Monfalcone ricorda le vittime dell'amianto, il Prefetto Fedullo: «Centrali impegno collettivo e sicurezza sul lavoro»

Monfalcone ricorda le vittime dell'amianto, il Prefetto Fedullo: «Centrali impegno collettivo e sicurezza sul lavoro»

L’OMAGGIO

Monfalcone ricorda le vittime dell'amianto, il Prefetto Fedullo: «Centrali impegno collettivo e sicurezza sul lavoro»

Di Salvatore Ferrara • Pubblicato il 28 Apr 2025
Copertina per Monfalcone ricorda le vittime dell'amianto, il Prefetto Fedullo: «Centrali impegno collettivo e sicurezza sul lavoro»

Cerimonie in piazza Unità e a Panzano. Istituzioni, associazioni e cittadini insieme per onorare chi ha pagato con la vita e per rilanciare l’impegno sulla prevenzione.

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«Ricordare è bene, l’importante è poi agire per esprimere scelte migliori in vista del futuro». Sono le significative parole pronunciate stamane, lunedì 28 aprile, dal parroco don Flavio Zanetti che, di fatto, ha aperto la cerimonia dedicata alla Giornata Mondiale delle Vittime dell’Amianto a Monfalcone. Con questa iniziativa, l’amministrazione comunale ha reso omaggio alle vittime della fibra killer alle quali è dedicata la targa marmorea che si affaccia su piazza Unità e ricorda il loro sacrificio. Presenti il prefetto Ester Fedullo, il sindaco Luca Fasan, l’eurodeputata Anna Maria Cisint, il presidente dell’Associazione Esposti Amianto Diego Dotto, il presidente della Lilt Isontina Michele Luise, una delegazione dell’Anmil e il consigliere comunale di minoranza e regionale, Diego Moretti.

Nel suo breve ma incisivo intervento, Dotto ha ricordato che nel 2024 le vittime di amianto sono state 7mila in Italia. Di queste 200 sono state quelle in Friuli Venezia Giulia. «Purtroppo i numeri dicono ancora troppo e noi dobbiamo andare avanti affinché la tragedia non passi sotto silenzio» così Dotto. Da parte sua, Luise ha parlato a sostegno di ricerca e prevenzione. «Siamo qui per non dimenticare – afferma – ci aspettavamo che la curva scendesse nel 2020, invece pare che comincerà a farlo solo nel 2030 ma fondamentale è che si trasmettano i valori in termini di sicurezza sul lavoro e salute ai più giovani».

Di «continuare a sostenere l'azione nei fatti per rendere concreto l'imperativo “amianto mai più”» ha riferito il sindaco Fasan che ha dedicato la commemorazione a Duilio Castelli, fondatore dell’Associazione Esposti Amianto e al dottor Claudio Bianchi, il medico «che per primo negli anni Settanta lanciò, inascoltato, l’allarme amianto». «In questo contesto la città di Monfalcone è oggi portata ad esempio a livello nazionale per la capacità che ha saputo mettere in campo con un piano di interventi che ha saputo affrontare in modo integrato i diversi aspetti che vanno dalle bonifiche, alla ricerca scientifica, al potenziamento dei servizi sanitari» continua Fasan il quale ricorda che il 25 gennaio del 2017, il Consiglio Comunale «ebbe modo di adottare all’unanimità, con due sole astensioni una mozione d'indirizzo della maggioranza, la cui memoria è rimarcata in questa targa su questo Municipio, da cui è iniziato un percorso importante di sostegno ai familiari delle vittime e di prevenzione e tutela del nostro territorio e della nostra comunità».

Per il primo cittadino, la mozione «veniva a chiudere una pagina buia, quella dell’accordo tombale fatto precedentemente con Fincantieri, che ha tolto alla città il diritto di essere civilmente rappresentata nella giustizia promossa dai familiari dei colpiti». «Il dramma dell’amianto non deve essere dimenticato, ma rimanere per sempre nella memoria collettiva, in modo che non si abbassi la guardia nella lotta verso le sue conseguenze ma anche di tutti gli altri agenti inquinanti presenti nell’ambiente» conclude Fasan. Da parte sua, il Prefetto ha sottolineato la centralità dell’impegno collettivo «affinché tragedie così non si ripetano». Fondamentale per Fedullo anche la sicurezza sul lavoro. «Il luogo di lavoro offre un momento di crescita e non è una sede di problematicità» sono le parole del Prefetto che auspica aumentino le azioni di vigilanza e controllo in tal senso. Fedullo ha pure aggiunto che ispirarsi alle regole significa considerare la sicurezza «non un costo ma un investimento». «L’impegno di tutti sia nella prevenzione» conclude richiamando la sensibilità amministrativa per un mondo più giusto ed equo.

«Tutti abbiamo un unico fine – chiude l’europarlamentare Cisint - abbiamo sofferto ma abbiamo dimostrato che su questo tema c’è tanto da fare. Monfalcone è l’inizio della spiegazione di cosa succede fuori». «Ad oggi, a livello europeo, è indispensabile un vero gioco di squadra: servono interventi pilota efficaci e mirati, per supportare concretamente le amministrazioni locali e i cittadini nella mappatura e nello smaltimento dell'amianto – spiega l’europarlamentare - le discariche autorizzate sono ancora troppo poche, i costi di smaltimento restano elevati, e troppi bambini frequentano ancora scuole e strutture contenenti amianto. È necessario anche un investimento più deciso in campo sanitario: occorrono più centri per la diagnosi precoce, l’accompagnamento sanitario e il supporto psicologico».

Sul piano nazionale, Cisint - pur consapevole che nessun risarcimento potrà mai colmare il dolore di una famiglia – ha riferito del suo impegno, di quello degli esponenti della Lega all’interno del Governo Meloni partito al Governo e del vicepresidente del Senato, Gian Marco Centinaio, per la modifica del Decreto Amianto. «A nostro avviso, quelle risorse devono servire a sostenere chi ha pagato il prezzo più alto per anni di esposizione e le famiglie di chi non c'è più» afferma l’onorevole Cisint. «A livello locale, promuoverò come uno dei primi atti della nuova amministrazione l'adesione del Comune di Monfalcone alla rete “Sportello Amianto”, con cui collaboro anche a livello europeo – conclude - una rete associativa nazionale utile a fornire informazione, supporto e strumenti concreti agli enti locali impegnati nella lotta contro l’amianto».  Questa sera, alle 18.30, un’altra cerimonia di ricordo è prevista al Monumento di Piazzale Esposti Amianto a Panzano.

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