Monfalcone, si svela la Galleria Rifugio: oggi pomeriggio le prime visite

Monfalcone, si svela la Galleria Rifugio: oggi pomeriggio le prime visite

L'OPEN DAY

Monfalcone, si svela la Galleria Rifugio: oggi pomeriggio le prime visite

Di Federico De Giovannini • Pubblicato il 04 Apr 2025
Copertina per Monfalcone, si svela la Galleria Rifugio: oggi pomeriggio le prime visite

Un anno di lavori per riqualificare il tunnel costruito durante la Seconda Guerra Mondiale. Entro un mese l’installazione di pannelli espositivi che ne ripercorrono la cronistoria.

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Ci è voluto un anno di lavori per riqualificarla, bonificarla dagli ordigni bellici ancora presenti e dotarla di un marciapiede accessibile a tutti, mentre nell’arco del prossimo mese verranno ultimati gli ingressi e installati i pannelli informativi che ne ripercorrono la storia: manca ormai poco affinché la Galleria del Rifugio di Monfalcone sia pronta ad accogliere visitatori.

Oggi l’open day, cominciato alle 9 con una presentazione multimediale nell’atrio del Municipio a cura di Marta Tasso, rivolta agli alunni delle classi quinte della scuola primaria Nazario Sauro (il cui “open day” è previsto invece lunedì). Il tunnel, che si apre a nord di piazza della Repubblica sotto la scalinata dei Granatieri e conduce fino al retro dell’area parcheggio della salita alla Rocca, fu costruito durante la Seconda Guerra Mondiale come rifugio dove i cittadini monfalconesi potessero recarsi durante i bombardamenti: durante il periodo, ospitò fino a 4.000 persone al suo interno.

A finanziare l’intervento di messa in sicurezza del manufatto, svoltosi sotto la direzione dell’ingegnere Enrico Englaro e dell’architetto Roberto Mattarelli, sono stati circa 940 mila euro provenienti dai fondi stanziati dalla Regione per la riqualificazione delle aree Litorale e Carso. Una somma che, come dichiarato stamattina dall’assessore ed ex sindaco Anna Cisint, è stata impiegata per quest’opera «con la volontà di far riflettere la città su ciò che è stata, sulle battaglie combattute dal nostro Paese affinché tutti potessero godere della libertà».

Terminata la presentazione, la scolaresca ha visitato la galleria guidata dall’architetto Mattarelli, che ne ha illustrato i dettagli. Lungo quasi trecento metri, il manufatto comincia con un primo tratto più stretto, nel quale verranno installati i pannelli espositivi in stile museale che ne racconteranno la storia nel corso del tempo. Dopo una piccola curva a S, il cunicolo introduce allo spazio principale, molto più ampio, largo sei metri e alto circa cinque, situato a 8 metri sotto il suolo in corrispondenza del sottopassaggio ferroviario della Salita alla Rocca: è qui che veniva radunata la popolazione durante i bombardamenti. A lato del tunnel si aprono spazi e locali che durante il conflitto ospitarono nicchie, bagni e addirittura un “ospedale” di pronto soccorso.

«Abbiamo voluto lasciare “intatto” l’aspetto originario del tunnel per ricreare un’esperienza, per far capire cosa provassero le persone quando dovevano passare qua dentro molte ore perché all’esterno continuavano i bombardamenti» ha raccontato l’assessore uscente alla cultura Luca Fasan durante la visita. La Galleria del Rifugio sarà aperta ai cittadini per le visite questo pomeriggio dalle 17 alle 19; nelle prossime settimane verranno definiti gli orari e le modalità d’apertura in vista della conclusione definitiva dei lavori, stimata attualmente entro la fine del mese.

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