Monfalcone, prosegue la lotta ai piccioni: installate dieci gabbie su edifici comunali

Le catture sono crollate nel corso degli anni, passando dalle 1081 del 2018 alle 695 del 2021.

È iniziata il due novembre la campagna di raccolta e trasporto dei piccioni da Monfalcone, con l’obiettivo di ridurre la concentrazione dei volatili in alcune aree critiche della città. L’ amministrazione comunale ha infatti messo in atto - da novembre 2022 a marzo 2023 - un programma in linea di continuità con quanto attuato gli anni scorsi. Il piano prevede l’installazione di dieci gabbie per la cattura dei colombi dislocate in vari punti della città, con ispezioni settimanali e raccolta dei colombi catturati da parte di operatori in grado di non arrecare sofferenza ai volatili. Una volta raccolti, i colombi vengono trasferiti presso voliere di stabulazione, dove resteranno fino a decesso naturale. Le dieci gabbie sono dislocate tra il municipio, la biblioteca, l’anagrafe, la galleria espositiva, casa albergo, largo anconetta, via vecellio, via XXV Aprile e via Sant’Ambrogio.

Il trasporto dei colombi fuori città si inserisce nel piano comunale di contenimento degli stessi, che comprende la somministrazione sterilizzante, la reintroduzione dei predatori naturali e la posa di dissuasori acustici e meccanici, oltre che all'intensificazione delle attività di pulizia delle aree dove maggiore è la presenza dei volatili. A eseguire i lavori la MyPest Control di Cavarzere, in provincia di Venezia.

Gli anni precedenti hanno dimostrato l’efficacia delle tecniche utilizzate dall’amministrazione: nel 2018 le catture erano state 1081, nel 2019 ammontavano 1247, nel 2020 a 840 e l’anno successivo 695, vista la già attuata azione comunale.

Il piano del comune, in linea con la normativa regionale, prevede in via prioritaria che vengano utilizzate tecniche e metodi ecologici incruenti di prevenzione-dissuasione e che, solo in caso di insufficiente efficacia di questi ultimi, si faccia ricorso a procedure di cattura e rimozione fisica dei volatili. È un programma con effetti di medio-lungo periodo, basato sulla somministrazione di prodotto sterilizzante, sulla reintroduzione dei predatori naturali e sulla posa di dissuasori acustici e meccanici. Sono state, inoltre, intensificate le attività di pulizia delle aree dove maggiore è la presenza dei volatili. Le azioni dissuasive vengono quindi integrate con un’attività di cattura e allontanamento dal territorio dei volatili per limitare la deposizione di uova e quindi il numero di nuove nascite. 

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