La manifestazione
Monfalcone, Primo maggio «nella città coi redditi più bassi»: limitazioni al traffico
Sul tema intervengono La Sinistra e Libera Fvg. Domani alle 10 le tre sigle sindacali sul palco di Piazza della Repubblica.
Si prepara la Festa del 1 Maggio a Monfalcone. Una festa nazionale che porterà le tre principali sigle sindacali, Cgil, Cisl e Uil in Piazza della Repubblica a partire dalle ore 10. Un momento che vedrà anche la partecipazione dei lavoratori bengalesi che hanno annunciato la presenza già ieri sera. Sul palco, in una manifestazione dal titolo “Costruiamo insieme un’Europa di pace, lavoro e giustizia sociale”, interverranno Pierpaolo Bombardieri, segretario generale Uil, Luigi Sbarra, segretario generale Cisl e Maurizio Landini, segretario generale Cgil.
Varie le limitazioni alla viabilità. In via Fratelli Rosselli, dalle 07 fino alle 16, vi sarà il divieto di sosta temporaneo su tutti gli stalli di sosta del tratto compreso tra viale San Marco e via dei Rettori, lato civici pari, con deroga ai mezzi di trasporto pubblico e veicoli di soccorso, sicurezza ed emergenza. In Piazza della Repubblica 9, tratto carrabile, dalle 07 fino alle 16 e comunque fino a fine manifestazione, il divieto di sosta temporaneo sullo stallo di sosta riservato disabili e sullo stallo di sosta riservato al carico/scarico, con deroga ai mezzi di trasporto pubblico e veicoli di soccorso, sicurezza, ed emergenza.
Quindi nell’intera area di parcheggio pubblico tra via Valentinis e via Tonzar con accesso da via Tonzar, dalle 07 fino alle 16 o comunque fino a fine manifestazione, vi sarà il divieto di sosta temporaneo con deroga ai mezzi dei partecipanti mentre dalle 10 fino alle 13 o comunque fino a fine manifestazione è disposta la chiusura alla circolazione veicolare di via San Francesco, tratto afferente a Piazza della Repubblica, a partire dall’intersezione con via Plinio, del tratto carrabile di Piazza della Repubblica lato nord, e del primo tratto di Corso del Popolo, con deviazione del traffico sulle vie laterali. In caso di grande affluenza di partecipanti, potranno essere disposte ulteriori limitazioni della circolazione veicolare anche in via Fratelli Rosselli, e nel tratto di via IX Giugno afferente a Piazza della Repubblica.
In tutta l’area interessata dalla manifestazione, e lungo le vie chiuse alla circolazione veicolare, potranno essere disposte eventuali limitazioni alla circolazione pedonale in base a quanto stabilito dal piano di sicurezza o dagli Organi di polizia e sicurezza presenti in loco.
Tornando al Primo Maggio, sul tema si è mossa Libera Fvg che ha ribadito come sia necessario «fare la nostra parte contro corruzione, caporalato e sfruttamento, rendendosi conto che, anche se per molti il FVG è ancora descrivibile come “una terra di confine”, è importante ricordare che per la criminalità organizzata il concetto di confine è ampiamente superato.In Italia e nella nostra regione sono stati varcati diverse volte i confini della dignità e delle basi dei diritti umani. Non in situazioni occasionali e/o sporadiche, bensì in maniera organizzata e costante».
«Il caporalato è, infatti, esercitato in maniera diffusa e sistemica. Nelle regioni vicino a noi sappiamo essere in atto processi su fatti di corruzione e sfruttamento negli appalti e subappalti di diversi settori tra cui il navale e la metalmeccanica. Lavorare nella legalità significa, come cittadine e cittadini, essere sentinelle attive - soprattutto laddove questa pratica industriale si diffonde con la presenza di centinaia di ditte - per far si che la coscienza e la consapevolezza del valore del lavoro diventino patrimonio della collettività», così ancora Libera..
La Sinistra per Monfalcone, dal canto suo, torna sul tema dei salari: «La città, scelta come sede della manifestazione nazionale da CGIL CISL UIL, è però, o forse proprio per questo, la città con i redditi più̀ bassi della Regione pur essendo sede di una importante azienda a partecipazione statale. Un paradosso, la città che produce maggior PIL per la provincia in un colpo solo, ha la popolazione con meno reddito. In realtà per i monfalconesi non è una novità, la piaga dell’appalto e del subappalto è da anni che stringe e contrae i redditi, amplia gli orari di lavoro e crea separazione economica e classi sociali dispari nella popolazione della città», così la Sinistra.
«Monfalcone è anche la città delle vittime di amianto che oggi sono state oltraggiate da un decreto governativo che usa i soldi dei lavoratori per risarcire i condannati. Così i cittadini si ritrovano a pagare tre volte, la prima con la perdita dei loro cari, la seconda con il finanziamento dello Stato alle aziende che quei lutti hanno creato, la terza con la riduzione del fondo per la sicurezza e la formazione dei lavoratori dell’INAIL da cui sono stati presi i soldi. Un ulteriore smacco alle vittime è stato dato da chi governa il Comune di Monfalcone che non ha permesso la discussione di questo tema nella massima assise democratica della città, cioè il Consiglio Comunale. La gravità di questa norma sta tutta nell’attualità di un governo che di fatto premia la logica del risparmio sulla sicurezza a favore del profitto», proseguono.
«Proprio per questo salutiamo con favore la scelta di portare qui a Monfalcone, la città con il 30% di cittadini e cittadine di origine straniere, che non più tardi di quattro mesi ha manifestato per i diritti di tutti e tutte, al grido di “Siamo tutti monfalconesi” per rivendicare il diritto di cittadinanza proprio a partire dal Lavoro, quel lavoro su cui si fonda la nostra Repubblica e che la Costituzione mette al primo posto», concludono.
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