Il caso
Monfalcone, proiettile al preside del Buonarroti: «Si va avanti»

Caico ha fatto sapere di aver sporto denuncia ai Carabinieri. La lettera sarebbe una risposta ad una missiva inviata alle famiglie al fine di aderire alla campagna di vaccinazione.
Aveva inviato una lettera alle famiglie con la richiesta di aderire alla campagna vaccinale e, per tutta risposta, ha ricevuto la fotografia di un bossolo assieme a una copia della lettera inviata. Per Vincenzo Caico, preside del Liceo Buonarroti di Monfalcone, martedì non è stata una giornata semplice.
La busta è stata confezionata ad arte, senza prove che potessero far risalire facilmente gli investigatori al mittente: nessun indirizzo scritto a mano né indizi, se non il nome del destinatario stampato su un’etichetta e preparato al computer. Il preside ha fatto sapere di aver, in ogni caso, sporto denuncia ai Carabinieri. “Spero che le Forze dell’Ordine riescano a capire chi possa essere stato”, ha detto Vincenzo Caico.
“È molto importante sentire la vicinanza e la solidarietà sia dello Stato che delle persone in momenti come questo e si va avanti”, precisa Caico. “C’è tanta amarezza perché in questi scontri, anche di matrice ideologica, dovrebbero essere tenute fuori le scuole. La scuola deve essere un luogo protetto dove i nostri ragazzi si formano, studiano, capiscono il processo civile. Questo più che un attacco alla mia persona è un attacco all’istituzione scolastica”.
“Si va avanti” è il Leitmotiv. “C’è tanta sensibilità anche da parte delle famiglie per aderire alla campagna vaccinale ma ho parlato anche con varie famiglie che hanno deciso liberamente di non vaccinare i propri figli e ho garantito che la loro volontà sarà rispettata e non ci sarà alcuna ingerenza da parte della scuola, anche se la linea del Ministero, promossa anche dal Presidente della Repubblica, è quella di aderire alla campagna per uscire prima dalla pandemia”.
Per la ripartenza il Buonarroti “si sta attrezzando. Sono in contatto costante con i colleghi dirigenti di altre scuole. Ci sono ancora alcuni aspetti da chiarire, come il controllo del Green Pass da parte dei docenti. Riprenderemo gli stessi protocolli dello scorso anno con qualche margine di libertà in più”, prosegue Caico. “Speriamo – conclude – che sia un anno scolastico migliore preservando il contatto e lo scambio, che sono parti fondamentali del percorso scolastico”.
Varie le attestazioni di vicinanza giunte in queste ore, a partire da Nicola Puttilli, presidente dell’Associazione Nazionale Dirigenti Scolastici. “Siamo di fronte a un grave e assurdo episodio di intimidazione che testimonia il livello di inciviltà che possono assumere le posizioni anti-vaccino”, ha scritto in una Putilli.
Forza Italia con il senatore Franco Dal Mas ha definito quanto avvenuto "di una gravità assoluta, un punto di non ritorno nel dibattito intorno ai vaccini contro il Covid". Per il capogruppo in Consiglio regionale del Partito Democratico, Diego Moretti, "la deriva che sta prendendo la frangia no vax, tra minacce e intimidazioni, non deve essere sottovalutata: esprimiamo solidarietà e vicinanza".
Dal suo profilo Facebook il preside ha fatto sapere di essere stato contattato dal Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi. “Sono atti intollerabili - ha commentato Bianchi - Caico non è solo, siamo al suo fianco, al fianco del suo Istituto e al fianco della scuola che vuole accogliere in presenza e in sicurezza i nostri ragazzi. Andiamo avanti”.
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