Monfalcone, video con un ex dei Casalesi? Cisint: «Querelo Il Fatto Quotidiano»

Monfalcone, video con un ex dei Casalesi? Cisint: «Querelo Il Fatto Quotidiano»

IL CASO

Monfalcone, video con un ex dei Casalesi? Cisint: «Querelo Il Fatto Quotidiano»

Di Salvatore Ferrara • Pubblicato il 10 Apr 2025
Copertina per Monfalcone, video con un ex dei Casalesi? Cisint: «Querelo Il Fatto Quotidiano»

La candidata della Lega replica duramente ad un articolo che la ritrae accanto a un ex collaboratore di giustizia, «sopralluogo a lavori pubblici». Moretti, «risponda chiaramente».

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Mancano 48 ore al voto e a questa difficile campagna elettorale si aggiunge un altro colpo – basso chiaramente – che questa volta però interessa la candidata leghista Anna Cisint. Da un articolo dal titolo “Dalla lista straniera ai Casalesi: guerra sul voto a Monfalcone” pubblicato oggi su Il Fatto Quotidiano a firma di Gianni Barbacetto, si apprende che – qualche settimana fa - la capolista della Lega affiancata dal candidato sindaco Luca Fasan si sarebbe trovata in “cattiva compagnia” durante un sopralluogo dedicato all’andamento dei vari lavori pubblici che interessano diversi punti della città. In questo caso si tratta della visita al sito dove lavora la comunità dei pescatori di Marina Nova, in attesa della riqualificazione della darsena di approdo, degli argini e dei casoni circostanti. Secondo quanto comunica l’autore dell’articolo, Cisint compare in una video diretta social assieme a Domenico Frascogna. «In passato – citiamo quanto pubblicato da Barbacetto - tombarolo negli scavi di Pompei, poi killer dei Casalesi di Francesco “Ciciariello” Schiavone (cugino del più noto Francesco Schiavone “Sandokan”), infine collaboratore di giustizia».

«Quando si tratta di puntare il dito, gettare discredito, dileggiare e insultare senza scrupoli gli avversari politici, l'ex sindaca è sempre in prima linea. Quando invece ci sono questioni, anche spinose, che la riguardano, fa finta di nulla» commenta poco dopo le 14 di oggi il candidato sindaco per il centrosinistra Diego Moretti.
«A ottobre dello scorso anno – ricorda Moretti – Cisint si stracciò le vesti per la presenza, in commissione regionale, di un condannato per estorsione che non portammo noi, non conoscevamo, e dal quale prendemmo subito le distanze, affermando peraltro che la sua presenza in quella circostanza era del tutto sbagliata. Mi chiedo e sono curioso di sapere se, su quanto riportato oggi da Gianni Barbacetto, un giornalista che di solito non scrive a caso, de "Il Fatto quotidiano" starà zitta aspettando che tutto passi, dirà qualcosa o se, invece, scaricherà su altri il tutto». «È una notizia vera?» si chiede Moretti. «Lei e il candidato sindaco, presenti nel video, sapevano con chi parlavano? La persona interessata è tuttora o no un collaboratore di giustizia sotto la protezione dello Stato? Se lo è ancora, come mai compare in un video pubblicato sui social? Domande che credo meritino risposte chiare, non evasive». Ma a far finta di nulla e in silenzio Anna Cisint non ci sta. Alle 16.30 di oggi, in una telefonata intercorsa con la nostra redazione, ci informa di aver pronte diffida e querela da indirizzare al direttore e al giornalista della testata.

«Anziché scrivere quelle cose vergognose e false avrebbero potuto chiamarmi e io avrei spiegato – sono le parole di Cisint - io non so chi siano quelle persone. In un pomeriggio di sopralluoghi mi sono recata prima a Marina Julia e poi a Marina Nova assieme alla mia scorta. Proprio in quei giorni la Regione ci aveva confermato che erano state trovate le risorse, 800mila euro, necessari a smaltire l’amianto trovato durante i lavori di sistemazione e consolidamento degli argini che erano ceduti».
«Con l’ingegner Englaro, Fasan e la scorta abbiamo incontrato questi due uomini impegnati nella pesca professionista – continua - uno di questi mi ha chiesto informazioni sullo stato dei lavori della banchina di approdo delle barche. Vista la richiesta di tanti altri pescatori, abbiamo valutato una diretta per annunciare la ripresa di quei lavori. Io non sapevo null’altro di loro».  «La cosa vergognosa è l’uso strumentale che ne ha fatto questa testata – dichiara - per la sinistra esiste una guerra ma usare le armi sporche, sporchissime lo trovo vergognoso. Hanno usato strumentalmente un frammento video ritagliato su di me e i due uomini. Ma così facendo hanno messo nelle rogne delle persone. Come assessore ai lavori pubblici ho spiegato in quale fase erano le opere». Annuncia quindi una diretta social per domani, 11 aprile verso mezzogiorno, «perché sono davvero messi male, vergognosi». Spiega poi la differenza con «quanto successo in Commissione in Regione».

«Quanti mi metteranno in relazione a ciò che è successo in Regione con Konate, Moretti e Bullian, si prenderanno una querela. Ribadisco che queste persone io non le conoscevo, ho semplicemente risposto perché hanno l’ormeggio lì. Mentre quei tre erano consapevoli del fatto di essere insieme ad un condannato per estorsione. Stiano con i loro amici ma la questione è un’altra. Sono stata aggredita. Il mio caso è diverso: loro si sono portati il condannato in Regione mentre io ho solamente incontrato queste persone». «Questi sono dei giornalai e non dei giornalisti. Io domani mostrerò la diffida e la querela preparati dall’avvocato. I soldi che riceverò, e saranno tanti, io li darò tutti in beneficenza all’associazione che si occupa dei ragazzi autistici. Deve essere un messaggio chiaro, è stata superata la decenza» conclude.

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