrazione clandestina, realtà come il Cpr di Gradisca o i grandi eventi previsti quest’anno in Fvg, «senza tralasciare realtà complesse come la città dei cantieri Monfalcone e lo sviluppo del capoluogo giuliano in termini portuali e di turismo».
I due reparti prospettati dal sindacato, in realtà, «stanno oggi già operando nelle province del Fvg con personale aggregato proveniente da varie aree», precisa la nota di Tamaro: la loro istituzione a livello regionale porterebbe ad una diminuzione di costi, a una stabilizzazione permanente dell’attuale personale aggregato e a una velocizzazione delle procedure d’intervento sul territorio, oltre che a «un implemento del personale territoriale di cui, la carenza d’organico che si è determinata nel corso di questi anni, fa sentire pesantemente la necessità».
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