L'INTERROGAZIONE
Monfalcone e la statua del Valentinis, Moretti: «Basta interventi ad personam»
Il consigliere regionale Pd incalza la giunta regionale: «Si faccia una norma alla quale possano partecipare tutti i Comuni interessati».
Ritorna ancora una volta sulla questione. Il consigliere regionale del Pd, Diego Moretti critica nuovamente la scelta - fatta dall'amministrazione comunale di Monfalcone - di installare la statua raffigurante il conte Eugenio Valentinis sul rinnovato Porticciolo Nazario Sauro. Moretti interviene a margine della risposta all'interrogazione attraverso la quale chiedeva alla giunta regionale di rendere pubblici gli interventi di realizzazione di opere d'arte a supporto delle proprie opere stradali, da parte di Fvg Strade, dal 2019 a oggi.
«Siamo a un film già visto in passato troppe volte - sono le parole di Moretti - la giunta Fedriga continua a trattare i Comuni tra figli e figliastri, con interventi ad hoc che alla fine rischiano di premiare sempre gli stessi. Non solo Fvg Strade negli ultimi cinque anni non ha mai fatto nulla di simile, ma nel passato, a richiesta di diversi Comuni, gli enti competenti hanno sempre negato la possibilità di realizzare opere artistiche quali “biglietto da visita” del territorio in corrispondenza di importanti rotatorie, motivando tale diniego con un divieto previsto dal codice della strada».
«Dove sono state realizzate queste opere, gli interventi sono stati sostenuti dai bilanci dei singoli Comuni - fa notare il dem - sorte diversa pare, invece, riguarderà il busto del conte Valentinis richiesto dal Comune di Monfalcone, che non solo riceverà il nulla osta dalla Regione, ma sarà anche pagato dalla stessa. Credo sia arrivato il momento di finirla con queste disparità. I Comuni hanno tutti o no la stessa dignità?».
Nel rispondere all'interrogazione, l'assessore al Patrimonio Cristina Amirante ha dapprima fatto presente che all'interno della realizzazione di nuove opere pubbliche, fino ad un decennio fa, era prevista anche la progettazione di opere d'arte a corredo di quanto realizzato. «Un aspetto sul quale vale la pena riflettere» considera Amirante che si è dimostrata aperta «a riprendere questa buona pratica per valorizzare il territorio». Confermata dunque da parte dell'assessore competente, la richiesta avanzata dal Comune di Monfalcone. Sembra quindi che sia in corso di valutazione - con la Direzione Infrstrutture - una norma volta ad individuare la procedura per la realizzazione di quanto richiesto dall'amministrazione monfalconese.
Moretti definisce «del tutto insoddisfacente» la risposta dell'assessore Amirante, «ne è emerso tutto l'imbarazzo per una situazione inaccettabile dove, per accontentare per l'ennesima volta il Comune di Monfalcone, la Giunta crea un'intervento ad hoc. In questo caso si tratta dell’omaggio che la giunta Cisint riserva al conte Eugenio Valentinis, podestà monfalconese dei primi del Novecento e promotore dell'omonimo canale».
«Va bene creare dei cosiddetti “biglietti da visita” per il proprio territorio - conclude il consigliere di minoranza - ma allora anziché continuare con questi interventi su misura, o i Comuni se li pagano, oppure si faccia una norma alla quale possano partecipare tutti i Comuni interessati e, se in presenza dei requisiti, si finanzino le stesse, sempre nel rispetto del codice della strada».
Intanto, l'amministrazione comunale fa sapere che il ribattezzato Punto più a Nord del Mediterraneo diventerà realtà tra meno di due settimane. Mentre si procede per la chiusura dei lavori sul Valentinis, dal Comune si apprende che «questo spazio diventerà simbolico proprio per dove è realizzato, catalizzando l’attenzione nei confronti del nostro mare e dell’unione con la nostra terra. Siamo orgogliosi di donare ai cittadini una nuova perla della Regione Friuli Venezia Giulia»
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